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Enric Sagnier a Barcellona: Il Conte Dracula del Modernismo

Creato il 25 ottobre 2011 da Witzbalinka

Così come viene raccontato nel magnifico film di Tim Burton Ed Wood, che lo scrittore di Samoa Albert Hanover reputava uno dei migliori film di tutti i tempi, una delle ragioni della rapida diminuzione della celebrità dell’incomparabile attore transilvano Bela Lugosi (nonostante l’affetto e l’ammirazione che la sua figura ha sempre suscitato entro certi settori della cultura meno convenzionale, delle quali danno prova non solo il film di Tim Burton, ma anche la sinistra canzone della Bauhaus nella quale si annuncia la sua morte;

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il tempo non perdona nessuno, passa rapido ed implacabile trascinandoci tutti con sè, gettando illustri cadaveri nelle cupe cripte della dimenticanza, avvolti in sudari di amnesia ogni volta diversi) fu il fatto di aver rifiutato la parte del mostro di Frankenstein, che ha invece trasformato Karloff nella nuova stella che lo ha eclissato, proprio perchè non ha visto nel personaggio nè romance, nè glamour, nè presenza, nè voce, nè dramma, nè mistero – detto dal dandy centroeuropeo che ha reso celebre per la prima volta l’immagine del Conte Dracula -.

In maniera affine, parte della fama dell’architetto catalano Enric Sagnier (1858-1931) deriva proprio dal fatto che fu lui il primo incaricato della costruzione di Casa Milà. Per la quantità di pantheon familiari costruiti, per il dandismo rivestito di specchi nel suo progetto del leggendario bar dello scomparso Hotel Colon che occupava l’angolo di strada tra Plaza de Cataluña e il Paseo de Gracia, per la condizione nobiliare che gli fu concessa grazie ai numerosi collegi e chiese (con le relative cripte) che costruì gratuitamente, o per il simbolismo sepolcrale di buona parte della sua opera, può essere considerato come un Conte Dracula dell’architettura modernista.

Tuttavia, Casa Milà fu completata da Antonio Gaudì, il “Karloff” di Sagnier, per così dire, il quale passò alla storia come architetto per eccellenza della Barcellona modernista. Quello che, giustamente, tutto il mondo conosce e ricorda.

In linea con la sua linea organizzativa degli ultimi anni, tesa a rendere alla portata di tutti la conoscenza dell’architettura (ricordiamo diverse mostre con questo tema, dedicate a Palladio, a Richard Rogers o al costruttivismo sovietico, per citarne alcune), il CaixaForum di Barcellona intende tirare fuori dalla fredda bara della dimenticanza l’architetto Enric Sagnier, al quale si deve la costruzione di edifici storici e rappresentativi della città, come il tempio di Tibidabo o il Palazzo di Giustizia, ricordandolo con l’interessantissima esposizione La città di Sagnier. Modernista, eclettica e monumentale, che potrà essere visitata fino all’8 gennaio 2012 http://obrasocial.lacaixa.es/nuestroscentros/caixaforumbarcelona/laciudaddesagnier_es.html

Il nome riflette molto bene i tratti che caratterizzano l’opera di Sagnier, architetto straordinariamente prolifico, autore di un mezzo migliaio di edifici, il cui stile parte dall’eclettismo iniziale proprio della fine del XIX secolo, e si evolve verso il modernismo, per sboccare poi in un tipo di architettura monumentale estremamente personale, con una grande attenzione al simbolismo.

 

Paul Oilzum Only-apartments Author
Paul Oilzum

Per due giorni alla settimana, alla mostra vengono affiancate delle visite guidate a quindici dei suoi edifici più rappresentativi. E’ un’occasione straordinaria per conoscere meglio la città, dopo aver affittato appartamenti a Barcellona

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