Magazine Attualità

Embrioni al buio, topi nella luce e chiesa nel tunnel

Creato il 13 agosto 2013 da Blindsight

Siamo in tanti a raccontare di essere morti e poi tornati, di una luce, di un tunnel, e bla bla: ovviamente siamo tutti sopravvissuti. Numerose le spiegazioni a questo fenomeno: c'è chi lo spiega con i testi "sacri" di qualche religione, chi invece lo definisce paranormale e chi, come me, non azzarda invece nessuna ipotesi, ma racconta solo ciò che ha visto e provato in quella dimensione priva di spazialità e temporalità, dove regna una luce accecante, un "posto" che molti chiamano "aldilà", e dove sinceramente si sta benissimo (nessuno vorrebbe tornare qui).
Tutto questo si vive solo quando qui si muore, perché anche se non è suicidio si capisce bene che si sta morendo. Io l'ho capito benissimo, più di una volta nelle varie disavventure stradali e ospedaliere, perché di solito in Italia se non ti ammazzano per strada ci pensano poi in ospedale a farti "giocare con la famosa luce". C'è chi lo racconta, chi no, quindi rimane il dubbio: ma che è quella cosa che tutti vediamo mentre si muore, o si è in coma? Possibile che tutti abbiamo avuto la stessa esperienza, anche se causata da motivi diversi?
Nell'Università del Michigan, dopo la solita quanto inutile e drammatica strage di topi, hanno forse capito cosa succede al nostro cervello quando il cuore si ferma, anche se solo per un attimo, ma azzardano solo un'altra ipotesi qualsiasi: il dubbio, nonostante topini impiccati e torturati, rimane per tutti.
Forse prima di incaponirsi su cosa succede dopo, non sarebbe meglio cercare di risolvere ciò che succede prima e durante?
Ma sul prima, ed anche sul durante, si è espresso molto bene anche questo nuovo papa: "la vita esiste dal concepimento", però non dice che quando sei nato è finito il gioco, non sei più protetto da mamma e diventi proprietà di chi ti succhierà l'anima fino a quando vedrai la famosa luce, e non la vedrai quando vorrai tu o deciderà il tuo corpo, ma quando deciderà chi controlla la macchina che ti tiene in vita.
Si difendono quindi solo gli embrioni e non i figli e le madri, si investono miliardi per capire che succede dopo morti ma poi non abbiamo i soldi per chi vive, a meno che non servano armi per ammazzarli o macchine per tenerli in vita comunque: allora i soldi, che sono sempre i nostri e mai i loro, ci sono.
Aborto, eutanasia, fecondazione assistita, e chissà quanto altro ancora proibirà la Chiesa: la vita dev'essere così? Nel frattempo che la Chiesa fa vedere al mondo che rimane com'era nei millenni scorsi, qualcuno ha inventato una specie di orologio da polso che ci dice quanto ci rimane da vivere! Insomma quante novità legate alla morte, e quanti i divieti alla Vita!
Non voglio fare la fine del topo asfissiato per capire "la luce dell'aldilà", non voglio rimanere attaccata ad una macchina più di qualche giorno, voglio invece che ogni mamma possa diventarlo se lo desidera, e visto che la scienza lo permette, voglio che abbia figli sani. Un sogno? Si forse, ma meglio sognare e sperare in questo, che continuare a vivere da embrioni!
"Siamo stati sorpresi però - aggiunge l'anestesista George Mashour, coautore della ricerca - dagli alti livelli di attività. In effetti i segnali elettrici ci indicano che il cervello ha un'attività elettrica ben organizzata durante la fase iniziale di morte clinica. Questo ci suggerisce che nello stato di pre-morte esiste quindi un livello di coscienza che normalmente si trova in una condizione di veglia". (Leggi tutto da La Repubblica).


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog