Comunicato Stampa
Misantromorfina: una storia del volersi male.
Sono cinque i protagonisti di questo graphic novel: cinque anime, cinque ragazzi di uno stesso grigio e anonimo quartiere, che non possono vivere
senza farsi del male a vicenda. Nell’incapacità di costruirsi delle relazioni umane preferiscono procurare dolore, a se stessi o a gli altri. Sono figli di bisogni frustrati, di false illusioni e di ridicoli, impossibili sogni di emancipazione. Attenzione però, i pietismi e i moralismi dell’indagine sociologica, o gli stereotipi sulla violenza “facile” non c’entrano nulla in Misantromorfina.Armin Barducci, uno degli autori più prolifici e sorprendenti del fumetto underground, ci racconta la cattiveria e la totale mancanza di fiducia nei confronti del genere umano attraverso l’assurdo e l’improbabile creando una narrazione unica nel suo genere, già a partire dal titolo: la misantropia è uno stupefacente di cui non si può più fare a meno una volta provato. E nel mondo disegnato da Armin Barducci nessuno scampa all’assuefazione. Fivi, che più di tutti gode degli effetti inebrianti procurati dal disgusto verso gli altri, trascorre le sue giornate impallinando i passanti con la sua pistola ad aria compressa e mortificando con un cinismo spietato le illusioni abortite dei suoi amici. Sembra quasi il cattivo della storia. Ma gli altri personaggi sono poi così diversi? Forse Fivi accetta apertamente, e con autocompiacimento, la sua condizione a differenza di chi gli sta attorno. Perché una cosa è certa in questo graphic novel: tutti si fanno del male, senza possibilità di redenzione alcuna. Questo però, non li porta né a essere forti né a essere deboli ma semplicemente dei vinti, dal destino, dalle situazioni che vivono, dalla vita che, alla fine dei conti, è comunque molto, molto più cattiva di loro. L’autore non dà nessun giudizio sui suoi personaggi, li presenta per quello che sono in una narrazione serrata, in una spirale di pessimismo misto a surrealismo che solo una matita capace e esperta come quella di Armin Barducci poteva sostenere.
Confermandosi così come uno dei più bravi e lucidi autori di quel fumetto che ribolle nel sottosuolo e che sempre più spesso risulta essere lo strumento migliore per osservare e rappresentare il buio profondo dei nostri tempi.
Per le 128 pagine del libro è stata scelta una carta avoriata con uno spessore di 150 grammi, per donare una perfetta corposità al bianco e nero utilizzato dall’autore. Il libro sarà presentato in anteprima a Lucca Comics and Games presso lo stand di Eris Edizioni.