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Educazione di una canaglia, di Edward Bunker

Creato il 04 novembre 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

10695036_10205081099694952_1518899067_nAutore: Edward Bunker
Titolo: Educazione di una canaglia
Anno: 2008
Pagine: 524
Casa editrice: Einaudi
Genere: romanzo criminale
Formato: cartaceo

Trama:
Le esperienze di Edward Bunker nelle prigioni peggiori della California, per le strade di Los Angeles e nel sottobosco di Hollywood lo hanno accreditato a scrivere alcuni dei piú conturbanti ed efficaci romanzi moderni sul carcere. Basti pensare che Quentin Tarantino ha definito “Little Boy Blue” «il miglior romanzo del crimine in prima persona che abbia mai letto», mentre il «New York Times» ha scritto, del suo romanzo “Cane mangia cane”, che Bunker si è spinto piú avanti di quanto Chandler e Hammett avessero mai sognato.Ora finalmente, con questo libro, i lettori possono entrare, senza alcuna finzione narrativa, nel mondo duro di Bunker. Sia che fumi uno spinello seduto sulla sedia della camera a gas, o che prenda in mano un coltello usato da un serial killer, o che nuoti tra i marmi della sfarzosa piscina Nettuno a San Simeon, California, Bunker si limita a esporre la sua mercanzia, nuda e cruda. Il risultato è agghiacciante, eppure non privo di una sua orgogliosa morale, perché è la pura verità.

Giudizio:
La vita di Edward Bunker è stata segnata da avversità e sofferenze per i primi quarant’anni (1933-1973). Quando non era in carcere, il futuro scrittore passava le sue giornate commettendo vari crimini: spaccio di droga e rapine, tanto per citarne due. Poi, quando tutto sembrava già scritto, Eddy ha raggiunto il successo: scrittore, sceneggiatore, consulente per Hollywood, persino attore in “Le Iene” di Quentin Tarantino (interpretava Mr Blue) e in altri film.

È proprio di questi primi quarant’anni che si parla nel romanzo “Educazione di una canaglia”. Peccato che le avversità e le sofferenze non si limitino al passato di Bunker, ma anche al presente del lettore. Sono partito con le migliori intenzioni, credendo che questo libro avrebbe cancellato il ricordo di “Mia è la vendetta”. Credendo, in sostanza, che fosse al livello di “Cane mangia cane”.

Mi sbagliavo.

Il romanzo è lento, eccessivamente lungo, tutto sommato ridondante. E quest’ultima cosa è particolarmente negativa, se si tiene in considerazione la ripetitività dell’autore. Bunker è un po’ come gli AC/DC: una volta che hai ascoltato una canzone, le hai sentite tutte. Insomma, non solo si parla sempre della stessa cosa, cioè il carcere, ma si ritorna più volte sugli stessi punti anche all’interno della stessa storia. È troppo.
Sinceramente, credo che questo libro abbia dato molta più soddisfazione a Bunker che a me.
L’autore era finalmente libero di alzare la testa e di prendersi una rivincita contro i suoi stessi errori – o contro la vita, a seconda dei punti di vista. Ma questo non basta per scrivere una bella storia.

“Educazione di una canaglia” è un’occasione persa. Il materiale per un bel romanzo c’era tutto, ma la volontà di giustificazione e di rivalsa di Bunker ha prevalso sulla narrazione, l’ha divorata, messa all’angolo, sconfitta.

Non ve lo consiglio.

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Dopo aver letto tre libri di questo autore vi dico: leggete “Cane mangia cane”. C’è tutto: l’autenticità, la conoscenza delle tematiche e dell’umanità trattata, dei personaggi forti e vivi, capaci di restarvi dentro, la tecnica letteraria (che in “Educazione di una canaglia” viene accantonata, non saprei dire se per scelta o meno).
Gli altri due lasciateli perdere.

Non saprei dire se Bunker abbia scritto altri libri belli o meno, ma dopo queste due letture deludenti, sinceramente, non so se approfondirò.

Sull’autore:

Edward Bunker, nato a Hollywood il 31 dicembre 1933, è scomparso a Los Angeles il 19 luglio 2005.
In Einaudi Stile libero ha pubblicato Cane mangia cane (1999); Come una bestia feroce (2001), definito da Quentin Tarantino la piú bella «crime story» mai scritta; l’autobiografia Educazione di una canaglia (2002); Little Boy Blue (2003 e 2011); Animal Factory (2004 e 2012) da cui fu tratto l’omonimo film con Steve Buscemi e Willem Dafoe; Stark (2006); la raccolta di racconti Mia è la vendetta (2009). Bunker lavorò molto e con successo per il cinema, ad esempio con lo stesso Tarantino (interpretò tra l’altro il personaggio di Mr Blue nelle Iene) e con Michael Mann come consulente per Heat.

Aniello Troiano



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