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EL SICARIO - AUTOBIOGRAFIA DI UN KILLER - di Charles Bowden, Molly Molloy

Creato il 02 settembre 2013 da Ilibri
EL SICARIO - AUTOBIOGRAFIA DI UN KILLER - di Charles Bowden, Molly Molloy EL SICARIO - AUTOBIOGRAFIA DI UN KILLER - di Charles Bowden, Molly Molloy

Titolo: El sicario - Autobiografia di un killer
Autore: Charles Bowden, Molly Molloy
Editore: Rizzoli
Anno: 2013

 

Per un anno intero Charles Bowden, giornalista e autore di vari saggi e romanzi, e Molly Molloy, bibliotecaria della New Mexico State University di Las Cruces, hanno ascoltato il racconto di un uomo. Da quelle parole è nato prima un servizio per una rivista, quindi un film-documentario (“El Sicario – Room 164”) per la regia di Gianfranco Rosi e infine questo volume, El sicario – Autobiografia di un killer. El sicario è il necessario pseudonimo di colui che racconta, un uomo messicano sulla cui testa pende una taglia di 250000 dollari. Ha trasportato droga per i narcotrafficanti, sequestrato, interrogato, torturato e ucciso persone. Poi l’incontro con Dio e la decisione di chiudere per sempre con il mondo della droga e dei narcos, la fuga dal Messico, la necessità di non lasciare traccia... perché chi prima lo assoldava per uccidere, ora vuole vederlo morto. A raccontarci tutto questo, con un tono sorprendentemente asciutto e lucido, è il killer stesso. Il libro di Bowden e Molloy, infatti, altro non è che la trascrizione delle parole del sicario, dunque una narrazione fatta prevalentemente in prima persona (con l’eccezione delle due introduzioni e delle note). Quello che sconcerta chi legge, al di là della questione morale che ognuno risolverà tra sé e sé, è che attraverso la voce del sicario il lettore scopre (o trova conferma del fatto) che la «vera America Latina [...] non è il luogo del realismo magico, ma il luogo del realismo criminale» (p. 14). I soldi sono l’unica legge che conta: chi li ha, ha in pugno le autorità, gli organi di polizia e la stampa. L’estrema povertà in cui vivono molte persone del Messico, assicura al Padrone-Capo-Señor l’assoluta padronanza di uno stuolo di individui che, desgraciadamente, in cambio di denaro, donne, macchine e droga (tutte cose che si possono perdere da un momento all’altro in caso di esitazioni o passi falsi) sono pronti a tutto. Un libro come El sicario – Autobiografia di un killer, allora, pone anche un’altra questione importante, sulla quale occorrerebbe riflettere: quanto ci condizione il nascere in determinate parti del mondo? Vivere in condizioni di estrema povertà quanto lede la libertà di scelta dell’individuo? È ancora accettabile questa disparità di situazioni?

Un libro duro, crudo, che da storia individuale diventa denuncia-racconto del malgoverno di un intero Paese, per il quale non si intravedono, al momento, grandi possibilità di cambiamento. Un testo che, senza velleità letterarie, informa e fa riflettere.

Voto i-LIBRI:

3stelle

  

 

 

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