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Esperimenti di controllo mentale su soggetti inconsapevoli, i culti coinvolti, la cover story delle “false memorie” e l’insabbiamento mediatico delle atrocità stile nazista

Creato il 22 marzo 2012 da Tnepd

LE CONNESSIONI CIA AI CULTI CHE PRATICAVANO IL CONTROLLO MENTALE

In poche ore, altri 27 membri del Sovrano Ordine del Tempio Solare sono stati trovati morti negli chalet a Granges, in Svizzera e a Morin Heights, in Quebec. Il Times di Londra riferisce che Luc Jouret, Gran Maestro del Tempio”, ha sposato una religione ibrida che doveva i natali al romanzo di Umberto Eco, “Il Pendolo di Foucault” piuttosto che a qualsiasi testo sacro. I suoi seguaci si definivano i ‘cavalieri di Cristo’. I codici dei Cavalieri Templari, il simbolismo rosa-croce dell’Ordine medievale dei Rosacroce, l’occultismo nazista e il misticismo new age vennero miscelati in un calderone che sembrava esser stato studiato più per fregare soldi ai suoi discepoli piuttosto che a salvarne le anime “.


Esperimenti di controllo mentale su soggetti inconsapevoli, i culti coinvolti, la cover story delle “false memorie” e l’insabbiamento mediatico delle atrocità stile nazista
Jouret, nato nel Congo belga nel 1947, durante la giovinezza era conosciuto come un mistico con tendenze comuniste, le sue tendenze politiche a quanto pare però, variarono notevolmente. Viene infatti successivamente collegato ad un gruppetto di neo-nazisti responsabili di una serie di attentati in Canada. Disse agli amici che una volta servì in una unità di paracadutisti belga.

Il giornalista franco-canadese Pierre Tourangeau studiò la setta per due anni. Pochi giorni dopo l’omicidio di massa, riferì che la setta venne finanziata dai proventi del traffico di armi in Europa e Sud America. Contemporaneamente, Radio Canada annunciò che i templari di Jouret guadagnarono centinaia di milioni di dollari con il riciclaggio dei profitti attraverso la famosa Bank of Credit and Commerce International (BCCI), chiusa dalle autorità di tutto il mondo nel 1991. La Presse di Montreal osservò: “ogni nuova informazione addensa solo il mistero” – ma la combinazione di contrabbando internazionale di armi e della BCCI presentò un quadro abbastanza familiare di sedizione CIA. Il Manhattan D.A. che chiuse la filiale americana annunciò che 16 testimoni erano morti nel corso dell’indagine sui coinvolgimenti della banca nelle operazioni segrete della CIA, nel contrabbando di armi in Iraq, nel riciclaggio di denaro e nella prostituzione minorile.

Un normale tavolo da caffè si incrinerebbe sotto l’enome peso del Libro dei Morti della BCCI. I giornalisti Danny Cassalaro e Vince Foster compaiono in esso. Le connessioni del culto alla BCCI (riportate in Europa, ma filtrate nei resoconti dei giornali americani) alimentarono le speculazioni dei giornalisti canadesi sul fatto che le morti avvennero, per nascondere il traffico d’armi e il riciclaggio di denaro.

Gli stretti rapporti tra coloro che gestiscono la sicurezza nazionale ed i vari culti non iniziarono a Cheiry, in Svizzera. L’ordine del Tempio Solare di Jouret, era l’ultima incarnazione delle operazioni di controllo mentale organizzate e supervisionate dalla cia e dall’agenzia di sicurezza nazionale.

In un certo senso, stiamo affrontando lo stesso dilemma etico e morale, che dovettero superare gli scienziati che lavorarono al Progetto Manhattan. Quelli di noi, che lavorano in questo campo, vedono che potenzialmente potrebbe essere sviluppato un sistema per controllare totalmente lo stato delle emozioni umane. – Dr. Wayne Evans, US Army Institute of Environmental Medicine, 1978

Gli scienziati nelle confraternite create dalla Cia conducevano spesso 2 vite diverse. Molti di loro sono rispettabili, ma se venisse a galla la verità verrebbero sommersi dalle critiche del pubblico.

Martin T. Orne, per esempio, un anziano ricercatore della CIA / Marina militare, lavora presso i University of Pennsylvania’s Experimental Psychiatry Laboratory. E’ anche un membro originale del consiglio consultivo del False Memory Syndrome Foundation, una cricca ben-disegnata di psichiatri, molti dei quali con una formazione nella sperimentazione del controllo mentale nelle sue infinite forme. La Fondazione si dedicò a negare l’esistenza di culti che applicavano il controllo mentale e l’abuso di minori. Il suo scopo principale è quello di castigare i sopravvissuti e i terapisti che avrebbero prodotto prove sugli abusi rituali.

Respingendo le accuse sugli abusi rituali e indicando che si trattava di isteria o falsi ricordi, una strategia di difesa comune, si sono messi in pace molti genitori di bambini in età prescolare. Tuttavia solo in una piccola percentuale vi è la possibilità che il bambino sia stato indotto a pensare di essere una vittima rituale.

La CIA e le sue organizzazioni di copertura però ebbero tutti gli interessi ad insabbiare le vicende del culto, in quanto i programmi di controllo mentale Cia e molti culti si fondono indissolubilmente. La propaganda mediatica delle “false accuse” viene portata avanti da agenti corrotti come il dottor Orne e dalla False Memory Syndrome Foundation per nascondere i crimini dell’Agenzia.

Le incursioni nel mondo della programmazione ipnotica vennero finanziate nel 1960 dallo Human Ecology Fund, una copertura della CIA presso la Cornell University che collaborò a molti dei formativi esperimenti sul controllo mentale, condotti negli Stati Uniti e all’estero, tra cui il raccapricciante lavaggio del cervello e gli esperimenti sul controllo mentale da remoto del dottor Ewen Cameron al Montreal Allen Memorial Institute. Gli psichiatri della cia si specializzarono negli elettroshock, lobotomie, ipnosi, privazione del sonno e controllo radio del cervello, tra le centinaia di sotto-progetti.

I voluminosi file di John Marks a Washington, DC (139 scatoloni per l’esattezza, ottenuti grazie al FOIA, due quinti dei quali documentano l’interesse della CIA per l’occulto) comprendono una relazione dell’Agenzia nella quale figurano una concessione di $ 30.000 ad Orne da parte della Human Ecology e un altra, sempre di 30.000 dollari da parte del Boston Scientific Engineering Institute (SEI) – un altra copertura per i finanziamenti della CIA, fondato da Edwin Land della Polaroid Corporation. Questo è stato l’anno in cui l’ufficio di Ricerca e Sviluppo della CIA (ORD) cominciò uno studio sulla parapsicologia e sull’occulto. L’indagine, denominata Progetto OFTEN CHICKWIT, diede luogo alla creazione di un “laboratorio sociale” formato dagli scienziati del SEI presso la University of South Carolina – una classe appunto che studiava stregoneria, demonologia e voodoo.

Il dottor Orne, con i finanziamenti del SEI, lavorò sul controllo mentale, alla University of Pennsylvania, nel 1960. Non pubblcizzò il suo ruolo di psichiatra della CIA. Lo negò, molto plausibilmente. In una lettera al dottor Orne, Marks ricordò lui, che avrebbe dovuto negare una sua partecipazione ad un sotto esperimento compartecipato. Orne in seguito ritrattò, ammettendo che fu a conoscenza della vera fonte del finanziamento per tutto il tempo.

Tra gli psichiatri della confraternità della CIA, Orne si colloca tra i più venerabili. Una volta si vantò con Marks di venir regolarmente informato su tutti gli esperimenti significativi di modifica del comportamento messi in atto dall’Agenzia: “Si sarebbero rivolti a lui,” riflette Martin Cannon in The Controllers, che collega le abduction alle ricerche militari segrete velate da ricordi di rapimenti “alieni”, “solo se avesse avuto autorizzazioni di sicurezza di alto livello e avesse lavorato con i servizi segreti”

Per arrotondare lo stipendio ricevuto dalla CIA, l’influente Dr. Orne fu il donatario di sovvenzioni da parte dell’Office of Naval Research e dall’Air Force Office of Scientific Research. “Mi piacerebbe sentire,” afferma Cameron, “quale innocente motivazione presenterebbe l’Air Force  per giustificare il suo interesse nei confronti dell’amnesia post-ipnotica”.

