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El Guernica non esce dalla Spagna. Capolavoro in condizioni difficili e inamovibile. A Milano solo una proiezione su un muro

Creato il 07 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

 

 

Milano inaugura un antologica di picasso per la terza volta dal 1953, 250 opere provenienti dall’omonimo museo di parigi.

Grande assente Guernica l’opera simbolo dell’antifascista pittore andaluso sostituita da una video proiezione.

 

 

 

 

 

Guernica, fu un quadro commissionato dal governo repubblicano in occasione dell’Esposizione Universale del 1937 di Parigi. In quello stesso anno, in piena guerra civile, la città basca di Guernica era stata bombardata e Picasso voleva raffigurare con questo quadro il genocidio, l’orrore della violenza e della guerra mostrandolo al mondo intero. Guernica è un atto politico, un attacco esplicito al militarismo e una denuncia all’idifferenza della democrazia borghese europea.

Il 26 aprile del 1937 Guernica venne bombardata dagli aerei tedeschi Junker. Guernica non era una città militare, nè strategica, per questo motivo l’orrore inspiegabile è ancor più forte. Un ecatombe di civili, donne, bambini, anziani, animali, vittime estranee al conflitto che uccide sempre gli innocenti. La giustificazione di Franco fu di attribuire la colpa agli stessi repubblicani ma la vera ragione fu che si dovevano provare gli effetti di quel tipo di armi e degli aerei.

Picasso non descrive ne rappresenta un fatto non vuole denunciare un assassinio e suscitare indignazione e pietà: vuole mostrare la tragedia nella coscienza del mondo civilizzato obbligandolo a giudicare e decidere.

Attraverso la metamorfosi Picasso da a ciascuna figura un simbolo Non c’è una raffigurazione que possa considerarsi rappresentazione dell’uomo reale nel senso stretto dal momento che quello che giace a terra è una statua di maschio: simbolo dell’ideale aggredito e distrutto.

Ma, se manca la realtà maschile, si moltiplica, in cambio, per quattro la donna, in quattro simboli diversi distintos: l’aggressione fisica (la madre trapassata dal dolore della perdita del figlio), l’aggressione fisica (la donna que è avvolta dalle fiamme), l’eros e la fecondità aggredita (la donna incinta, in ginocchio a terra, il suo sesso a vista e il petto nudo, guardando verso l alto), la femminilità liberatrice (la donna che impugna il simbolo della luce domestica que contrappone alla luce elettrica e al cavallo).

 

Guernica è un olio su tela di enormi dimensioni rappresentato da un trittico

Il toro il gran totem spagnolo stordito per quello che sta succedendo si guarda intorno rappresenta il popolo spagnolo. Il suo sguardo intenso lascia intendere che Picasso si autoritrae per essere presente nel suo grido di dolore verso la sua gente.

Colore: L’assenza di colore non è affatto casuale. L’orrore della violenza si riflette proprio nella tristezza dei colori grigio e nero. Sia le forme che i colori del quadro esprimono l’emozione que lo stesso Picasso sentì nel leggere la notizia del bombardamento. Il suo orrore interiore.

Pietà: Una donna spezzata dal dolore in lacrime, come se fossero i suoi occhi, stringe il suo figliolo fra le braccia, morto, reppresenta qui una delle raffigurazioni del dolore, quello di una madre, come se fosse una vera Pietà. Gli occhi sono rivolti al cielo come ad implorare gli aerei tedeschi.

Uomo: Un uomo squartato, buttato per terra, con una stella a cinque punte in una mano e una spada e un fiore nell’altra. Il simbolo della barbaria senza motivo, quella più tremenda da comprendere.

Giumenta: Nella giumenta sono chiare le riminiscenze dell’epoca cubista. I diversi punti di vista che offre, come in quasi tutte le altre figure, qui li possiamo vedere nella sua perfezione. Non stiamo vedendo una sola prospettiva, ma molte che si assommano per realizzare il tutto. Si tratta di una giumenta que soffre e rimane desbocada davanti a questo dolore. Il ventre attraversato da una lancia, vittima innocente o boia del popolo. Il cavallo può essere l’immagine della Spagna fascista, che pesta il guerriero, o un símbolo di dolore e agonía, vittima passiva delle corride di tori. L’ambivalenza è strumentalizzata da picasso per espimere la disgregazione del mondo vittima degli orrori della guerra.

Repubblica: Una figura come un fantasma giunge da una finestra aperta con una candela fra le mani. Si dice che potrebbe essere una rappresentazione della Repubblica, che entra sconsolata per guardare la scena..

Fiamme: Altra forma di dolore che rappresenta Picasso nel dipingere una donna che esce da un edificio in fiamme completamente avvolta da fuoco.. Con le sue braccia alzate e la bocca aperta esprime il tremendo dolore che sta patendo. Le case in fiamme bruciano all’interno portandosi via tutto, simbolo di aggressione all’intimità familiare.

Donna: Una moglie vaga perduta davanti all’orrore.

Destino: Davanti all’orrore, si può vedere la speranza dalla serratura, nel lume a petrolio acceso e il fiore.

Colomba: Picasso disegna una colomba con un’ ala rotta ed il becco aperto, segno che la pace si è spezzata per colpa della guerra

Luce: La lampadina è il simbolo della tecnologia moderna, figlia della stessa scienza che ha costruito bombe ed aerei

Spazio: Non si sa se è una scena di interni o esterni, perchè non c’è illuminazione e nemmeno alcuna  allusione spaziale

Dopo che i repubblicani persero la guerra civile, Picasso, direttore del Prado, fece un testamento che la tela avrebbe dovuto rimanere a New York fino a che la Spagna non fosse tornata ad un regime democratico. E lì restò fino a che mori Franco e si iniziò una transizione democratica, che alla fine si adoperò per far rientrare l’opera in Spagna nonostante le mille reticenze degli americani.

In un primo momento fu alloggiato nel Museo del Prado di Madrid per essere poi definitivamente al Museo nazionale di Arte Contemporanea Reina Sofia.

La tela è sottoposta da anni a studi di conservazione e di restauro, l’opera infatti è in condizioni delicate e per questo motivo non viene mai trasferita, nemmeno temporaneamente, come è successo ai paesi Baschi che ne avevano fatto richiesta al Governo in Parlamento.

Per lo stesso motivo non è presente a Milano.

Un museo di oltre 200 opere dedicato a Picasso è stato inaugurato qualche anno fa a Malaga, terra natale del pittore, per avere informazioni è possibile visitare il sito www.museopicassodimalaga.org

 

 

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