Nel maggio del ’93 a Roma arrivano i Deep Purple. Vado al concerto, ma nel momento in cui parte Highway Star e Ian Gillan compare sul palco immerso nel fumo e nella luce verde, io, preso nella calca, svengo. Mi riprendo nei bagni, vomito, e intanto da fuori sento le casse che sparano bordate vertiginose. Ma io sto lì, nel bagno, che vomito. Più o meno allo stesso modo, avanti e indietro nel tempo, mi sono perso tutte le cose migliori, tutti i momenti importanti, la bellezza, lo spasso, e sempre per lo stesso motivo. Ecco, stamattina ho pensato a quello che alla fine sarà l’enunciato fondamentale della mia vita: mentre succedevano le cose, lui stava chiuso in bagno, a vomitare.
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