Secondo i dati dell’esercito, l’università della Pennsylvania, fu un alveare dove vennero condotti esperimenti segreti nel periodo della guerra in Vietnam. Il Pentagono e la CIA – sotto gli auspici di Steve Aldrich dell’ORD, un profondo conoscitore dell’occultismo e della parapsicologia – l’Agenzia garantì lui importanti fondi per la ricerca per studiare gli effetti di 16 nuovi agenti biochimici negli esseri umani, incluse sostanze che inducono soffocamento , vesciche e vomito oltre che a tossine, veleni e gas chimici inabilitanti. Le ricerche vennero bruscamente interrotte nel 1972, quando il laboratorio medico del carcere venne raso al suolo da un incendio.

Testimoniando prima del 1977 il Church Committee provò che la CIA abbandonò, a partire dal 1963, lo squallore scientifico del suo progetto sul controllo mentale, nome in codice MKULTRA, temendo che gli esperimenti e le organizzazioni venissero esposte a livello pubblico. La conferma arriva nel 1980 quando Joseph Holsinger, un assistente del membro del congresso, Leo Ryan (quest’ultimo assassinato da uno squadrone della morte a Jonestown) espose la formazione di eccentrici culti religiosi all’interno della CIA. Holsinger denunciò il tutto ad un convegno di psicologi a San Francisco che trattava delle “Implicazioni psicosociali del fenomeno Jonestown”. Holsinger sostenne che la Cia supportò e finanziò Jones in modo che conducesse esperimenti medici e sul controllo mentale al Peoples Temple. L’ex assistente citò un saggio che avrebbe ricevuto per posta, “La colonia penale”, scritto da uno psicologo di Berkeley. L’autore sottolineò: Piuttosto che chiudere definitivamente il progetto MKULTRA, la CIA ha spostato i suoi programmi dalle istituzioni pubbliche ai gruppi di culto privato, tra cui il Peoples Temple.

L’eminenza grigia di Jonestown fu il Dr. Lawrence Layton Laird della University of California a Berkeley, già chimico per il Progetto Manhattan e capo della Army’s chemical warfare research division nei primi anni 50. (Larry Layton, suo figlio, guidò la squadra della morte che assassinò il deputato Leo Ryan, giunto in Guyana per indagare sul culto.) Michael Meier, autore di Was Jonestown a CIA Medical Experiment?, ha raccolto informazioni sul Peoples Temple per sei anni, concludendo:

“L’esperimento Jonestown è stato concepito dal Dr. Layton, composto dal Dr. Layton e finanziato dal Dr. Layton. Jim Jones e Layton si possono considerare i padri del progetto “

Anche se fu essenziale tenere un profilo basso, il dottor Layton mantennne i contatti e persino il controllo dell’esperimento attraverso sua moglie e i suoi figli. “Il culto afro-americano ebbe come suo nucleo interno un concilio caucasico, composto dalla famiglia del dottor Layton e dai suoi parenti.”

La stampa era cieca di fronte alle evidenti connesioni con la CIA, ma i sopravvissuti del massacro in Guyana sostennero che Jim Jones era “un dipendente, un funzionario o un agente della Central Intelligence Agency” dal 1963 – l’anno in cui l’Agenzia imbastì la copertura dei culti per nascondere le attività sul controllo mentale (MKULTRA) – fino al 1978. Nell’ottobre dell’81 i sopravvissuti di Jonestown presentarono una quererla da 63.000.000 di dollari contro il segretario di Stato Cyrus Vance e Stansfield Turner, ex direttore della CIA, che è attualmente docente presso l’Università del Maryland e direttore della Monsanto Corporation. La causa, depositata alla US District Court di San Francisco, accusò Turner di cospirare con degli agenti della CIA per “rafforzare i poteri economici e politici di James Warren Jones,” e per condurre “sperimentazioni sul controllo mentale tramite l’uso di droghe” al Peoples Temple.

La causa venne respinta quattro mesi più tardi per “mancata tempestività nella prosecuzione delle indagini”. Tutte le richieste per un ricorso sono state negate.

Non c’è da stupirsi, quindi, che Ted Goertzel, direttore del Forum for Policy Research presso la Rutgers, che mantiene una simbiosi con la CIA nonostante l’esposizione mediatica, scriva che le vittime più sensibili alla “criptomnesia” (sinonimo di falsi ricordi) credono ” nelle cospirazioni, tra cui nell’assassinio di JFK, le cospirazioni sull’AIDS e gli Ufo. “Il problema, Goertzel dice,” può avere le sue origini nella prima infanzia “, ed è accompagnato da” sentimenti di ansia che rendono l’individuo maggiormente predisposto a creare falsi ricordi di informazioni stipate nella memoria inconscia. ”

Come nel caso di Jonestown, il Symbionese Liberation Army fu una creazione del controllo mentale scatenata dall’Agenzia. Il defunto politico ricercatore Mae Brussell, scrisse nel 1974 che il rabbioso gruppo di guerriglia è “composto prevalentemente da agenti della Cia e da informatori della polizia.” Questo disgustoso gruppo fu, insiste Brussell, “l’estensione dei progetti di sperimentazione psicologica, collegati allo Stanford Research Institute di Menlo Park. “(Ha continuato a lamentarsi che molti degli attuali ‘omicidi insensati e dei”massacri” vengono commessi da individui ospedalizzati in strutture militari, ospedali psichiatrici o negli ospedali delle carcere, dove le loro menti sono state letteralmente prese in consegna per creare terrore nella comunità.”)

Le prove che correlavano la Cia alla creazione e alla gestione dello SLA erano evidenti. I funzionari della SLA vennero addestrati da Colston Westbrook, nativo della Pennsylvania. Westbrook fu un veterano del Programma omicida della CIA PHOENIX nel Vietnam del Sud, dove allenò terroristi e squadroni della morte. Nel 1969 trovò un lavoro come amministratore degli Architetti e degli Ingegneri del Pacifico, una proprietà della CIA nel sud della California. Tre elementi della fanteria di Westbrook, Emily e William Harris e Angela Atwood (un ex informatore dell’intelligence), furono studenti al Collegio degli Affari Esteri, una copertura della CIA presso l’Università dell’Indiana. Anche il simbolo del SLA, un cobra a sette teste, venne adottato dall’OSS (una agenzia di intelligence USA in tempo di guerra) e dalla CIA per designare i precetti del lavaggio del cervello.

Quando il fumo si diradò dal quartier generale dello SLA a Los Angeles, il dottor Martin Orne venne chiamato per esaminare Patricia Hearst in preparazione al processo. Il governo sostenne che partecipò volontariamente all’ondata di violenza provocata dallo SLA. La conclusione di Orne fu scontata – si schierò con il governo. La sua opinione venne condivisa da altri due psichiatri chiamati a valutare lo stato d’animo della signora Hearst, Robert Jay Lifton e Louis Jolyon West. Il Dr. Lifton fu uno dei co-fondatore del Fondo Human Ecology sopra citato. Il contraente della CIA che fece piovere denaro sulle ricerce di Orne nel 1960. Il Dr. West è uno dei maggiori specialisti della Cia sul controllo mentale, ed è attualmente direttore dell’Istituto Neuropsichiatrico dell’UCLA. Fu West a portare una ventina di psichiatri di estrema destra, esperti di controllo mentale, nel campus dell’UCLA.

I dottori Orne, Lifton e West decisero all’unanimità che Patty Hearst venne “costretta in maniera persuasiva” a partecipare al SLA. Venne sottoposta al lavaggio del cervello. Venne isolata, privata dei sensi, violentata, umiliata e indottrinata politicamente, con una mutazione surreale di un marxismo da Terzo Mondo. Alla signora Hearst venne cosenstito solo di avere della compagnia umana, quando mostrò i primi segni di sottomissione. Orne e i suoi colleghi assicurarono che l’attenzione venne rivolta strettamente alle indagini psicologiche, portando convenientemente la giuria a non considerare la loro collusione con la CIA.

