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Enjoy the Music on Radio

Creato il 13 settembre 2010 da Wordsinsound

Enjoy the Music on Radio - Part 2
seconda parte

Salve a tutti. A più di un mese di distanza dall'ultimo post torno a scrivere sul blog, e lo faccio ancora una volta trattando di radio, uno degli argomenti che più mi sta a cuore.
Quello che mi preme principalmente questa volta è evidenziare alcuni aspetti fondamentali di questo universo denigrato e quasi abbandonato, ultimi mezzi attraverso cui quest'ultimo può competere con lo scintillante quanto effimero mondo TV.
La differenza fondamentale tra le due piattaforme è il calore e la familiarità con cui si approccia l'ascoltatore, sia esso datato sia esso novello.
La verità è che la televisione non tiene conto del singolo spettatore ma agisce interamente in funzione di un'entità non meglio specificata, il pubblico, del quale inevitabilmente non puoi far parte. E non basta certo un televoto qua o un programma a premi là a cambiare queste cose.
In radio invece tutto è diverso: per le diverse emittenti l'unica cosa che conta sei proprio tu. Offrono innanzitutto solamente musica che ti interessa realmente. Infatti ciascun radioascoltatore ha la propria stazione preferita: c'è Virgin Radio per gli amanti del rock; Radio Capital per chi non vuol perdersi la migliore musica degli ultimi 50 anni; per i tipi più...ehm, religiosi c'è Radio Maria (Maddalena direi, perchè proprio come una donna di facili costumi è ovunque, girando tra le diverse stazioni la becchi in media una volta si è l'altra pure); e a seguire abbiamo numerose altre emittenti per gli appassionati di musica moderna e di costume (Kiss Kiss, RDS e tante altre di cui sicuramente sarete più esperti di me, non essendo molto informato a riguardo).
Spendo due parole anche sui palinsesti, che sono costruiti in maniera calorosa e accogliente. Il programma del mattino, ad esempio, accompagna il nostro risveglio e allieta quelli che per molti sono gli attimi più tragici della giornata.
Gli speaker che conducono i programmi, inoltre, sono per lo più cazzoni che canciano di cose semplicissime (inutili magari ma sempre interessanti), capaci di darti il buon umore attraverso la loro positività e normalità. Essi stessi ci appaiono infatti molto più vicini dei tanti divi che intasano le TV di tutt'Italia. E soprattutto ci appaiono molto più veri, perchè la verità è l'aspetto fondamentale del mondo radio. Del resto motivi per mentire non ce ne sarebbero, al contrario della TV dove la finzione è sempre il fondamento su cui costruire gigantesche e seguitissime prese per il culo. Perfino le trasmissioni che possono sembrare un pelino più vere sono pronte ad ingannare l'ignaro spettatore. Per fare un esempio concreto, una situazione del genere mi si è presentata giusto qualche giorno fa. Avevo scoperto insieme al giovane Clockheart l'Ultimo Sopravvissuto, un programma di Discovery Channel su un tale capace di resistere in situazioni estreme. Un po' per cazzeggio un po' stufi delle solite buffonate televisive, c'eravamo presto appassionati salvo poi scoprire attraverso una rapida ricerca sul web che si trattava quasi tutto di una montatura. A quanto pare l'ultimo sopravvissuto si nutre infatti di pesce surgelato quando afferma di essere digiuno da giorni e s'abbevera d'acqua potabile mentre mostra come idratarsi di liquidi marci e ammuffiti attraverso un clistere.
Il mondo televisivo purtroppo è questo e vale la pena seguirlo solamente se si è consci del raggiro a cui si va incontro, altrimenti si rischia di prendere una grossa teledelusione.
Siamo sicuri invece che la radio sarà sempre dalla nostra parte. Non ci resta che seguirla come già facciamo o scoprirla per chi deve ancora avvicinarcisi, poichè sicuramente non rimpiangerà la propria scelta.


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