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Ergastolo della patente e omicidio stradale: solita stupidità italiana!

Da Motovita

patente-sospesaIl nuovo codice della strada 2015, che sembra essere quasi pronto per entrare in vigore, prevede varie cose interessanti, fra le quali la possibilità di entrare in tangenziale e autostrada con mezzi a motore di cilindrata superiore ai 120 cc. Attualmente è possibile farlo soltanto con mezzi di almeno 150 cc. Solita anomalia del tutto italiana, infatti in qualsiasi altro paese europeo che ho visitato (Francia, Svizzera, Germania, Austria, Slovenia ecc) non esiste questa limitazione.

Poi la possibilità di levare punti della patente anche ai minorenni che utilizzano mini-automobili e ciclomotori. Mi pare giusto.

Infine abbiamo alcune norme tese a favorire l’utilizzo delle biciclette e dei mezzi a motore a due ruote in città. Niente da ridire neppure in questo caso.

Ma le cose veramente importanti?

Le assurdità cominciano quando si parla di cose più serie, per esempio gli incidenti stradali gravi, con morti e feriti. Proprio dove servirebbe un’azione decisa ed efficace, ecco che casca l’asino…

Purtroppo la situazione è grave e immagino che sia capitato a tutti voi di leggere o sentire di incidenti mortali provocati da persone che guidavano l’automobile sotto l’effetto dell’alcol o di altre sostanze stupefacenti (spero che non abbiate vissuto una situazione di questo genere personalmente). Di solito queste persone escono illese dagli incidenti che loro stesse provocano poiché coinvolgono spesso soggetti più vulnerabili quali pedoni, ciclisti e motociclisti. Ma non è così raro leggere di intere famiglie sterminate da uno di questi incoscienti mentre viaggiavano a bordo della propria automobile.

Si cerca dunque di introdurre il reato di “omicidio stradale” nel codice penale italiano. Peccato che esistano già vari reati di omicidio, solo che quando ad uccidere è un automobilista si opta sempre per la soluzione più leggera e raramente il criminale finisce in carcere. Prima di cominciare con le mie critiche vorrei farvi notare che questo tipo di reato è stato chiesto a gran voce dalle famiglie delle persone uccise sulla strada, famiglie che desiderano giustizia ma che al contrario vedono gli assassini dei loro cari ancora in giro per le strade a bordo delle loro automobili. Tali famiglie hanno tutto il mio supporto morale e il presente articolo è da intendersi in senso generale e non in risposta alle loro richieste.

Dov’è la giustizia?

Ho letto di individui che hanno provocato incidenti mortali viaggiando a velocità doppia rispetto a quella consentita, sotto l’effetto di stupefacenti e addirittura fuggendo senza prestare soccorso. La loro pena? Arresti domiciliari e sospensione della patente per qualche mese! A questo punto mi chiedo cosa si debba fare in Italia per meritarsi il carcere! Se io fossi un criminale credo che ci sguazzerei in una nazione come questa… difficile trovare un posto migliore! Per concludere in bellezza l’automobile che è stata utilizzata per compiere il misfatto viene normalmente restituita al termine delle indagini. Trascorsi pochi mesi, il pericolo pubblico è pronto per provocare nuovi danni…


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