Un altro psichiatra di nome Orne, chiamato a testimoniare al processo di “Tania” emerse nel 1991 nel consiglio di amministrazione della Fondazione False Memory Syndrome. (Il consiglio di amministrazione della FMSF è quasi esclusivamente composto di ex agente della CIA e da medici militari che attualmente lavorano in importanti università. Nessuno di loro aveva esperienza negli abusi rituali. – Il loro interesse comune è la modificazione del comportamento. La Dr. Margaret Singer, studiò i prigionieri rimpatriati della guerra di Corea presso il Walter Reed Army Institute of Research in Maryland (1952-1958).

La Singer apparve nel 1982 sulla copertina del libro Raven – il nome in codice della CIA per Jim Jones – scritto da due giornalisti del San Francisco Examiner Tim Reiterman e John Jacobs, un resoconto molto approfondito sul Peoples Temple e sul coinvolgimento della CIA. Il co-autore John Jacobs fu presumibilmente una delle maggiori autorità del paese sul controllo mentale CIA, un soggetto che ha studiato a lungo per una serie di pubblicazioni sul Washington Post. Reiterman fu il giornalista dell’Examiner incaricato del caso di Patricia Hearst. Eppure entrambi gli scrittori sono riusciti ad omettere le evidenti connessioni con l’intelligence. La Dr.sa Singer elogiò il libro come “la psicostoria definitiva di Jim Jones.” “l’essenza dei processi psicologici e sociali che Jim Jones, il manipolatore definitivo, ha messo in moto.” I veri “manipolatori”, erano naturalmente, gli operativi della CIA e la mossa di disinformazione pubblica lodata dalla dottoressa Singer è stata, secondo Meiers, in sintonia con “un concentrato tentativo di sopprimere le informazioni, soffocare le indagini, censurare le notizie e manipolare l’informazione pubblica”.

La CIA e il Pentagono organizzarono e influenzarono tranquillamente una lunga serie di culti, che servirono da copertura per le attività di controllo mentale, tra essi possiamo citare:

La Riverside Lodge dell’Ordo Templi Orientis:

Conosciuta anche come la Loggia Solare dell’OTO, seguì gli insegnamenti del “messia” Aleister Crowley, il quale ricevette delle istruzioni dalle sue divinità per formare un ordine religioso. Crowley, sommo sacerdote dell’OTO e agente dell’intelligence britannica, diede a Winifred T. Smith una carta per aprire una loggia OTO in Pasadena. Il sommo sacerdote della loggia era Jack Parsons, un esperto di razzi e fondatore del California Institute of Technology. Parsons, contribuì alla progettazione del Pentagono. Venne ucciso in una esplosione di laboratorio ancora inspiegabile. C’è un cratere sulla Luna che porta il suo nome.

La loggia solare dell’OTO a San Bernardino venne presieduta da Georgina “Jean” Brayton, la figlia di un ufficiale graduato dell’Air Force nel 1960. Il culto sottoscrisse una visione cupa e apocalittica del mondo e come Charles Manson i cultisti credevano che le guerre razziali avrebbero accellerato il cataclisma finale. Nell’Underground faustiano di Los Angeles, la loggia viene ricordata per la sua indulgenza nelle pratiche di sadomasochismo, di spaccio di droga, del consumo di sangue, di pedofilia e di omicidio.

Candace Reos, ex membra della Loggia, fu deposto dalla polizia di Riverside nel 1969. Reos disse che Brayton controllava la mente di tutti i membri della setta. Ad una povera anima, disse, venne ordinato di frenare i propri impulsi sessuali, tagliandosi le vene dei polsi ogni volta che si eccitava. La signora Reoss disse alla polizia, secondo il rapporto, che quando rimase incinta, Georgina si adirò e le disse che avrebbe dovuto auto condizionarsi ad odiare il figlio. La Reos disse alla polizia che i bambini dei 43  membri adulti della setta venivano divisi dai genitori per ricevere una “formazione” nella quale si assumevano spesso toni molto forti.”

“Gli insegnanti, ha aggiunto. “Lasciavamo lividi”.

Se così ordinato, il cultista adulto avrebbe picchiato il proprio figlio.

Secondo il rapporto di uno sceriffo della contea di Riverside, un bambino di sei anni, bruciò la “scuola” del gruppo. Il ragazzo venne punito con due mesi di isolamento in un container nel deserto, dove la temperatura media arrivava a 43 gradi. Il ragazzo venne incatenato ad una piastra metallica.

Quando la polizia lo liberò, rimasero nauseati dal fetore soffocante degli escrementi. Il bambino morì soffocato con delle mosche che li ronzavano attorno e sulla tinozza che usava come wc.

Il Bhagwan Shree Rajneesh Movement:

Nel 1985 il Portland Oregonian ha pubblicato una serie in 36 parti che collega il culto al traffico di oppio, alla prostituzione, al riciclaggio di denaro, agli incendi dolosi, allo schiavismo, all’avvelenamento di massa, a delle intercettazioni illegali, allo stoccaggio di armi da fuoco e di armi biochimiche da guerra. L’anno di indagini dell’Oregonian rivelò i legami del culto con dei mercenari addestrati dalla CIA ad El Salvador e in Estremo Oriente. Sul fronte interno, la forza di polizia segreta di Rajneesh lavorà con gli operativi dell’Agenzia.

I Finders:

Il 7 febbraio 1987 gli agenti doganali sgominarono un traffico di pornografia minorile a Tallahasee, in Florida. Otto indagati e sei bambini vennero presi in custodia. I bambini, secondo una nota del Dipartimento delle dogane, si comportavano “come animali in un parco pubblico” e “non erano a conoscenza della funzione e dello scopo di telefoni, televisori e servizi igienici.”

I bambini dissero alla polizia che erano costretti a vivere all’aperto e veniva dato loro cibo solo come forma di ricompensa. Per quanto riguarda gli adulti la polizia stilò un rapporto in cui vengono descritte sanguinose orge dove venivano coinvolti i bambini, oltre ad un omicidio che doveva essere ancora risolto.”

Gli agenti scoprirono dentro l’abitazione dei membri del culto una sala computer dove venivano registrati i bonifici bancari “high-tech”, dove venivano stipiati degli esplosivi e una serie di istruzioni per i membri del culto. Un album fotografico trovato nella casa era caratterizzato da scatti fotografici rappresentanti teste di caproni o capre sventrate. Oltre a tutto ciò il rapporto della polizia descrive anche immagini di “adulti e bambini vestiti di lenzuola bianche mentre partecipano ad un rituale di sangue.”

Venne ritrovato un passaporto americano. Gli agenti che stavano indagando contattarono il Dipartimento di Stato e vennero invitati a “terminare ulteriori indagini.”

Investigarono comunque, riportando che “la CIA ammise di possedere la Finders [...] utilizzandola come copertura per un centro di formazione nazionale, ma gli è andata male.’ “La defunta moglie di David Marion Pettit, leader della setta, lavorò per l’Agenzia e suo figlio fu un impiegato della Air America, di proprietà della Cia e utilizzata per i traffici di eroina. Pettit tuttavia, negò ad un giornalista della US News & World Report le connessioni con l’azienda. La polizia di Washington si rifiutò di commentare. I funzionari della CIA liquidarono come “fantasie” le accuse di avere legami con il culto.

O.T.A.:

L’Ordine del Tempio di Astarte in Pasadena, in California, è una organizzazione “ermetica” occulta che pratica la “Magia della tradizione occidentale.”(Magick) Il culto è guidato da Fraters Khenemel, un ufficiale di polizia, e Aleyin, un veterano di guerra. Il linguaggio corrente del culto è insolito per un ordine mistico – un gruppo per la pianificazione usa spesso parole come “operazione”, “sedici trenta ore” e “Ordini di viaggio” La demonologia è tra gli interessi occulti primari dell’OTA..

