Esclusiva, Cassano-Inter si puo’, ecco i motivi

Antonio Cassano puo’ considerarsi un giocatore libero, infatti a breve dovrebbe esserci l’ufficialita’ della rescissione del contratto con il Parma, squadra in cui era approdato una stagione e mezza fa, dopo che l’ex tecnico dell’Inter, Walter Mazzarri ne avrebbe chiesto la cessione al momento del suo arrivo a Milano. Fantantonio da sempre tifoso interista ora potrebbe essere libero di trovare la sua destinazione, e l’ipotesi Inter non e’ da scartare affato. Infatti il barese a Milano sponda nerazzurra ha lasciato comunque un buon ricordo comportandosi anche bene tranne un episodio rientrato dopo pochi giorni. Con la maglia della squadra del suo cuore, ha collezionato 39 presenze fornendo, 15 assist e segnado 9 gol, tra le varie competizioni. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce che luia avrebbe voluto la Juventus, cosa molto difficile dopo che l’ex Sampdoria ha piu’ volte detto che ha rifiutato i bianconeri piu’ volte, e visto la sua passione per i colori della beneamata sarebbe difficile che i tifosi lo accetterebbero ben volentieri. Secondo le nostre indiscrezioni raccolte, la possibilta’ di rivedere Fantantonio in maglia nerazzurra non e’ poi cosi difficile, perche’ la possibile partenza di Osvaldo e le condizioni di Palacio non perfette dovrebbero comunque portare la societa’ meneghina a tornare sul mercato, e la possibilita’ di riavere Cassano potrebbe essere troppa ghiotta per non poterla cogliere al volo. Altro motivo che gioca a favore del ritorno a Milano del numero 99 dei ducali e’ la necessita’ d’avere alla causa di Roberto Mancini giocatori pronti per l’impresa di raggiungere la Champions League, e terzo motivo da non sottavalutare e che la classe del barese sarebbe l’ideale non progetto tattico del Mancio, che chiede possesso palla ed inventiva nei quattro giocatori offensivi, caratteristiche che l’ex Milan possiede, e soprattuto potrebbe essere anche un arma in piu’ per i goleador come Palacio ed Icardi grazie ai suoi assist. Cassano-Inter, il ritorno non e’ un’utopia