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La mia bici mai usata, e prima o poi …….

EROICA

In questi giorni mi è capitato fra le mani un settimanale con uno splendido articolo sulla Eroica. Questo il sito ufficiale : http://www.eroicagaiole.it/
Si tratta di una gara ciclistica alla quale quest’anno parteciperanno 6.000 iscritti.
Tutti gli anni mi ripropongo di partecipare, poi mi dimentico o sono preso da altri impegni.
Del resto è in concomitanza con la settimana delle escursioni della francigena e ….non si può fare tutto.
Qualche settimana fa sono stato in bicicletta in quelle zone dell’Eroica.
Ho visto i cartelli di colore marrone che segnano il percorso nei dintorni del Castello di Brolio.
C’erano schiere di stranieri. Scendevano dai minibus e si fiondavano ad assaggiare il ben noto Chianti.
Ho visitato un piccolo paese vicino, conta circa 200 abitanti, ben quattro ristoranti e nemmeno un bar.
Sembra che l’ultimo bar sia stato trasformato in ristorante perché ai gestori non garantiva un reddito sufficiente.
In uno dei ristoranti chiedo un caffè, poi vedo dei dolci invitanti e…. un dolce ci sta sempre bene.
Volevo riposarmi un po’ dopo un trentina di km di colline in mountain bike e un panino portato da casa e consumato nel parco del paese.
Con il gestore ci mettiamo a parlare della gara “Eroica”.
Mi racconta che un americano viene ogni anno a fare il percorso, si ferma nel piccolo paese e al suo ristorante.
Tutti quelli che “arrivano”, vincono una bottiglia di vino.
L’americano regala la bottiglia al gestore del ristorante, chiaramente vuota.
Su un ripiano ce ne sono molte esposte, sono dei produttori locali di Chianti Classico.
Quella zona è la linea di confine tra il Chianti Classico e il Chianti Gallo Nero.
E…… non può mancare la storia dell’origine dei due nomi….. eccola ! :

“Le origini di questo simbolo si possono ritrovare in una leggenda che narra delle rivalità tra i Comuni di Firenze e Siena, dovute alla contesa per il possesso del territorio chiantigiano, nel periodo medievale. Per porre fine a questa guerriglia interminabile e senza risparmi di sangue, i due comuni decisero di affidare la definizione dei propri confini ad una prova tra due cavalieri, uno con i colori di Firenze ed uno con i colori di Siena. Tale confine sarebbe stato fissato nel punto dove i due cavalieri si fossero incontrati partendo all’alba dalle rispettive città, al canto del gallo. I senesi allevarono e rimpinzarono di cibo il loro gallo bianco, convinti che all’alba questo avrebbe cantato più forte, mentre i fiorentini scelsero un gallo nero che lasciarono quasi completamente a digiuno. Il giorno fatidico, il gallo nero fiorentino, morso dalla fame, spalancò l’ugula e cominciò a cantare prima ancora che il sole fosse sorto, mentre quello bianco, senese, era ancora gonfio di cibo.
Il cavaliere fiorentino, svegliato di buon ora dal suo gallo, si mise subito al galoppo, percorrendo così più strada del suo rivale: quasi tutto il territorio del Chianti fu quindi annesso alla Repubblica gigliata. Leggenda o meno, la Lega del Chianti, autentica alleanza militare, creata dalla repubblica fiorentina, per unire le popolazioni dei villaggi chiantigiani in difesa delle loro terre, il cui primo statuto risale al 1384, scelse come emblema il Gallo Nero in campo oro.”

Il ristorante a gestione familiare è carino, una terrazza panoramica si affaccia sulla vallata completamente coperta da vigneti.
Intorno ci sono alcune damigiane di vetro non rivestite, sono state riempite di tappi di sughero delle bottiglie di vino. Sono luoghi “molto pittoreschi” come avrebbe detto Montesano nell’imitazione di una gentildonna inglese, ma….. sono i nostri luoghi.
Tra pochi giorni ci sarà ancora una volta una “Eroica”.
Ho tutto il necessario per gareggiare.
Ci vuole una bici “vintage”, ce l’ho ! E’ quella nella foto.
Si tratta di una Fanini degli anni ’60 con il cambio originale “Campagnolo”.
Comprata usata e mai usata davvero.
Prima degli Shimano noi italiani eravamo apprezzati costruttori di biciclette, con la Bianchi e altre marche famose.
Ci sono rimasti i ricordi e certe gare per farci ricordare.
Il prossimo anno voglio gareggiare anche io, o magari organizzare una gara dalle mie parti, perché il vino buono ce l’abbiamo anche noi, le colline non mancano e se viene gente una bottiglia piena di vino buono si guarda di dargliela ! Non sarà il famoso Gallo Nero, ma sempre buon vino è.


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