Il collegamento con la polizia ricorda la dichiarazione di Louis Tackwood,  le cui rivelazioni di sotterfugi segreti da parte della polizia scatenarono uno tsunami politico nella Los Angeles del 1973. “Voi non lo sapete”, disse al giornalista Donald Freed, “ma c’è un culto demoniaco a Pasadena. Nello specifico ad Altadena.” Tackwood sostenne che i cultisti fossero sul libro paga del LAPD.

La CIA e il Pentagono cooperarono nella creazione di diversi culti. La Association of National Security Alumni, un gruppo di veterani contrari alle covert operations, considerandole una “questione di preoccupazione primaria” in quanto il Dipartimento della Difesa ha “un preciso ruolo nelle attività dei culti satanici, che consiste nell’utilizzo di pericolose pratiche di controllo mentale e manipolazione del comportamento.”

Sta emergendo, nella comunità psichiatrica generale, il fatto che il controllo mentale della CIA sia una minacciosa reminescenza delle pratiche mediche naziste. Nel 1993, il Dr. Corydon Hammond, professore presso l’University of Utah’s School of Medicine, tenne un seminario sugli esperimenti di controllo mentale finanziati dal governo. Gli argomenti trattati da Hammond inclusero il lavaggio del cervello, la programmazione post-ipnotica e l’induzione di personalità multiple da parte della CIA. Hammond sostenne che il culto ebbe origini nella Germania Nazista, e che i culti basati sul controllo mentale attingevano a piene mani dalle tecniche degli scienziati nazi reclutati dalla CIA per la guerra fredda. (Il ricercatore Lenny Lapon stima in Mass Murderers in White Coats che 5.000 nazisti vennero portati negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale.) Hammond fu costretto ad abbandonare le indagini a causa della ridicolizzazione professionale che fu costretto a subire soprattutto da parte della False Memory Syndrome Foundation della CIA, e da una valanga di minacce di morte. In una recente conferenza regionale sugli abusi rituali infantili, si è lamentato del fatto che non potesse più parlare di controllo mentale.

La comunità psicologica sta cominciando lentamente a rispondere alla minaccia, a giudicare dai sondaggi dell’APA e dalle comunicazioni personali tra i vari psichiatri, ma il resto del mondo rimane per la gran parte al buio riguardo l’argomento. Le “Isterie di Massa” e le “false memorie” diffuse come copertura da parte degli organi di stampa nascondono i collegamenti governativi ed accademici ai culti sul controllo mentale, che vengono per la maggior parte difesi da organizzazione di pedofili, cultisti e mercenari della psichiatria. E’ stata utilizzata una ambiziosa tecnica di disinformazione che ha portato la maggior parte della popolazione a spalleggiare i cultisti che operano sotto la protezione federale. Come a Jonestown e a Chiery, in Svizzera, la mossa finale del culto, è quella di far sparire ogni testimone. Questo ciclo di abusi e omicidi potrà terminare solo con la totale esposizione mediatica e la piena consapevolezza riguardo questa iniziativa federale sul controllo mentale.

LA CIA, LA FALSE MEMORY SYNDROME FOUNDATION E LA POLITICA DEGLI ABUSI RITUALI

La conferenza ebbe una vaga somiglianza ad una riunione in 12 parti. Messa in piedi durante un ritiro spirituale a Portland, i membri della False Memory Syndrome Foundation (FMSF), tutti accusati di abuso su minori, vennero incoraggiati a scaricare la loro angoscia. Solo le donne salirono sul palco (avrebbero lasciato una impressione positiva sui giornalisti – cosa che gli uomini accusati di abuso su minori non sarebbero sicuramente riusciti ad ottenere). Pamela Freyd, una delle fondatrici della FMSF, assicurò che le vittime di queste terribili terapie non sono sole. La donna continuò dicendo che la sede della Fondazione a Philadelphia, riceve circa 60 chiamate al giorno da adulti sconvolti perchè braccati dai propri figli,  da terapisti canaglia e da giornalisti alla ricerca dello scoop.

Il numero delle quote-paganti (ognuno contribuisce con 100 dollari l’anno) varia a seconda delle fonti. Il gruppo riportò nel gennaio del 1993, che 1.200 famiglie facevano parte della fondazione, nel suo primo anno di attività. Lo stesso mese, il San Jose Mercury News dichiarò chiaro e tondo che “quasi 3.000 famiglie” vennero reclutate in tutto il paese. La FMSF in questo momento dichiara 5000 famiglie membre. La rivista Time portò il numero a “7.000 persone e famiglie che cercarono assistenza”.

E’ molto particolare l’uso che la fondazione fa delle statistiche. Nel mese dell’aprile di quest’anno la FMSF affermò che 12.000 famiglie vennero devastate da false accuse di abusi su minori. Un mese dopo, la cifra scese a “9,500 famiglie negli Stati Uniti”. La fondazione tuttavia fu orgogliosa della sua precisione. In un avviso la FMSF consiglia ai suoi membri di insistere che i media riportino informazioni accurate. Le voci e la disinformazione che circondano le false accuse basate sul recupero dei ricordi rimossi sono sconvolgenti. “Lo stesso autore si rammarica che il “65%” delle accuse di abusi sono ormai prive di fondamento, un salto enorme dal 35% registrato nel 1976. “Questa statistica, allegramente diffusa da gruppi in difesa dei pedofili come il NAMBLA (North American Man / Boy Love Association) e il Vocal (Victims of Child Abuse Laws) venne smentita anni fa. Venne fabbricata da Douglas Besherov dell’American Enterprise Institute, un think tank di estrema destra alimentato dalla Fondazione Olin, un’altra copertura della CIA. (Spesso i cristiani conservatori vengono accusati di propagare “isteria” sull’abuso rituale”, nel 1992 nonostante l’elezione alla presidenza dell’ala conservatrice del partito repubblicano l’investigazione sul caso degli abusi rituali rimase bloccata.)

La FMSF ignorò selettivamente i dati degli abusi su minori che non coincidevano con i loro. Judith Herman, autore di Trauma and Recovery, riportò nella Harvard Mental Health Letter che le false accuse di abuso da parte dei bambini “sono rare, nell’ordine del 2-8% dei casi segnalati. Il ritiro di falsi reclami è cosa ben più comune, soprattutto quando la vittima non è sufficientemente protetta dopo la comunicazione, e soccombe quindi alle intimidazioni procurate dal molestatore o dai famigliari che pensano di dover mantenere il segreto. ”

Altre statistiche scartate dalla False Memory Syndrome Foundation inclusero un sondaggio presentato in una conferenza psichiatrica del 1992 in cui venne rivelato che l’88% dei terapeuti su un campione di grandi dimensioni confermò che gli abusi rituali sui minori stavano diventando un problema sociale molto reale con effetti emotivi devastanti. Ma ancora: Nel 1990, la State University di New York a Buffalo interrogò un campione di psicologi clinici sugli abusi rituali. Circa 800 psicologi – un terzo dello scrutinio – sapevano di averne trattato almeno un caso. Solo il 5% dei casi di abuso su figli entrano nelle corti processuali – la metà di queste terminano con il bambino che finisce sotto la custodia del genitore abusante.

Il dibattito sul recupero della memoria venne discusso in una conferenza del 1993, sul disturbo da personalità multipla. Richard Lowenstein, psichiatra presso la University of Maryland Medical School, sostenne che la Fondazione è “diretta dai media e opera per diffondere disinformazione.”

Altri partecipanti alla conferenza inclusero anche  “possibili collegamenti e finanziamenti dalla CIA”

IL DIAVOLO A NUDO

La CIA, infatti, possiede diversi membri del consiglio esecutivo della FMSF. Tutti hanno in comune il background sul controllo mentale. La loro presenza nel consiglio e i loro vissuti rivelano alcuni fatti pesantemente nascosti sugli abusi rituali infantili.

