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“Eppur si muove”: l’IFAB apre alla moviola in campo?

Creato il 11 gennaio 2016 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

La notizia è di questi giorni: il 7 di Gennaio a Londra si è riunito per l'Annual Business meeting l' IFAB ( International Football Association Board) che, come molti già sanno è un organismo indipendente composto dalle quattro "Home Unions" (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord) e 4 membri designati dalla FIFA che ha il potere di discutere, definire ed emendare le regole del calcio.

In questa riunione figurava tra l'altro all'ordine del giorno l'ipotesi di introdurre un supporto video per gli arbitri, attualmente non permesso, se non limitatamente alla tecnologia gol-non-gol (fonte FIGC).

È emersa l'intenzione di dare la luce verde alla sperimentazione di supporti video per gli arbitri (moviola) nel corso del prossimo Annual General Meeting, che avrà luogo a Cardiff dal 4 al 6 Marzo 2016, quando verranno resi noti dal Board i protocolli e le linee guida per la sperimentazione.

Ora, al di là del complesso e forse contorto meccanismo di riunioni e contro-riunioni di un gruppo il cui modo di operare risale agli anni '50 e la fondazione al 19mo secolo, alla fin fine penso si debba accogliere con soddisfazione questa nuova determinazione.

Insomma, eppur si muove, potremmo dire, noi che siamo favorevoli all'introduzione della tecnologia nel calcio, come espresso in altri articoli pubblicati a partire da un paio di anni fa.

Da un ostracismo apparentemente totale da parte di IFAB e non solo, in neanche troppo tempo abbiamo assistito intanto alla introduzione della goal line technology e perché no, pure non trattandosi di rivoluzione copernicana, a quella di piccoli accorgimenti quali la bomboletta per segnare la distanza sui calci di punizione.

Il meccanismo si è dunque messo in moto e sarà difficile fermarlo.

Naturalmente, e maliziosamente, non si può non notare che questa accelerazione coincide con l'uscita di scena di alcuni personaggi: Blatter, che ha governato e dominato il calcio negli ultimi 40 anni e Platini, sempre apertamente e sprezzantemente contrario alla introduzione della tecnologia. A dirla tutta Blatter già almeno un anno addietro, forse sentendo la terra di scappargli ormai sotto i piedi, aveva ufficialmente aperto all'introduzione della tecnologia.

Per una volta però, per quanto questi personaggi non li ami, mi sento di dire che possiamo prenderla per una gradita coincidenza.

In realtà l'IFAB come aristocratica e vetusta fondazione ha i tempi suoi, le rivoluzioni hanno i tempi loro e oggi sembrano essere più maturi ma non così ravvicinati.

Vale la pena di dire che l'attuale pronunciamento favorevole di IFAB dipende dalle risultanze di analisi condotte da due commissioni incaricate, il Football Advisory Panel e il Technical Advisory Panel. Analisi compiute negli ultimi due anni. Si parte da lontano dunque.

E non sarà esattamente raggiunto prestissimo il "Final State" se mai uno ve ne sarà. Come dicevamo prima, i protocolli di sperimentazione e le tempistiche verranno indicati a Marzo e non è per niente banale cercare di capire esattamente cosa si voglia applicare, in quali frangenti di gioco e come, nonché quali eventuali modifiche siano necessarie all'attuale regolamento per permettere tale applicazione.

In alcuni vecchi articoli noi provammo, con l'amico Ottavio Virtuani, a ipotizzare cosa significasse e quali gli scenari, si rivelò un esercizio complesso.

Ad esempio applicare un replay immediato, senza minare la continuità e la fluidità del gioco può rivelarsi esercizio complesso: su quali aspetti del gioco stante l'attuale tecnologia ha senso applicarlo? Chi lo richiede, arbitro o anche le panchine? O è un signore che guarda al video che segnala all'arbitro? O tutte queste cose? Quante volte in partita, sempre o solo un certo numero? Cosa succede se il replay non dirime l'accadimento in valutazione? Chi cura la regia delle immagini e chi le rivede per l'arbitro o se le rivede lui? etc.

Cosa debbono aspettarsi i giocatori in campo? Un Grande fratello che tutto osserva e mentre il gioco prosegue segnala quanto successo (e non visto) in campo al direttore di gara il quale ha facoltà di tornare indietro sulle decisioni, azzerare l'accaduto sino ad allora, far ripartire il gioco da un dato momento e anche comminare sanzioni disciplinari a posteriori?

Insomma ora che si è rotta la barriera del rifiuto viene il difficile. Tra le altre cose l'IFAB sta perciò anche pensando di mettere mano al regolamento, un po' per inserire modifiche funzionali alla introduzione della tecnologia, un po' e per fortuna nell'ottica della semplificazione e linearità delle interpretazioni e quindi del gioco.

Fantasticando ancora, dobbiamo aspettarci prima o poi l'introduzione del tempo effettivo o delle sostituzioni a tempo per ferita o, come pare, delle espulsioni a tempo? Vedremo, l'importante è che non ne venga fuori un enorme pasticcio, per quello mi pare ragionevole si proceda con cautela nell'implementazione.

E da noi in Italia cosa succederà?

Sappiamo per bocca di Tavecchio che l'Italia ha dato la sua disponibilità a fungere da tester e quindi speriamo di essere in prima fila e osservatori privilegiati.

E gli arbitri, che succederà con loro? Per quel che si capisce o si sente dire la base arbitrale sarebbe favorevole all'innovazione, i vertici un po' meno, anche perché, che fine faranno gli assistenti di porta una volta che oltre alla goal line technology vi fosse una moviola immediata, e il quarto uomo? Più precisione nelle decisioni ma meno risorse umane e costi collegati è un'equazione accettabile per loro? Vedremo.

Per noi invece conterebbe il seguente: godere di uno sport in cui le decisioni in campo siano prese in modo sempre più esatto (non perfetto, tanto quello è di un altro mondo) che attragga appassionati competenti e dotati di cultura sportiva. Si fa sgombrando il campo da dietrologie, da sospetti e usando quanto di meglio disponibile in termini di avanzamento e innovazione e, cosa non trascurabile - come avviene in altri sport - spiegando alla gente in tempo reale il perché delle decisioni prese.

E tutto questo non toglierebbe niente a quel posto caldo del nostro cuore nel quale alberga la grande passione per un dato colore, la nostra squadra del cuore. Questo sì che deve rimanere.

Certo anche Ottavio Virtuani e lo staff di Tifoso Bilanciato avrebbero da rivedere come e se portare avanti Moviola Bilanciata, ma questa è tutta un'altra storia.


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