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Effetti del caldo su corpo e mente

Creato il 12 luglio 2010 da Carlo_lock
In questo periodo parlano tutti e sempre di questa ondata di caldo africano che purtroppo ogni anno ci soffoca e, spesso, non solo in Italia, ma anche in paesi europei del Nord dove si suppone di trovare fresche lande (Germania, Olanda, Svezia, Inghilterra).Questa tragica anomalia per la quale si assiste a 36° gradi a Berlino, a 32° a Praga e 29° a Stoccolma (là un record, dati di ieri) pare sia uno dei risultati del cambiamento climatico.Dietro tutte queste belle parole però nessuno che cerca di impressionare, di ossessionare, di prendere sul serio questo caldo maledetto. Tutti a parlare del tempo metereologico come chiacchiera e non per andare a fondo alla questione. Le persone che prendono sotto gamba le cose sono un po' coglione...Ragion per cui vi racconto io come stanno le cose, quello che i giornali non dicono, dato che loro si limitano solo a sparare cifre, livello 2, livello 3....mangiate verdura, bevete molto, usate i ventilatori, non usate i ventilatori. Che palle!Nessuno mai che abbia cercato, forse in modo poetico-filosofico, di fare una descrizione fenomenologicamente essenziale del caldo su un essere umano. Cercherò di farlo io, in questa sede. Scusate la presunzione.Il caldo con alto tasso di umidità (dal 60 al 90% diciamo) sortisce effetti simili a cocaina o amfetamine sui più intolleranti.E non parlo degli effetti positivi, semmai delle fasi down di tali droghe, le più temibili.Cominciamo a distinguere tra caldo in casa e caldo fuori, c'è un bella differenza. Il caldo in appartamento (diciamo 28-30° con elevato tasso di umidità senza aria condizionata) mette subito angoscia, quell'ansia di chi si sente strangolare, ma al tempo stesso eccita l'intero corpo dandogli un' inspiegabile forza: vampe di calore, eccessiva sudorazione, aumento del battito cardiaco, annullamento della stanchezza. E sì, il caldo in casa tiene su! Puoi essere stanco morto, ma riesci a fare una notte in bianco e trovare tutte le energie...forse sono quelle energie di riserva e di difesa che l'organismo mette in atto di fronte a un notevole choc psico-fisico. Però la sfiducia ci mette anche depressione, quando si legge: "il caldo perdurerà almeno per tutta la settimana anche con punte di 36-38 gradi accompagnate da una fastidiosa e intensa afa".Al tempo stesso però la stanchezza si accumula e rimane sotto pelle, lavora e scava una dolorosa galleria tra i nervi tesi (esattamente come durante l'effetto di amfetamine). Non la percepiamo ma c'è. Dove finisce tutta quella stanchezza? Si tramuta in angoscia, è evidente, ed ha effetti anche sui processi cognitivi e reattivi (reagiamo in modo violento oppure non riusciamo a comprendere un ragionamento elementare).L'angoscia unita a quella sensazione di calore intenso e di soffocamento può provocare nausea e vomito, può far perdere l'appetito e può lasciarci in una fase allucinatoria, una specie di dormi-veglia cosciente (dovuto al fatto che comincia a mancare sufficiente ossigeno al cervello). Quando passiamo in un ambiente fresco, condizionato o cambiamo altitudine, temperatura, il corpo si rilascia, ha inizio la vera fase down durante la quale si dorme..si dorme, si dorme, si dorme.....L'abbiocco è la parola d'ordine. Succede a chi va a farsi un week end in montagna, si allontana dal caldo, dal rumore, dalle ferraglie per immergersi in temperature fresche, pini, ghiacciai. Il fresco rigenera, ma rigenera bruscamente.Veniamo al caldo in strada, correlato a quello di casa. In strada c'è più aria, è sicuro. Si ha meno la sensazione di morire soffocati, c'è la possibilità di trovare piccole oasi di fresco, l'ombra, un viale alberato, una fontana, un grande magazzino con aria condizionata. Per cui questo continuo altenare da un posto fresco all'altro ci rigenera. Il problema diventa serio quando si è costretti a camminare al sole e qui si ha una sensazione opposta del caldo in casa: soprattutto nelle grandi città inquinate si ha voglia di svenire sotto il sole e si comincia a percepire una stanchezza tremenda, una stanchezza da antibiotico o da anestetico, una stanchezza da zanzara sotto insetticida, prossima alla morte. Il caldo esterno vaso-dilata, fa abbassare la pressione. Si è frastornati, nei casi più gravi non si capisce bene dove si è, non si è più lucidi..Immaginatevi uno stato di ebbrezza senza sprint, si cammina come zombi, l'attenzione è solo per un po' d'acqua o un po' d'ombra. Nel frattempo abbiamo dentro il corpo tutta quella stanchezza della sera prima che non si sfoga..cioè..vorrebbe estrinsecarsi sotto il sole, ma tutta quella costellazione di malesseri di cui abbiamo parlato glielo impedisce. Può solo liberarsi nei negozi, negli uffici, ma qui dobbiamo lavorare. Come fare? Ciò che ci libera è il colpo di calore, lo svenimento. Solo svenendo si può riposare, farsi prendere in braccio come bambini, farsi mettere in sesto. E poi il medico alla fine di tutto ci dirà: " Mandi al diavolo tutto, vada in montagna", oppure "si compri un condizionatore".Chi non ha i soldi o comunque le possibilità per fare queste cose è costretto a subire continuamente effetti up and down di coca o amfetamine dovuti però al caldo. Questa è la verità.E quando fa molto caldo sono troppi quelli che aprono le finestre e credono di risolvere tutto...errore! L'aria è calda, entra fonata..vi ucciderà.Ammetto, a me piace a volte essere esagerato, amo il melodramma. Però lo ripeto: detesto chi prende le cose sotto gamba. Spero ora abbiate capito cosa vuol dire morire di caldo. L'invito è quello di cazzeggiare e di non farvi prendere dal nervosisimo se non fate un cazzo, è normale.In più posso aggiungere che detesto l' Africa, ma sarebbe eccessivo. Non voglio essere preso per xenofobo.

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