Magazine Cultura

Ennio Morricone: una Serata da Incorniciare

Creato il 02 ottobre 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Ennio Morricone: una Serata da Incorniciare

Batti e ribatti sulla tastiera e ti accorgi che diventa difficile scrivere un pezzo dignitoso che racconti una serata passata a gustare estaticamente la carica di emozioni che un mostro sacro della musica ti ha passato in un concerto da pelle d’oca. Succede quando quel mostro sacro prende il nome di Ennio Morricone ed arriva nel cuore della città in cui sei nata attribuendo ad una sua piazza storica, Piazza I Maggio per l’appunto, un nuovo gustoso ricordo che porterai sempre con te. Un gioiello condiviso da quattromila persone per un’anteprima che, l’8 settembre scorso, ha portato a Udine TEN 2002-2012, degno festeggiamento per i dieci anni di concerti di Ennio Morricone, un viaggio cominciato nel 2002 con un’esibizione all’Arena di Verona. Il “fantasista” romano della melodia, perché chiamarlo “maestro” a mio avviso è alquanto riduttivo, ha siglato il trionfo dell’evento insieme a ben 170 elementi, con lui infatti il Coro di Verona e l’Orchestra Roma Sinfonietta, già custode di ricordi congiunti di successo, ossia, primo fra tutti, lo storico concerto tenutosi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel febbraio del 2007, per l’insediamento del segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon. A programma una ventina di esecuzioni, i motivi chiaramente identificativi di quelle colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema, contribuendo ad elevare i film dell’italiano Sergio Leone a classici di fama mondiale. Vere e proprie “colonne” se pensiamo a quanto la musica sia stata fondamentale per la fama di queste pellicole, tanto da essere associata in maniera spesso imprescindibile non solo ad alcune scene ma addirittura a determinate azioni che l’orecchio musicale di un compositore non si è limitato ad abbellire, piuttosto colorandole e connotandole in modo indelebile nella storia della settima arte, come ad esempio la mitica cavalcata tutta western. E si capisce bene che sia egli stesso “Storia”, quando, conti alla mano, si pensa ai suoi quasi cinquantadue anni di carriera e alle oltre quattrocento colonne sonore composte, alcune delle quali andate a segno ed adorabilmente servite dal palco con il brio di un ambizioso giovanotto.

una immagine di Ennio Morricone e la stampa Foto di Giulia Iacolutti 620x413 su Ennio Morricone: una Serata da Incorniciare

Forse questo è stato il tratto più inaspettato di un Ennio Morricone che, davanti a leggio ed orchestra, ma ancor di più al cospetto di quelle sette note complici di sogni realizzati, ha dimostrato tutta la verve della sua passione, per nulla impolverata dall’avanzare del tempo. Una ventina di composizioni, classici immortali quali Gli intoccabili, Vittime di guerra, Mission e le applauditissime Il buono, il brutto e il cattivo, Giù la testa, Metti, una sera a cena, C’era una volta in America, La leggenda del pianista sull’oceano. Il cuore viene poi accompagnato a gustare più elevati piaceri con L’estasi dell’oro, complice anche la soprano Susanna Rigacci, o Gabriel’s Oboe, grazie al solista Carlo Romano, che ben esalta, come hanno dimostrato poi Gilda Buttà (pianoforte) e Marco Serino (primo violino), l’abilità del Maestro nel riuscire a far primeggiare a tratti sapientemente studiati, uno strumento o un gruppo di strumenti, per poi farli ricomporre fra le fila dell’orchestra, con armonia impareggiabile. Come impareggiabile è la sottolineatura che ama dare alla tromba, che sembra acquisire un timbro del tutto peculiare quasi piegandosi allo stile di Morricone, per il quale appunto la tromba rappresenta il primo amore oltre che il primo diploma guadagnato sul campo. Dal canto suo la platea, che ha assistito a quasi due ore di concerto senza accenni alla noia, non poteva che ricambiare con applausi e riverenze, alzandosi spesso in piedi a reclamare i più spontanei bis, in un sentito ringraziamento a Morricone per aver condiviso, anche se solo per una sera, il suo essere già leggenda.

Le due fotografie inserite in questo articolo sono di Giulia Iacolutti


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :