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Enrico Baj – mostra a Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano: Bambini, ultracorpi & altre storie – a cura di Flaminio Gualdoni

Creato il 30 luglio 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Enrico Baj - mostra a Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano - Bum-Manifesto Nucleare, 1952, olio su tela, 103x94 cm (remake del 1997)

Enrico Baj – mostra a Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano – Bum-Manifesto Nucleare, 1952, olio su tela, 103×94 cm (remake del 1997)

Enrico Baj – Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, a cura di Flaminio Gualdoni. Con Inaugurazione martedì 24 settembre 2013, su invito, a dieci anni dalla scomparsa di Enrico Baj,  Fondazione Arnaldo Pomodoro (MAPPA) apre la stagione con la mostra – proseguirà fino al 20 dicembre 2013 - Bambini, ultracorpi & altre storie. A Milano, presso Fondazione Marconi martedì 17 settembre aprirà l’altra grande mostra dedicata a Baj (vedi ARTICOLO). L’esposizione a Fondazione Pomodoro è dedicata a quegli anni Cinquanta nel corso dei quali Baj, dopo la prima personale (1951) alla Galleria San Fedele di Milano, fonda il Movimento Nucleare di cui hanno fatto parte Joe Colombo, Sergio Dangelo, Gianni Dova e il poeta Beniamino Dal Fabbro. “… i Nucleari vogliono abbattere tutti gli ismi di una pittura che cade inevitabilmente nell’accademismo, qualunque sia la sua genesi. Essi vogliono e possono reinventare la Pittura. Le forme si disintegrano: le nuove forme dell’uomo sono quelle dell’universo atomico (…). Nel 1954 promuove il Movimento internazionale per un Bauhaus immaginista e l’anno seguente Enrico Baj fonda la rivista Il Gesto, a cui collaborano anche Piero Manzoni e Lucio Fontana. Nel 1957 pubblica il Manifesto Contro lo stile, sottoscritto da vari esponenti dell’avanguardia internazionale, e nel 1963 fonda l’Institutum Pataphysicum Mediolanense per promuovere la “scienza delle soluzioni immaginarie”.  > 

Enrico Baj Bambini, ultracorpi & altre storie - Quamisado II°, 1951, olio e smalto su tela, 100x70 cm

Enrico Baj Bambini, ultracorpi & altre storie – Quamisado II°, 1951, olio e smalto su tela, 100×70 cm

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La mostra Bambini, ultracorpi & altre storie di Enrico Baj, che è progettata in stretta collaborazione con Roberta Cerini Baj e l’Archivio Enrico Baj, espone un gruppo di opere fondamentali dell’artista milanese degli anni Cinquanta e una nutrita serie di documenti, manifesti, riviste e fotografie che permettono di entrare in quel clima di scambi culturali fecondi, amicizie, polemiche, proprio del dopoguerra milanese, centro riconosciuto dell’avanguardia internazionale.

In occasione della mostra esce il secondo numero dei “Quaderni della Fondazione Arnaldo Pomodoro”, che riproduce le opere e i documenti esposti in Bambini, ultracorpi & altre storie, introdotto da saggi critici di Flaminio Gualdoni e Angela Sanna.

Enrico Baj, Figura atomica, 1951, olio su tela, 100x70 cm

Enrico Baj, Figura atomica, 1951, olio su tela, 100×70 cm

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Manifesto Contro lo stile, Milano settembre 1957

Nel febbraio 1952 il primo manifesto nucleare affermava la nostra volontà di voler combattere ogni concessione a qualunque sorta di accademismo. Così si esprimeva la nostra rivolta contro il dominio dell’angolo retto, dell’ingranaggio, della macchina, contro l’astrazione fredda e geometrica.

Enrico Baj con il suo ritratto fatto da Asger Jorn 1954

Enrico Baj con il suo ritratto fatto da Asger Jorn 1954

Da allora abbiamo proseguito nella sperimentazione di ogni possibile risorsa tecnica, dall’automatismo «tachiste» o oggettivo a quello soggettivo, al grafismo, alla «action painting», al gesto, al calligrafismo, alle emulsioni, frottages, polimaterismo, sino alle acque pesanti di Baj e Bertini (1957). Alle sperimentazioni tecniche si accompagnarono, per vicendevoli suggestioni, nuovi linguaggi: dagli spazi immaginari (cfr. Pierre Restany), e «stati della materia» del 1951 (Baj e Dangelo), alle «prefigurazioni» del 1953 (Baj, Dangelo, Colombo e Mariani) alle «Nuove flore» (Dangelo) e «personaggi, animali e favole» (Baj e Jorn) del 1956, sino alle «situazioni atomizzate» del 1957 (Baj e Pomodoro).

Ma ogni invenzione rischia ora di divenire oggetto di ripetizioni stereotipe a puro carattere mercantile: è quindi urgente intraprendere una vigorosa azione anti-stilistica per un’arte che sia sempre «autre» (cfr. Michel Tapiè).

«De Stijl» è morto e sepolto ed è al suo contrario l’antistile – che spetta ora di abbattere le ultime barriere della convenzione e del luogo comune, le ultime che la stupidità ufficiale possa ancora opporre alla definitiva liberazione dell’arte.

Già l’impressionismo liberò la pittura dai soggetti convenzionali; cubismo e futurismo a loro volta tolsero l’imperativo dell’imitazione oggettiva e venne poi l’astrazione per dissipare ogni residua ombra di illusoria necessità di rappresentazione. L’ultimo anello di questa catena sta per essere oggi distrutto: noi nucleari denunciamo oggi l’ultima delle convenzioni – lo stile.

Noi ammettiamo come ultime possibili forme di stilizzazione le «proposizioni monocrome» di Yves Klein (1956-1957): dopo di ciò non resta che la «tabula rasa» o i rotoli di tappezzeria di Capogrossi. Tappezzieri o pittori: bisogna scegliere. Pittori di una visione sempre nuova e irripetibile, per i quali la tela è ogni volta la scena mutevole di una imprevedibile “commedia dell’arte”.

Noi affermiamo l’irripetibilità dell’opera d’arte: e che l’essenza della stessa si ponga come «presenza modificante» in un mondo che non necessita più di rappresentazioni celebrative ma di presenze.

Firmatari del Manifesto Contro lo stile: Arman, Enrico Baj, Bemporad, Gianni Bertini, Jacques Colonne, Stanley Chapmans, Mario Colucci, Dangelo, Enrico De Miceli, Reinhout D’Haese, Wout Hoeboer, Hundertwasser, Yves Klein, Theodore Koenig, Piero Manzoni, Nando, Joseph Noiret, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Pierre Restany, Saura, Ettore Sordini, Serge Vandercam, Angelo Verga.

Enrico Baj, Montagna 1958 olio e collage su tela 115x145 cm

Enrico Baj, Montagna 1958 olio e collage su tela 115×145 cm

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MOSTRE EVENTI EXPO MILANO:

ENRICO BAJ Bambini, ultracorpi & altre storie

Fondazione Arnaldo Pomodoro

25 settembre – 20 dicembre 2013

Inaugurazione della mostra: 24 settembre 2013 (su invito)

Orari della mostra Enrico Baj Bambini, ultracorpi & altre storie: dal mercoledì al venerdì, dalle 16 alle 19

Ingresso libero, previo accredito. Le richieste dovranno essere inviate via mail, all’indirizzo [email protected]

Fondazione Arnaldo Pomodoro: Vicolo Lavandai 2/a – 20144 Milano (ingresso da Via Vigevano 9), tel (+39) 02/89.07.53.94 - fax (+39) 02/89.07.52.61 - e-mail [email protected] - www.fondazionearnaldopomodoro.it

Ufficio stampa: CLP Relazioni Pubbliche – Anna Defrancesco; tel. 02 36 755 700 – [email protected];

Enrico Baj e Dangelo nell’atelier di via Teulli 1 Milano dicembre 1951

Enrico Baj e Dangelo nell’atelier di via Teulli 1 Milano dicembre 1951

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia l’Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche di Milano per le notizie e le fotografie delle opere per la mostra di Enrico Baj presso Fondazione Arnaldo Pomodoro dal titolo Bambini, ultracorpi & altre storie, curata da Flaminio Gualdoni.

Milano Arte Expo
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