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Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazione

Creato il 04 marzo 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Alessandro Ambrosini
Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazioneSono le 20.00 del 2 Gennaio, quando su tutte le agenzie rimbalza la notizia dell’ennesimo gambizzato a Roma
Un mantra che si ripete troppe volte ormai, che rimane quasi un aggiornare numeri che iniziano a diventare statistiche senza volti e senza anima. 
E’ Francesco Bianco a cadere sotto i colpi di pistola. Non morirà, ma vedrà la sua rotula esplodere e il suo braccio essere perforato da un proiettile calibro 9. 
 Non un nome a caso Francesco Bianco, l’ex Nar, l’impiegato Atac portato sotto i riflettori per una Parentopoli che non si riesce a capire dove inizia e dove finisce. 
Un uomo che ha pagato tutti i conti con la giustizia, otto anni di carcere, quando ancora era un ragazzo e gli anni ’70 s’inghiottiva ogni gioventù, con i propri errori e con le proprie tragedie. 
 Poi una vita senza macchia, una vita fatta di lavoro, famiglia e associazionismo legato all’ambiente della destra romana. 
 Sono i Carabinieri di Frascati a svolgere le indagini e il 12 Gennaio scatta l’ordinanza di arresto per Carlo Giannotta, un personaggio che gestisce da anni la sezione di Acca Larentia, il luogo che il 7 gennaio del 1978 vide morire tre militanti missini tra un agguato delle Brigate Rosse e gli scontri successivi con i carabinieri. 
Siamo nel 2012 e l’accusa viene formalizzata dopo aver analizzato intercettazioni e celle telefoniche. Gli inquirenti sanno che non è il solo e che non è stato lui a sparare. Ma la pista è quella. La pista è nell’ambito personale e politico.
 Mentre scriviamo Carlo Giannotta è stato scarcerato ed è agli arresti domiciliari. 
Oggi dopo due mesi Francesco Bianco rilascia questa intervista. Prima e unica voce di chi, in questa stagione di sangue nella capitale, può raccontare la sua esperienza da sopravvissuto. Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazioneLa Procura della Repubblica di Tivoli e i carabinieri di Frascati sono convinti che la sua gambizzazione nasca da uno screzio nato sulle pagine di Facebook con chi gestiva la sezione di Acca Larentia. Lei che spiegazione si dà? 
Io tuttora non riesco a dare una spiegazione logica a tutta questa storia, anche se mi passa davanti agli occhi e mi travolge. C’è un’inchiesta in corso, come sapete, per la quale ho già spiegato che non so proprio nulla. Mi rifiuto di pensare che qualcuno possa aver fatto – come sostiene la magistratura – una cosa del genere solo perché posso aver discusso, attraverso internet, su come gestire o no una sezione politica. 
  Sarà d’accordo però che non è normale quello che le è successo. 
Ma a Francesco Bianco non è successa una cosa normale. Forse per chi fa informazione, è normale, ma non per me. Per me la normalità è quello che faccio da vent’anni: lavorare, stare con la famiglia, frequentare posti tranquilli, non commettere reati. Non vado neanche alle manifestazioni e non sono iscritto a nessun partito o movimento. Seguo solo la mia associazione di volontariato “ Nessuno resti indietro” che serve per dare un supporto ai camerati che nel corso degli anni si sono ritrovati soli e senza niente.
  Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazioneAndiamo al momento dell’agguato. Che cosa ha provato quando ha visto la pistola puntata contro di lei. Se lo poteva aspettare?
La prima sensazione è stata di sorpresa. C’è quella frazione di secondo in cui dici: “Che vuole questo da me? Io sto a posto con la coscienza, perché accanto a me c’è uno che tira fuori un’arma?” Poi è subentrato l’istinto che mi ha detto di scappare. 
A un certo punto però sono caduto e questa persona, che era molto più veloce di me e molto più agile, mi è arrivata sopra. Ha cominciato a sparare. Il primo colpo mi è arrivato al ginocchio. 
La sensazione era come se stesse sparando a un’altra persona. 
Continuavo a ripetermi: “Ma io che cazzo c’entro? Perché questo mi sta sparando?” Uno stupore al quale poi è subentrato il dolore dovuto al colpo alla rotula da brevissima distanza, penso neanche 50 centimetri. Poi rimani sempre più sbigottito, perché a quel punto subentra la paura, dici: “Adesso muoio”, perché non è che pensi che ti ha preso al ginocchio e quindi non sei in pericolo di vita… in quel momento pensi che magari il colpo successivo ti possa arrivare in testa, al petto… così è stato in quegli attimi. 
L’arma non gli andava a ripetizione, avevo la sensazione che gli s’inceppava e ogni tanto gli partiva un colpo che andava a segno, quindi mi ha colpito anche un braccio… 
Ha avuto l’impressione che volesse ucciderla? 
 Alla fine ho pensavo che mi volesse sparare in petto. Io stavo seduto per terra, guardandolo negli occhi – era l’unica parte che vedevo - e ho avuto la sensazione che il prossimo colpo che avesse messo in canna lo volesse sparare al petto. Lo vedevo eccitato, penso per l’odore della polvere da sparo, del sangue… tutto questo insieme, mi ha dato l’impressione che non avesse più la lucidità iniziale, di chi aveva deciso una cosa e la stava facendo. Ho avuto un flash come a dire: “Adesso mi sta arrivando quello mortale”, gliel’avevo letto in faccia.
 Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazioneSi sente un sopravvissuto? 
Si. È stata un’esperienza bruttissima, chiaramente, non mi era mai accaduto. Un conto è che ti passano accanto, ti sparano e scappano via, come magari si legge sui giornali. Qui invece c’è stato l’inseguimento, la caduta, lui che mi arriva davanti e perde un sacco di tempo per spararmi, quasi non gliene fregasse niente di tutto quello che poteva succedere 
Dopo un po’ gli ho detto “Basta, falla finita! Che altro vuoi?” e in quel momento l’ho visto che si è girato e se n’è andato. Mi hanno detto che è salito su uno scooter, ma io sinceramente non l’ho visto. 
C’è qualche giornalista che l’ha cercata per delle interviste? 
Si, mi hanno cercato giornalisti di Repubblica, de Il Messaggero, del Corriere della Sera, mi son sempre rifiutato per evitare di essere strumentalizzato. 
Nell’ultimo anno, la destra è stata attraversata da alcuni episodi di sangue come la gambizzazione di Antonini o l’uccisione di Calore. Si sono formulate delle ipotesi. Secondo lei c’e un collegamento tra questi fatti? Perché questo mondo è ancora così permeabile alla violenza? 
Questo è uno sport che riesce sempre bene alla magistratura, ai carabinieri e, chiaramente, a una certa stampa. Ci sono stati, secondo me, episodi a se stanti, tutti in un preciso periodo ma io non ci ho mai visto un disegno e nessuna relazione. Calore non l’ho mai conosciuto, non so nemmeno com’era fatto fisicamente. Il fatto che qualcuno si sia permesso di mettere subito in relazione questi avvenimenti con me è assurdo: che c’entra Calore 
Di tutte le cose che ha letto sui giornali sul suo conto, quale le ha fatto più male? 
Quella che mi ha fatto più male, -e torno indietro di un anno- è Parentopoli. Nonostante io non “commetta reati” da oltre 20 anni (a tanto risale l’ultimo mio reato documentabile al casellario giudiziario), mi sono ritrovato all’interno di una gogna mediatica non indifferente. E mi ha fatto male, non tanto a me –io ho le spalle forti dopo tutti questi anni dove ho fatto anche la galera- quanto alla mia famiglia che è stata ingiustamente esposta a tutto questo, soprattutto i miei ragazzi . Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazione

