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Emigrare non deve essere una scelta obbligata

Creato il 31 dicembre 2014 da Micheledanieli

napolitano emigrare

Domani sera ci sarà il discorso di fine anno del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
L’ottavo, credo.
Io li ho guardati fino al tempo de “l’Italia deve visovgeve, e visovgevà” (qui).
Poi, non scorgendo segni di vesuvvezione, ho perso entusiasmo.

Domani, ci scommetto, Napolitano accennerà al suo famoso scambio epistolare con Cosimo Lacava, ricercatore emigrato in Gran Bretagna (qui).
Lo riassumo.
CL: “Presidente, sono dovuto partire”.
GN: “ecchissenefrega Mi spiace. Ma hai fatto bene a rivolgerti a me perché io, novantenne deputato da quando ne avevo ventotto, credo di essere l’interlocutore più adatto in tema di precarietà giovanile”.

Dal canto mio voglio dare solo una cifra, che dà l’idea di quante belle opportunità ci offre il nostro amato paese.
Nel 2014 sono stati banditi 5 concorsi da ricercatore per i SSD di cui ci occupiamo:

- Padova L-ART/01, scad. 9 gennaio (bandito nel 2013)
Firenze L-ART/02, scad. 31 marzo
Palermo L-ART/02, scad. 22 maggio
Catania L-ART/02, scad. 19 giugno
– Salerno L-ART/01, scad. 7 agosto

Nello stesso anno, ci sono stati altrettanti “Sei” al Superenalotto:

- 23 gennaio
– 18 febbraio
– 24 maggio
– 22 novembre
– 30 dicembre

che hanno portato a casa mediamente 23 milioni di euro, euro più euro meno. Pari a circa 700 anni di stipendio da ricercatore.
Non ci vuole molto a capire quale è l’investimento che rende di più.
E oltre tutto, le schede del Superenalotto non hanno nemmeno il nome del vincitore prestampato sopra.
C’è anche più thrilling, vuoi mettere.



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