Martin T. Orne, un ricercatore anziano della CIA, è un membro originale del consiglio della Fondazione e uno psichiatra presso l’University of Pennsylvania’s Experimental Psychiatry Lab in Philadelphia. Nel 1962 le sue ricerce e sperimentazioni nell’ipno-programmazione (l’elicitazione del comportamento “anti-sociale”, il dissolvimento della memoria e altre tecniche di sottomissione mentale) vennero finanziate da un fronte CIA presso la Cornell University. Fu anche finanziato dal Boston Scientific Engineering Institute, un altra facciata dell’Agenzia.

La CIA e il Pentagono formarono una partnership per la creazione di culti. A dire il vero, l’Association of National Security Alumni, un gruppo pubblico di veterani contro le operazioni clandestine considerando una “questione di primaria preoccupazione” che il Dipartimento della Difesa risponda “del ruolo che ebbe nei culti satanici e nei pericolosi esperimenti di controllo mentale. ”

Un precursore della Fondazione ha sede a Buffalo, New York, il Committee for Scientific Examination of Religion, meglio noto per aver pubblicato Satanism in America: How the Devil Got More Than His Due, viene largamente considerato uno studio accurato sull’argomento. Gli autori si concentrarono sugli abusi rituali, respingendo le centinaia di relazioni che segnalavano il fenomeno come “isteria di massa”. Il ricercatore di culti, Carl Raschke, riportò in un articolo del marzo 1991 di aver casualmente incontrato Hudson Frew, co-autore di Satanism In America, in una libreria a Berkeley. “Frew indossò una stella a cinque punte, o pentagramma, il simbolo della stregoneria e della magia terrena”, disse Raschke. Shawn Carlson, che contribuì al libro, viene identificato dai media come un “fisico”. Tuttavia dirige il Gaia Press ad El Cerrito, in California, una casa editrice New Age che strizza l’occhio alla stregoneria e alla tradizione occulta. Carlson fu anche “consulente scientifico e tecnico” al Comitato per l’Investigazione Scientifica delle Affermazioni sul Paranormale “(promotore della teoria “sulle false memorie” degli abusi rituali e dei rapimenti UFO), editore del Skeptical Inquirer. (mi fa venire in mente il cicap questo ente…n.d.r.)

La Fondazione FMS non fu meno eccentrica. A circa 2 anni dalla sua fondazione, era chiaro come i dirigenti dell’organizzazione erano tutt’altro che disinteressati al funzionamento della memoria infantile nascondendo allo stesso tempo una agenda politica e sessuale ben determinata.

Il fondatore della FMSF Ralph Underwager, direttore dell’Institute of Psychological Therapies in Minnesota, fu costretto a dimettersi nel 1993. Underwager (un ex pastore luterano) e sua moglie Wakefield Hollida pubblicò un testo, Issues in Child Abuse Allegations, scritto da e per gli scettici sugli abusi minorili. Il suo divorzio con la False Memory Syndrome Foundation venne accellerato da una frase in un’intervista, che apparve in una rivista di Amsterdam per pedofili: è “volontà di Dio” se gli adulti vogliono fare sesso con i bambini. (Sua moglie Hollida rimase nella Fondazione dopo che lui lasciò.)

In linea con l’uso “creativo” che la Fondazione fece delle statistiche, il dottor Underwager disse ad un gruppo di giornalisti inglesi nel 1994 che secondo “prove scientifiche” il 60% di tutte le donne, molestate da bambine, credevano che l’esperienza fosse stata positiva per loro.

I suoi discorsi magniloquenti si fecero sentire in tutti i tribunali del mondo, spesso via satellite. Gli avvocati difensori di Woody Allen si rivolsero a lui, disse vantandosi, quando Mia Farrow accusò il suo ex marito di aver molestato la loro figlia di sette anni. Underwager fu un’icona virtuale nella lobby cattolica irlandese a Dublino, in cui vennero usati i suoi discorsi contro un programma di prevenzione sugli abusi minorili. Venne, finchè il suo difendere la pedofilia non gli costò una altrimenti scintillante reputazione , ampiamente citato per mezzo stampa, stampa che non considerò minimamente gli abusi sui minori come abberrazione isterica.

E’ la più grande autorità sulle “false memorie”, nelle aule di corte viene però più volte mostrato come un ciarlatano. Nel 1988, una decisione del tribunale di New York sancì che il dottor Underwager “non era assolutamente qualificato per giudicare se una vittima fosse stata sessualmente abusata oppure no.” Nel 1990, la testimonianza sulle “false memorie” venne ritenuta impropria “non vi è alcuna prova che i risultati del lavoro di Underwager siano stati accolti dalla comunità scientifica.” In Minnesota un giudice stabilì che la teoria sulle “false memorie” di Underwager era come avere un esperto che dicesse alla Giuria che (la vittima) stava mentendo. ”

Peter e Pamela Freyd, gli amministratori esecutivi della Fondazione, si unirono ad Underwager nel 1991, la loro storia si rivelò altrettanto infelice. Jennifer Freyd, la figlia, un professore di Psicologia presso l’Università dell’Oregon, ha apertamente livellato accuse di abusi contro i suoi genitori in una conferenza sulla salute mentale dell’agosto 1993 ad Ann Arbor, in Michigan.

“La mia famiglia era visibilmente malata”, disse. “Mi riferisco a delle cose che tutti sapevano.” Ha portato l’alcolismo del padre come esempio. “Durante la mia infanzia, mio padre discusse spesso della suo abuso avvenuto quando aveva 11 anni da parte del padre, definendosi un “miracolato”.

All’età di 13 anni, Jennifer Freyd compose una poesia sulle visite notturne del padre:

Sono intrappolata in una ragnatela,
Una rete di profondo, profondissimo terrore.

I miei genitori oscillavano dalla negazione di questi sintomi e sentimenti … all’utilizzarli per screditarmi. ”

“Mio padre disse a molte persone che avevo danni celebrali.” L’accusa era improbabile. Al momento, Jennifer Freyd era una studentessa della National Science Foundation Fellowship. Insegnò presso la Cornell e ricevette numerosi premi per la ricerca. Pamela Freyd si rivolse al suo psichiatra, il dott. Harold Lief, attualmente membro del Consiglio consultivo della Fondazione, per visitare Jennifer.

“Mi spiegò che non pensava fossi stata abusata,” ricorda Jennifer. La diagnosi del Dr. Lief, si basò sulla sua convinzione che le fantasie di Peter Freyd fossero rigorosamente “omoerotiche.” Naturalmente, la figlia si insospettì riguardo l’assunto che le fantasie omoerotiche o un matrimonio eterosessuale escludano di fatto la possibilità di molestie su un minore. La logica distorta di Lief è un marchio di fabbrica della Fondazione.

E’ uno stretto collega di Martin Orne. Il Dr. Lief, ex maggiore in un campo medico dell’esercito, si unì alla University of Pennsylvania nel 1968. Il dr. Orne si consultò con lui su diversi studi della programmazione ipnotica. I suoi scritti accademici rivelano una gamma peculiare di interessi professionali, tra cui “Orgasm in the Postoperative Transsexual” per gli archivi sul comportamento sessuale, e una esplorazione delle possibilità della vita dopo la morte per una rivista sulle malattie mentali a cura del collega della Fondazione, Paul McHugh. Lief fu un direttore del Center for Sexuality and Religion ed ex presidente del Sex Information and Education Council.

E’ infine un membro originale del consiglio della False Memory Syndrome Foundation. Altri due, Jon Baron da Penn U. e Ray Hyman (che lavora per il suddetto Skeptical Inquirer), professore di Psicologia presso l’Università dell’Oregon, si dimisero dal consiglio dopo che Jennifer Freyd pubblicò le sue considerazioni sugli abusi infantili e i suoi genitori con il terapeuta cercarono, in maniera ridicola di screditarla.Vennero sostituiti da David Dinges, co-direttore – con l’onnipresente Martin Orne – dell’Unità di Psichiatria Sperimentale presso l’Università di Pennsylvania.

“A volte rimango sbigottita nel pensare che alcune delle mie memorie venivano considerate false” dice Jennifer: “mentre le memorie di mio padre alcolista, venivano considerate sane e razionali” Dopo tutto non ricorda abusi impossibili: “Mi ricordo dell’incesto subito in casa da mio padre ….Cominciai a ricordare quando ero a casa, poche ore dopo la seconda sessione che feci dal terapista, uno psicologo iscritto all’albo che lavorava in una ottima equipe in un clinica rinomata.

