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Emma Gramatica: la regina della scena italiana

Creato il 15 aprile 2011 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Emma Gramatica: la regina della scena italiana

«Venez, mademoiselle, venez, Vous êtes comme les anges, qui n'ont pas de derrière!» », così disse Anatole France a Emma Gramatica che, poco più che ventenne, ebbe l'occasione a Palermo di viaggiare con lui in automobile, ma temeva di essere troppo ingombrante sul sedile. 

Emma era nata a Borgo San Donnino il 22 marzo del 1874, seconda figlia del suggeritore e della sarta di Eleonora Duse. La sorella Irma, altrettanto famosa, era nata a Fiume, e l'altra sorella Anna a Messina. Esordisce ancora bambina nella compagnia della Duse affermandosi poi definitivamente come prima attrice nel 1900. Volontà di ferro, versatilità e naturalezza sopperiscono alla mancanza di avvenenza ed alla sua voce chioccia consentendole di affrontare un vasto repertorio, passando dai ruoli romantici d'inizio carriera al teatro  interpretando opere drammatiche di H. Ibsen, H. Bataille e G.B. Shaw. Nel cinema è stata interprete di numerosi film dal 1919 agli anni '50. Poco più che novantenne è morta nel 1965 al Lido di Ostia. Non mi risulta che la sua città di nascita Borgo san Donnino, oggi Fidenza, gli abbia dedicato una via o una piazza. Se è così forse è il caso di farlo.Fu applaudita a Fidenza nel 1953 e, in quella occasione, un altro fidentino illustre, Nullo Musini, così ne ricostruì la figura e la carriera in un articolo apparso sul periodico locale Il Risveglio di cui trascrivo la prima parte e, a seguire, propongo l'immagine dell'articolo completo:
EMMA GRAMATICAla regina della scena italiana
Fidenza ha avuto recentemente la fortuna di ascoltare ancora una volta, dopo una lunga parentesi, la voce armoniosa di Emma Gramatica, di questa nostra grande attrica che qui ebbe i natali. Anima sensibilissima da cui emana largo e spontaneo il più fine senso di femminilità, appassionata e fremente, tenera e vibrante, quante battaglie ha dovuto affrontare, quante lotte ha dovuto sostenere per affermare la sua personalità e per giungere al traguardo della gloria! Ad una ad una, ha dovuto cogliere le foglie d'alloro, senza mai ricorrere ai mezzi reclamistici e senza nulla chiedere alla Dea fortuna. Fermezza nel volere, costanza nel perseverare, tenacia nello studio, furono i capisaldi della vita artistica di Emma Gramatica, che pur dalla natura ebbe sì largo dono d'intelletto.Tempra artistica, squisitamente sensibile, esuberante di passione sotto il velo di una dolce melanconia scolpito fra le pieghe del suo volto ricco di luci e di ombre, tutto lo sforzo della sua esistenza fu teso ad un unico fine: quello di tradurre sulla scena la realtà della vita, innalzando il teatro di prosa al più alto e puro significato d'arte. Realista nello studio e nella ricerca, realista alla ribalta.
Emma Gramatica: la regina della scena italiana

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