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EDS #01 – La sciarpa

Creato il 07 febbraio 2014 da Micheletallone @michele_tallone

Baker StreetUn’altra sigaretta si spegne a terra sotto la suola della mia scarpa destra. Sono passate quasi due ore da quando l’uomo è entrato a visitare il 221B di Baker Street, la casa dell’investigatore privato più famoso del mondo nato dalla penna e dalla fantasia di Sir Arthur Conan Doyle.

Il poliziotto che sorveglia l’ingresso dello Sherlock Holmes Museum continua a lanciarmi occhiate tra il curioso ed il sospettoso; in effetti come non sospettare di un uomo dall’età indefinibile, con cappotto nero lungo fin sotto al ginocchio, occhiali da sole, camicia bianca e cravatta nera in piedi da oltre due ore intento ad osservare i movimenti sul marciapiede dal lato opposto della strada? Di tanto in tanto incrocio il suo sguardo ricambiando le sue occhiate con un sorriso ed un cenno di saluto col capo, mentre questo volge rapido la testa altrove come un bambino che si è fatto scoprire a combinare qualche marachella.

Mi accendo un’altra sigaretta, l’ennesima di questo grigio, umido e nebbioso pomeriggio invernale londinese. Il fumo che esce dalla bocca si muove disordinato verso l’alto andandosi a confondere con la nebbia circostante, mentre autobus rossi, taxi neri e automobili continuano a passarmi davanti.
Sono appena a metà del mio tubo di carta e tabacco, quando la guardia al di là della strada si scosta e dalla porta alle sue spalle lo vedo finalmente uscire. Sceso il basso gradino che dal pianerottolo porta sul marciapiede, l’uomo guarda a destra e sinistra prima di incamminarsi lungo Baker Street nella stessa direzione da cui eravamo qui giunti qualche mia sigaretta fa.

La silhouette del profilo di Sherlock Holmes mi osserva sospettosa dal muro ricurvo della stazione della metropolitana, mentre mi avvicino lentamente all’uomo fermandomi ad una distanza di circa due metri dietro le sue spalle.
Due agenti della polizia metropolitana mi osservano, fasciato nel mio lungo cappotto e nascosto dagli occhiali scuri; io rispondo con un mezzo sorriso e chino il capo in segno di rispettoso e cordiale saluto. Questi ricambiano imbarazzati alzando la mano destra, prima che uno dica qualcosa ad un invisibile collega al di là della radiolina e si allontanino verso le scale mobili che portano all’uscita della stazione.

Un’intensa e fredda folata d’aria annuncia ai presenti l’imminente arrivo del treno della Bakerloo Line diretto verso Piccadilly Circus e Charing Cross. Il buio del tunnel viene progressivamente rotto da due luci tonde e gialle che si avvicinano veloci, mentre io muovo qualche passo in direzione dei binari di fronte a me.

Lo stridere dei freni sul metallo delle ruote accoglie il convoglio nella stazione, nello stesso momento in cui la mia mano destra va ad appoggiarsi, col palmo aperto, sulla schiena dell’uomo.
Questi si volta di scatto. Per un istante i suoi occhi azzurri incrociano i miei. Sorrido compiaciuto vedendoli riempirsi di paura. Ha capito. Mi ha riconosciuto e sa molto bene quello che sta per accadere. Un’ultima rapida occhiata al marciapiede, dove tutti puntano la loro attenzione sul convoglio in arrivo. E’ giunto il momento…

Mi incammino verso l’uscita, mentre alle mie spalle urla di terrore si fanno strada lungo i tunnel fino alla superficie. Una sciarpa verde fluttua leggera nell’aria, prima di andarsi ad adagiare delicatamente sul marciapiede della stazione di Baker Street poco distante dalla mia posizione. Mi chino a terra e la raccolgo. Prima di avvolgerla attorno al collo mi accerto che al suo interno ci sia un oggetto piccolo e rigido. Trovato. Mi lascio trasportare verso la superficie dalle scale mobili, mentre il pollice compone rapido un messaggio sullo smartphone. Solo una parola, ma più che eloquente: Fatto.

Il giorno successivo, sulle prime pagine dei giornali, capeggia un articolo in cui si racconta di un noto imprenditore italiano, indagato per corruzione e falso in bilancio, che si è suicidato gettandosi sotto un treno della metropolitana di Londra. Si parla anche di una misteriosa penna USB recapitata, poche ore dopo il suicidio, nella sede centrale di Scotland Yard con i registri contabili segreti che incastrerebbero definitivamente l’uomo ed i suoi collaboratori.

Non ho il tempo di finire di leggere l’articolo che il cellulare mi vibra nella tasca destra del cappotto. Un nuovo messaggio ed una nuova fotografia. Chiudo il giornale. E’ ora di tornare al lavoro…

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Questo racconto è stato scritto per l’EDS (Esercizio Di Scrittura) L’EDS del vicino è sempre più verde, de La Donna Camel.
Ecco le semplici regole:
- Qualcosa di verde
- Tralasciare di dire o spiegare nel dettaglio un mondo o una cosa
- Da scrivere entro il 18/02 alle ore 21:00

Gli altri partecipanti:
- Angela con Verde Princess
- Melusina con Un Mare d’ErbaTelefono CasaKate G.
- Hombre con O’ Nipote Mascalzone
- La Donna Camel con A Proposito della Prinz Verde
- Lillina con Fili Spezzati
- Calikanto con Onda Verde
- Dario con Consigli
- Gabriele con Due Distinti Signori in Completo Elegante
- Pendolante con Cambiamenti Cromatici
- Il Pendolo con L’Ego di Dio
- Gorgon con Il Primo Viaggio Insieme
- Singlemama con La Scatola Verde


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