“Durante quella seconda seduta dal mio terapista, espressi molta ansia riguardo al fatto che i miei genitori sarebbero arrivati nel weekend. A circa metà della sessione di analisi mi chiese se fossi mai stata abusata sessualmente. Avvertì immediatamente una sensazione strana. Nessuno mi aveva mai posto questa domanda. Risposi: ‘No”, ma … nel giro di poche ore cominciai a tremare incontrollabilmente, travolta da flashback intensi e terribili. “Jennifer si chiede come mai i suoi genitori vengano creduti. “Alla fine, è proprio perché sono stata abusata che vengo screditata, nonostante il mio successo personale e professionale?”

Pamela Freyd pubblicò una lettera aperta difendendo il marito nel processo a Ralph Underwager riguardante gli abusi sui bambini nel 1991. Venne ripubblicata l’anno seguente sotto il nome di Confabulations. Intriso di sentimentalismo, il libro si concentra sulla “distruzione delle famiglie” causata dalle false accuse sugli abusi di minori sostenute da gruppi come le femministe.” Il direttore esecutivo, Freyd, spesso si riferisce ai gruppi femministi che hanno abbracciato la causa dei bambini vittime di abusi come  “lesbiche,” dopo che il bizzarro Dr. Underwager, affermò: “Queste donne sono probabilmente gelose del fatto che gli uomini possano amarsi da soli, essere compagni, amici e di entrare in intimità.”

Il resoconto di Pamela Freyd sulla famiglia, per Jennifer è palesemente falso. In un messaggio elettronico da parte di suo padre, quest’ultimo riconosce apertamente che nella versione della moglie “vennero deliberatamente inseriti elementi fittizi.”

“‘Fittizio è un termine eufemistico” osservò Jennifer nel corso della conferenza ad Ann Arbor. L’articolo scritto dai suoi genitori sostiene che venne negato a Jennifer l’incarico in un’altra università a causa della mancanza di pubblicazioni. “Infatti,”contrattacca Jennifer, “Mi trasferì all’Università dell’Oregon nel 1987, solo quattro anni dopo aver ricevuto il dottorato ed aver accettato una posizione di professore di ruolo al dipartimento associato di psicologia, uno dei migliori dipartimenti di Psicologia del mondo …. Mia madre inviò l’articolo di Jane Doe al mio college durante l’anno della promozione – cioè, l’anno in cui divenni professoressa a tutti gli effetti. Fui assolutamente mortificata quando venni a conoscenza di questa violazione della mia privacy e della verità “.

Le tecniche di manipolazione sono un altro marchio di fabbrica della fondazione. Lana Alexander, editrice di una newsletter per le vittime degli abusi sessuali sui minori, osserva “molte persone ritengono la teoria della sindrome delle false memorie, una strategia di difesa calcolata e sviluppata dagli imputati, dagli avvocati e dagli esperti che li difendono .”

Un gran numero di storie legittimate dalla stampa hanno manipolato l’opinione pubblica. Il concetto di falsa memoria serve allo stesso scopo, della negazione dell’Olocausto. Modella l’opinione. Vengono dimenticati i terribili omicidi e l’imputato si trasforma in martire, nella vittima.

Nell’articolo “How Do We Know We are Not Representing Pedophiles”, scritto il 29 Febbraio 1992 per la newsletter della FMSF  Pamela Freyd ridicolizza la convinzione che alcumi membri dell’organizzazione perché “siamo un bel gruppo di persone, con i capelli grigi, ben vestite, sane, sorridenti, quasi ogni persona che ha frequentato i nostri incontri è amichevole e interessante”.

FUOCO AMICO

La gente dimentica le cose. Soprattutto quelle orribili. Alla fondazione c’è qualcuno che ha rimosso i suoi ricordi, o “falsa memoria”, di un abuso sessuale. – Pamela Freyd, fondatrice della FMSF.

La fase più sanguinosa del dibattito fu quella in tribunale. I mercenari del circolo di psichiatri di Martin Orne vennero costantemente chiamati in causa per gettare fumo negli occhi della Giuria per nascondere le operazioni di controllo mentale CIA. Questo ramo della comunità psichiatrica si adopera nella programmazione di serial killer, assassini politici ed esperimenti su soggetti involontari. Gli psichiatri dell’Agenzia presenti sul banco dei testimoni dirigono lo sguardo della stampa lontano dalla CIA, e l’accusa ad un fine predeterminato.

L’influenza di Orne contribuì nel far risultare il caso un abuso di alto profilo: la causa da $ 8.000.000 intentata da Gary Ramona di Napa, in California contro la terapeuta infantile Marche Isabella e lo psichiatra Richard Rose. Ramona, accusò che la terapista della figlia Holly fece emergere flashback di abusi che non erano mai avvenuti, rovinandogli il matrimonio e la carriera come vice presidente delle cantine Robert Mondavi. Sua moglie e il suo datore di lavoro, si noti bene, credettero subito alle accuse di Holly. Nel maggio del 1994, Ramona ricevette un premio della giuria di 500.000 dollari. Accolse la decisione come una “grande vittoria”.

Tuttavia, Holly Ramona continuò a sostenere che venne abusata sessualmente dal padre, anche se non sono state depositate alcune accuse agli atti. Holly, ha prima accusato il padre il 15 marzo 1990, con la madre e Isabella presenti. La ragazza presentò una causa civile contro di lui a Los Angeles County, ma prima che iniziasse il processo completo il padre riuscì a sistemare la cosa a Napa.

Il caso riguardò l’utilizzo dell’amytal di sodio per resuscitare le vecchie memorie. Holly Ramona mostrò alcuni dei sintomi dell’abuso – quali la paura per gli esami ginecologici, la fobia dei denti a punta, (caratteristica del padre). Il Dr. Rose scrisse nelle sue note, che sotto l’influenza del medicinale, Holly, ricordò dettagli specifici di molestie sessuali.” Ma Orne, che fu un pioniere nell’uso dell’amytal di sodio nella ricerca sull’ipnosi, affermò davanti alla corte che il farmaco non era “utile per accertare ‘la verità.” Il paziente diventa ricettivo alle suggestioni dovute al contesto e ai commenti degli intervistatori ».

Eppure il capo della giuria dichiarò per i registri del processo che Isabella e Rose non impiantarono falsi ricordi di abusi, come aveva lamentato il padre di Holly, ma sono stati negligenti nel rafforzare le memorie di Holly esposte sotto l’influenza dei barbiturici. La Corte ritenne irrilevante il fatto che Holly avesse subito abusi in passato, ignorando quasi del tutto l’interesse legale delle dichiarazioni della vittima e di quelle dei terapeuti.

I terapeuti non furono, contrariamente alla maggior parte dei report della stampa, gli unici a dover sopportare il peso della colpa. La giuria ritenne che Ramona sia colpevole del 5% di ciò che gli è successo, i terapisti di Holly il 55% e il 45% andò alla madre e alla Robert Mondavi Winery.

Le false memorie non hanno una storia clinica o una sintomatologia (le memorie represse hanno entrambi), ma il concetto ha retto comunque in tribunale.

Tutto ciò che rimaneva da fare era fornire una spiegazione scientifica. La Fondazione sparse la voce che vi fosse una “sindrome” che si stava diffondendo in tutta la società  “distruggendo la famiglia.” Quale è dunque l’origine della false (non inesatte o annebbiate o frammentate) memorie? Quali sono i sintomi? Deve essere ancora fornito un modello che descriva le false memorie negli abusi rituali.

Una delle più prolifiche divulgatrici della teoria dei falsi ricordi fu Elizabeth Loftus, una docente di Psicologia e di diritto presso l’Università di Washington a Seattle e un membro del Consiglio consultivo della Fondazione. Il dualismo negli interessi scientifici fece sorgere il sospetto che l’organizzazione si impegnò più a difendere gli autori degli abusi che a portare alla luce i fatti. La Loftus testimoniò in oltre 150 casi prima di unirsi alla Fondazione, difendendo sempre gli imputati. Nel 1991 pubblicò una autobiografia professionale, Witness for the Defense, uno studio su otto processi penali nei quali la donna intervenne come testimone esperto. Nel suo libro, la Loftus – descritta come “l’esperta che mette alla prova la memoria” – ammette che i suoi critici considerano le sue ricerche “non riscontrabili in situazioni reali” e le sue dissertazioni in aula “premature e altamente pregiudizievoli”.

Un giornalista che fa recensioni di libri scrive sul New York Times: “La sua testimonianza sarebbe meno controversa se potesse distinguere tra l’innocente e il colpevole e riservare il suo aiuto per il primo.”

Elizabeth Loftus utilizza 2 criteri per prendere la difesa degli imputati. Il primo è quando il testimone oculare rappresenta la primaria o la sola fonte di accusa. Secondo, l’accusato deve comportarsi da innocente – non voleva testimoniare per  Ted Bundy in quanto una volta il serial killer, sorrise al procuratore, che considerò una espressione di colpevolezza – e  gli avvocati della difesa devono crederci.

Nel maggio del 1994 la Loftus alla Harvard Medical School rese note le sue ricerche sulla “sindrome delle false memorie”. Vennero innestati falsi ricordi nelle memorie di 24 uomini e donne tra i 18 ei 63 anni. ” La Dr. Loftus riferì che i genitori dei volontari “collaborarono per produrre un elenco di eventi che presumibilmente avvennero nella prima infanzia del volontario.” Tre degli eventi ebbero effettivamente luogo. Ma non uno, cioè una giornata di shopping. Alcuni dei volontari hanno ricordi, impiantati tramite suggestione, di aver vagabondato per un centro commerciale.

Karen Olio, autrice di decine di articoli sugli abusi sessuali, lamenta il fatto che gli studi sulla memoria della Loftus “Esaminano solo la possibilità di impiantare una memoria singola con cui molte persone potrebbero facilmente identificarsi (Perdersi in un centro commerciale, svegliarsi per colpa di un rumore notturno) . La possibilità di ‘impiantare’ ricordi terrificanti e vergognosi che differiscono notevolmente dall’esperienza di un individuo, come memorie di un abuso infantile, in individui che non hanno subito traumi, deve essere ancora testata.”

Lo psichiatra John Brier della University of Southern California scoprì che quasi due terzi di tutte le vittime degli abusi rituali segnalarono delle amnesie episodice o totali ad un certo punto della loro vita. Più piccolo è il bambino, più violento è l’abuso, più sarà probabile che si verifichino questi vuoti di memoria. Gli stessi risultati sono stati ottenuti presso l’Università della California a San Francisco dallo psichiatra Lenore Terr. Quest’ultimo concluse che i bambini sottoposti a ripetuti abusi erano più propensi a reprimere i ricordi che le vittime di un singolo evento traumatico.

La psicologa clinica Catherine Gould si trovò di fronte decine di bambini che subirono abusi rituali. Alla Conferenza Nazionale del settembre 1993 sui crimini contro i bambini a Washington, DC, la Gould obiettò che gli studi di Elizabeth Loftus ignoravano le precedenti ricerche sul trauma e sulla sua influenza nella memoria.

“La mia preoccupazione riguardo Elizabeth Loftus,” disse la Gould: “è che nel suo libro ha scritto, in modo corretto, che i suoi dati non ci dicono nulla sulla natura delle memorie negli eventi traumatici. Eppure nonostante questo, non protesta contro la cattiva interpretazione delle sue teorie da parte di gruppi che sono impegnati a screditare i resoconti dei sopravvisuti agli abusi rituali. Credo che la dottoressa Loftus, come altri psicologi, abbiano la responsabilità etica di assicurare che i loro risultati vengano interpretati e applicati corettamente e non venir manipolati per servire l’agenda politica di gruppi quali la False Memory Syndrome Foundation. Mi chiedo se ci abbia mai pensato. ”

Alcuni psicologi accusano la Loftus di falsificare i dati della sua ricerca.

Ora però che la dottoressa era riuscita ad ottenere la “prova” che era possibile impiantare un falso ricordo, gli amici della Fondazione in occasione della Conferenza di Harvard annunciarono che avrebbero individuato le cause neurologiche e cognitive del disordine. Daniel Schacter, uno psicologo di Harvard e organizzatore della conferenza, affermò che il “confabulatore” seleziona un frammento di memoria reale, ma confonde il suo vero contesto, e si basa su altri pezzi di esperienza per costruire una storia che abbia un senso.” Il Dr Morris Moscovitch, un neuro-psicologo presso l’Università di Toronto, affermò che anche i “Danni Cerebrali” potrebbero evocare un “falso ricordo”. Osservò che i malati di mente con difetti al lobo frontale spesso immaginavano storie che confondevano con ricordi reali.

I risultati della ricerca presentati al convegno di Harvard non erano così sconcertanti. Tutto ciò che era stato provato era che i bambini dimenticano, si confondono e si fanno i castelli in aria.

Il terapeuta di Seattle, James Cronin, uno dei critici più severi della Fondazione, ritenne che il concetto di falso ricordo è promosso come fatto assodato ad  un pubblico condizionato alla frammentazione della conoscenza, alla sciarade intellettuale, all’elitarismo e alle astrazioni sterili che spesso vengono scambiate per “esperienza universitaria”. I cosiddetti esperti salgono ora a cavallo della loro “sindrome da falsi ricordi” e i terapeuti che nutrono ‘pregiudizi’ vengono considerati opportunisti “.

Eppure il New York Times acclamò la conferenza di Harvard come qualcosa di “epico”. Le vittime degli abusi però non avevano per nulla voglia di festeggiare. Finalmente, gli scienziati di tutto il mondo arrivarono ​ad “un consenso sui meccanismi mentali che possono favorire la falsa memoria.” Un consenso? In realtà, il “consenso” degli psicologi, almeno l’88%, è sul fatto di credere che tutto ciò diventerà una piaga per la società.

La storia del Times è tipica, nel contesto del disprezzo mediatico che ricevevano le vittime degli abusi rituali e i loro terapeuti.

60 Minutes, ad esempio, scagionò pubblicamente Michaels Kelly, dalle accuse che la videro implicata nella molestia di decine di giovani nel 1984. Michaels fu condannata a 47 anni di carcere per aver sodomizzato bambini sotto la sua responsabilità con degli attrezzi da cucina. La sentenza venne ribalta nel marzo 1993 quando la corte dichiarò che il processo alla Michaels non fu valido.

60 Minutes. però, nella sua fretta di presentare la Michaels come una povera innocente, scoprì un articolo del maggio 1991 del New York Times sul processo, e le testimonianze di quattro ufficiali presenti che testimoniarono il fatto che la signorina Michaels e suo padre si stessero baciando in bocca e accarezzando durante le visite alla prigione. Jerry Vitiello, un carceriere, disse “vidi il signor Michaels baciare con la lingua la donna, strofinarsi sulle sue natiche e toccarle i seni”. Simili resoconti vennero riportati da 3 donne che lavoravano nel carcere. Le bizzarre avventure sessuali di Michaels Kelly – riportate fedelmente da Lisa Manshel nel 1990 sul NapTime – vennero scartate unilateralmente dal Sixty Minutes, garantendole la libertà per delle leggi sbagliate sugli abusi minorili.

RICORDANDO SATANA

La False Memory Syndrome Foundation fece il suo debutto con la storia in 2 parti intitolata “Ricordando Satana”, scritta da Lawrence Wright sul New Yorker di aprile e maggio 1993. La storia (ripubblicata nel 1994 in forma di libro), riguarda un processo su un abuso rituale a Olympia, Washington, che culminò con una condanna a 20 anni di carcere per lo sceriffo di Thurston County, Paul Ingram, presidente del partito repubblicano locale. Ingram cercò sempre di far ritirare l’accusa, una mossa rifiutata da una Corte d’appello nel 1992. Jim Rabie, accusato allo stesso modo, non fu condannato, era un lobbista della Washington State Law Enforcement Association e un ex detective della polizia assegnato alle cause sugli abusi di minori. Le conclusioni di Wright, tuttavia, si basarono sulle false opinioni degli psichiatri della FMSF: le accuse fatte dalle due figlie di Ingram, e la sua confessione alla polizia, erano fantasie male interpretate da Ingram se stesso e dalle figlie.