Bianco a Roma e Azzolini a Milano, due storie di piombo. E ‘ un passato che non passa? Se io non fossi stato un lavoratore dell’Atac, molto probabilmente, del sottoscritto, non gliene fregava niente a nessuno, come sta accadendo ad Azzolini a Milano, cui do la mia solidarietà. 
E’ tempo di cercare una vera riappacificazione che vada oltre alla strumentalizzazione da parte dei politicanti. Devono andare contro Pisapia? Allora attaccano Azzolini e il suo passato. 
Devono andare contro Alemanno? allora ecco un impiegato dell’Atac e per giunta fascista. Ma se io fossi stato uno che lavorava da “pizzi cannella” e avessi venduto ferri vecchi? sono sicuro che loro non avrebbero saputo cosa farsene mediaticamente di uno come me. 
  Quando è stato assunto all’Atac? 
Ottobre 2008 per chiamata diretta. Divenne uno scandalo nazionale quando invece, qualcuno dimentica, che esiste una legge per l’inserimento nei posti di lavoro per gli ex detenuti. Tutte le amministrazioni di sinistra hanno dato e danno lavoro a chiunque, quando tocca a me allora devo avere un trattamento simile? Basta con questa ipocrisia. Le amministrazioni vanno attaccate per come amministrano, non speculando sulle vicende umane di chi ha già pagato il suo debito con la giustizia. 
  Che peso ha avuto l’informazione nella sua vicenda? 
In certa stampa non esistono più l’etica,deontologia e professionalità. 
Gli spari veri me li hanno tirati certi giornalisti, hanno sparato alle gambe a me e alla mia famiglia. Le persone per strada mi chiedono: scusa Francesco ma quanta gente hai ucciso? Quanta droga hai venduto? E mi ritrovo a rispondere “guarda ho solo scritto due cazzate su Facebook. Io posso aver scritto una battuta di cattivo gusto, ma è veramente una battuta che rimane nello spirito romano, che può essere fraintesa certo, ma che non era mirata ad offendere qualcuno. 
Provate a sentire i carabinieri o la Digos e vi diranno “Bianco non fa niente da 20 anni, quello che fa è alla luce del sole”, mai come adesso la mia vita può essere scrutata, analizzata, monitorata. 
Esclusiva Notte Criminale: Io sopravvissuto, Francesco Bianco e una storia tra l'estrema destra, Parentopoli e una strana gambizzazione

Qual è il peccato originale di Francesco Bianco? Non credo ci sia. Il mio peccato originale è forse quello di essere venuto alla ribalta adesso con questo sindaco. E’ per questo che quasi passavo da vittima a carnefice.  E’ degno di un Paese civile doversi difendere sempre? Avere sempre l’indice puntato contro?

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