Elie Saab e Valentino Couture Primavera Estate 2011

Ho guardato la sfilata di Elie Saab (chiiiiiiii? Quello del vestito che ha reso famosa Halle Berry):

almeno tre volte e non sono riuscita a trovare delle uscite brutte al punto di doverle criticare.
Avete capito quali sono i miei gusti, datemi dello chiffon, un po' di swarovski, q.b. di pizzo e sono completamente vostra. Il buon Elie Saab (sì, è un uomo) si merita gli Oscar. Se li merita più di chiunque altro. E' il primo designer per vendite di haute couture e rappresenta la scelta perfetta quando si tratta di red carpet (se si ha almeno 28 anni). 
Non avrei mai pensato di trovare qualcuno che mi rubasse il mio cuore di pietra, seta, pizzo e cristalli dopo Valentino (quello vero) ma dopo le recenti delusioni (vedi le margherite della Michelle ai Golden Globes) sono ormai in cerca di un altro couturier per il mio cuore.
Ecco le uscite che mi hanno fatto dire mettere la mano sulla fronte mentre fingevo uno svenimento stamane:





Elie Saab - Couture Primavera Estate 2011
Spero di vedere Leighton Meester su un red carpet importante in uno di questi capolavori, solo per conferirle quell'aura da icona di classe che si merita (ebbbasta Burberry, Versace e Marchesa... hai un disperato bisogno di couture, cava).
Quello che invece non mi auguro, è di vedere l'onnipresente Olivia Wilde perchè ha calato la carta della fottuta principessa già una volta e vorremmo vederla in altre vesti.  
Che so, magari in quelle di attrice.
Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli invece, per Valentino hanno riportato in passerella il floreale. 
Avanguardia pura.




Il duo che ha raccolto l'eredità più pesante nella moda però non delude del tutto perchè in passerella mi spedisce anche questi (che però li vedo più pret-à-porter che couture, ma vabbhè):



 
E quest'ultimo, che urla 'Taylor Swift' da tutte le parti:

Complessivamente credo che il duo stilistico sopracitato se la cavi meglio con il pret-à-porter che con la couture, infatti riconosco che hanno dato una bella svecchiata al marchio e alla clientela. Ricordiamo bene le scarpe-mito che tutte le giornaliste (e badate bene che non intendo le -puah!-blogger come successo per quei fottuti clog di Miu Miu che sono andati ai piedi di cani e porci) si sono lumate per l'intera stagione:

Inaccessibili alle blogger (qualcuna delle solite ne ha mai parlato? Avete mai sentito la Ferrogna, la Andy, la Ferraro, la Chicmuse parlare di queste? Dio benedica l'ufficio stampa di Valentino che pare essere l'ultimo a mantenere quel tanto di snobismo che basta per considerarlo ancora un marchio esclusivo) principalmente per il prezzo, 650 Eur.
Fatemi sapere le vostre considerazioni, e sopratutto i pronostici per gli Oscar (sì, è un chiodo fisso, va bene?).