Wright oppose a qualsiasi domanda sugli abusi la teoria dei falsi ricordi. Tra le autorità consultate da Wright ci fu il membro del consiglio della Fondazione, Paul McHugh, direttore del dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali alla Johns Hopkins. Come Margaret Singer, fu un veterano del Walter Reed Army Institute of Research (1961-1964) e si destreggiò tra i circoli politici. Per tre anni (1986-1989), McHugh fu Presidente della sezione sugli studi bio psicologici della National Institutes of Health e fu ex membro della Commissione consultiva del governatore del Maryland.

McHugh fu uno scettico incrollabile della memoria repressa. Wright disse che “la maggior parte dei traumi non vengono bloccati dai bambini, che se li ricordano fin troppo bene.” Nella maggior parte dei casi, infatti è così. Tuttavia l’opinione professionale di McHugh lascia aperta la possibilità che qualche forte trauma possa venir represso.

Citò come esempio i bambini di Chowchilla, California, che vennero rapiti in uno scuolabus e sepolti vivi. “Ricordano quell’orrore fin troppo bene.” Non esattamente. Infatti, l’uso successivo dell’ipnosi da parte dell’FBI fu il risultato del fallimento nel ricomporre i ricordi dei piccoli. Dopo il loro rilascio, nessuno dei bambini ebbe un ricordo chiaro dei sequestratori, non li poterono identificare – e non ci riuscì neppure l’autista dell’autobus, Ed Ray, che sotto ipnosi riportò i numeri della targa del van.

La difesa di Ingram da parte di Wright si può notare nelle opinioni espresse su Richard Ofshe, uno psicologo di Berkeley, rinomato esperto di controllo mentale e amico della False Memory Syndrome Foundation. Ofshe scrisse, spiega Wright, “molto su come le tecniche di controllo mentale sviluppate nella Cina comunista, nell’Unione Sovietica e nella Corea del Nord sono state impiegate e raffinate da vari culti religiosi negli Stati Uniti.” Spostare l’attenzione sul controllo mentale applicato nei paesi comunisti è una delle tattiche preferite dalla confraternita americana del controllo mentale perchè non si puntino i riflettori sulle tecniche altamente sofisticate applicate nei paesi “democratici”(spesso in forma di sperimentazione su soggetti ignari).

Wright evitò in qualche modo di menzionare come Ofshe fosse nettamente in contrasto con gran parte della American Psychological Association. Sta affrontando una causa, con Margaret Singer, da $ 30 milioni nei confronti dell’APA per aver ingaggiato una “cospirazione” atta a “distruggere” la loro reputazione e prevenire che portino le loro testimonianze in aula. Parte di entrambi i redditi della Singer e di Richard Ofshe derivano dalle consulenze come esperti per conto di pedofili accusati. La loro denuncia, afferma che i membri del APA attraverso “ripetute bugie” hanno “cercato di screditare e mettere in pericolo le loro carriere.”

L’Associazione negò categoricamente le accuse. Due Corti archiviarono il caso in fretta. L’APA rilasciò una dichiarazione alla stampa affermando che l’organizzazione consigliò solo ai suoi membri di non testimoniare in tribunale sul tema del lavaggio del cervello con “coercizione persuasiva” (un concetto, dopo tutto, propagandato dalla CIA durante la guerra di Corea per giustificare la barbara sperimentazione sul controllo mentale effettuata sui cittadini americani), e che non hanno cospirato in nessun modo per mettere in pericolo le carriere di Ofshe, Singer o di chiunque altro.

Molti nella professione di Ofshe credettero che fosse un incredibile opportunista. Veniva sempre intervistato dai quotidiani e nei vari talk show televisivi, affermando che non vi fossero prove a sostegno degli abusi rituali. Il suo rifiuto categorico ignorarono la confessione di Ingram e una serie di decisioni delle Giurie in tutto il paese. Ci sono poi, per citare un esempio documentato di prove che Ofshe ignora, i tunnel sotto la scuola materna McMartin, Uno dei casi più ampiamente pubblicizzati. E un raid contro i Children of God, installati in Argentina nel 1993 risultò nel ritrovamento di materiale pedo ritual pornografico. Le prove ci sono – Ofshe semplicemente si rifiuta di riconoscele. Uno specialista con le credenziali di Ofshe avrebbe sicuramente esplorato l’abbondanza di prove se fosse stato uno psicologo integerrimo. Invece, cinguetta un categorico “non ci sono prove” pienamente consapevole del fatto che i professionisti lo avrebbero sconfessato. Ma non il pubblico credulone.

Il 3 dicembre 1993 al Roland talk show, venne intervistata una donna che sostenne di avere flashback di abusi. Il Dr. Ofshe venne invitato a partecipare al programma. Roland chiese a Ofshe se “un ricordo d’infanzia terribile,quale può essere un abuso, possa venir represso.”

“Non c’è assolutamente alcuna ragione per pensare che ciò sia vero,” disse Ofshe. “E non lo dico solo io – questa è la somma e la sostanza di tutto ciò che la scienza conosce sulla funzione del cervello umano.” Questa, naturalmente, è una bugia trasparente. Ofshe si è dimenticato di specificare che le “false memorie” sono la ciarlatanata psicologica del ventesimo secolo.”

Il Dr. Daniel Lutzker, uno psicologo presso il Milton Erickson Institute, era seduto tra il pubblico – mentre tratteneva la rabbia per le false dichiarazioni di Ofshe sulla psicologia del trauma. Si alzò in piedi e sostenne che l’abuso sessuale può effettivamente seppellire i ricordi. I”Ricordi repressi”, replicò Lutzker, “non sono solo importanti, sono la pietra angolare della maggior parte delle psicoterapie. Il fatto è che più l’esperienza è terribile, tanto più è probabile che essa venga repressa! ”

Ofshe rispose che non vi fosse “nessuna prova”, per sostenere una cosa così senza senso.

Lutzker con ovvia incredulità, rispose a Ofshe che non farebbe tali oltraggiosi commenti se si fosse mai degnato di sfogliare “qualsiasi libro sulla psicoterapia di base.”

“Se lo sta inventando!” rispose Ofshe. Lutzker continuò a fissarlo incredulo.

La massima contraddizione alle opinioni degli esperti di Ofshe apparve nel settembre del 1994 in un articolo sui rapimenti alieni del settimanale LA Weekly (un altro fenomeno che secondo la Fondazione causerebbe i “falsi ricordi”).

“Ci sono un sacco di persone non preparate la fuori,” disse il Dr. Ofshe disse a Gardetta, “che utilizzano tecniche veramente potenti sulle persone. Visualizzare questo tipo di cose sotto ipnosi – le adduzioni, i culti satanici, l’abuso sessuale – è una cosa normale per coloro che non hanno esperienza. Ecco perché, per gli individui sottoposti a ipno-terapia è così traumatico, l’ipno-terapista può essere infatti visto come un moderno predatore sessuale “.

Una mattina tempo dopo, Gardetta si svegliò trovandosi uno sfogo triangolare sul palmo della sua mano sinistra.

“Non mi sorprese”, scrisse Gardetta.” Le cose intorno alla casa – situata su una collina in una zona rurale – sono sempre state strane. Alcuni pomeriggi si sentivano rumori di idropulitrice tutt’attorno alla casa, di cui era impossibile discernere l’origine. Le luci si accendevano da sole e il sensore di movimento del sistema di allarme scattava ogni mattina tra le 5 e le 6. Una sera, sentii dei piccoli passi attraversare il tetto. Corsì fuori per vedere i fili elettrici che collegavano un telefono vicino svolazzare per aria senza che vi fosse vento . ”


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