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Elezioni amministrative: chiedimi se sono felice?

Creato il 17 maggio 2011 da Paul86
Il giorno dopo è sempre bello.
Questo in particolare è meraviglioso.
Quello di cui sempre scrivo, quello di cui sempre ci auguriamo noi, popolo pensante si sta avverando.
Il vento cambia, davvero questa volta.
Milano è termometro di questo cambiamento: ciò che sembrava fantapolitica, che sembrava un sogno si sta avverando.
Pisapia si conferma credibile, amato, votato: il 48% per il Pd (contro il 41% della stantia madre di Batman, la Moratti) è un risultato storico.
Costringere Milano al ballottaggio è assolutamente un risultato di uno  spessore incredibile, quasi incolmabile per Berlusconi.
Berlusconi, si, proprio lui, presente come il prezzemolo in ogni luogo mediatico, lui che chiese un voto politico per se, per essere ancora il più votato nel capoluogo lombardo di è trasformato in un boomerang: dalle oltre 54 mila preferenze della scorsa tornata elettorale alle 20mila scarse di queste: capolinea signore, e anche la multa perché senza biglietto.
E la Lega totalmente senza credibilità che vede la sua crescita di consensi arrestarsi e anzi, perdere terreno (Bossi dichiara che è colpa dell'appoggio a Berlusconi, che è colpa delle leggi ad personam...); due dati su tutti ci aiutano a capire meglio: Varese, feudo leghista al ballottaggio, Gallarate (altro feudo ultra-leghista) al ballottaggio senza la lega (Pdl contro Pd). Una Caporetto.
Poche città al Pdl al primo turno, molte al Pd, molti ballottaggi con il Pd davanti: ma ragassi, ragassi, qui non siamo passi, noi on siamo passi, forse anche gli italiano non lo sono più.
L'alternativa c'è, è li a portata di mano, gli italiani la vedono, la sentono, la assaggiano.
Sta per terminare un epoca, l'epoca del populismo, del qualunquismo, delle raccomandazioni, degli scandali, dei processi, dell'immobilismo, della discriminazione, dell'omofobia, del paura del diverso, del ricco sempre più ricco e povero sempre più povero e sta per affacciarsi una realtà nuova, diversa, orientata al popolo, orientata alla credibilità, alla meritocrazia!
E non è Grillo amici, non è colui che si dichiara profeta in una terra di pagani ma che in realtà non innova per niente!
Il cambiamento passa passa dal Pd, da PierLuigi Bersani, troppe volte maltrattato (anche da me, lo riconosco) ma che in silenzio, con stile, senza eccessi a convinto un popolo a dargli fiducia per tentare di salvare il salvabile e cambiare.
Cambiamento è la parola chiave del discorso. 
Cambiamento dalla dimensione che questo paese sta assumendo, una dimensione irreale, una terza dimensione.
Non siamo scemi, gli italiani non sono scemi e l'hanno capito a pieno.
Ora sotto con il secondo turno per lavare via le macchie di questo paese troppe volte lasciato sporco.
C'é da essere allegri amici, il vento cambia, il paese cambia, e noi ci siamo dentro a questo cambiamento!

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