Magazine

Elettrosmog: l’inquinamento invisibile

Creato il 28 aprile 2015 da Allocco @allocco_info

Le onde elettromagnetiche non sono visibili all’occhio umano, ma possono seriamente danneggiare la nostra salute. Guardiamoci intorno solo per un attimo: lo smartphone che squilla, il monitor del computer che segnala l’arrivo delle e-mail, il forno a microonde in cui si riscalda la cena, la radio con cui si ascolta la musica preferita … Questi e molti altri “innocui” apparecchi di uso quotidiano hanno un comune denominatore: emettono onde elettromagnetiche. Paradossalmente, anche il nostro cervello ne produce, quando cerchiamo di ricordare qualcosa oppure quando concentriamo la nostra attenzione su  di un particolare argomento. Ovviamente, le onde emesse dagli organismi viventi  e che derivano dalle reazioni elettrochimiche endogene sono di bassa intensità e difficilmente misurabili. Le onde elettromagnetiche vengono suddivise dalla scienza e dalla legislazione nazionale ed internazionale in due grandi categorie: radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Le prime sono i raggi X e gamma in grado di ionizzare gli atomi con effetti cancerogeni e mutageni a livello cellulare, mentre le seconde quelle dei telefonini GSM ad esempio, anche se non agiscono direttamente sugli atomi,  interferiscono ugualmente con gli esseri viventi.

Da un articolo di Andrew Goldsworthy del marzo 2012 si evince che i campi elettromagnetici delle radiazioni non ionizzanti generano correnti elettriche alternate che attraversano cellule e tessuti rimuovendo gli ioni calcio dalle membrane cellulari. Si innesca così una reazione a catena che coinvolge gli enzimi sensibili al calcio e che ha come effetto finale l’indebolimento delle stesse membrane cellulari. Lo studio pubblicato sul German Magazine: “Raum e Zeit” nel febbraio del 2007 a cura del DR. Dietrich Grün e di M.D., Winnenden afferma che gli organismi biologici tendono ad assorbire le onde elettromagnetiche. Inoltre, in un esperimento condotto dagli stessi due studiosi alcuni semi cresciuti con acqua esposta a radiazioni non ionizzanti di bassa frequenza risultavano avere una crescita inferiore e più lenta rispetto a quelli innaffiati con acqua non esposta a campi elettromagnetici. Il 30 marzo scorso è scaduto il termine per l’adesione alla petizione a difesa della salute dalle radiazioni promossa da ACU Toscana, Associazione Consumatori Utenti. Si richiede  tra l’altro una maggiore restrizione dei limiti di legge per l’istallazione  delle reti Wi-fi, revisione dei limiti di esposizione alle radiazioni non ionizzanti di bassa frequenza, alla luce delle nuove allarmanti scoperte scientifiche, promozione di investimenti pubblici e detassazione per la connettività in fibra ottica e via cavo, maggiormente sicure per la salute.

Radiazioni da cellulari.

Radiazioni da cellulari.

allocco ambiente elettrosmog inquinamento natura slider 2015-04-28

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog