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Creato il 29 aprile 2012 da Unarosaverde

Io rischio molto di rado. Quando lo faccio, però, decido cedendo ad una voce istintiva, che è rimasta presente durante tutta l’analisi dei pro e dei contro, dei se e dei ma, nella minuziosa pesatura di ogni possibile successo o fallimento. Alla fine chiudo gli occhi, faccio un respiro e mi ci butto, anima e corpo. Una volta accettato il rischio, inizia il lavoro duro ma, fino ad ora, non ho nessun pentimento sulle scelte che ho fatto. Quello che ho vissuto, perso o guadagnato, mi rende ciò che sono.

Quando si rischia, ci si espone completamente. Quando ci si ragiona a freddo ci si rende conto della vulnerabilità che una decisione comporta. Contemporaneamente, però, si intravvede potente l’arricchimento in termini di sicurezza, forza, benessere interiore che ne può derivare.

C’è chi rischia con i soldi e non con il cuore. C’è chi mette in gioco sempre i propri sentimenti ma non riesce ad immaginare per sé, per troppa disistima, un percorso di crescita professionale. C’è chi non rischia mai con nulla, consapevolmente, e naviga tranquillo nella quotidianità di una piccola vita. C’è che si sporge continuamente fino al limite e indugia per anni alla ricerca del coraggio per fare l’ultimo passo. C’è chi rischia ogni giorno perché ha bisogno di sentire scorrere le scariche di adrenalina legate al pericolo lungo la spina dorsale per sentirsi vivo. C’è chi ha rischiato e non rischia più perché ha perso, ai propri occhi, la battaglia e le ferite rimarginano con lentezza. C’è chi si butta, con entusiasmo e convinzione, e tiene a fuoco l’obiettivo, ogni altra considerazione tenuta a bada dal fervore.

C’è nell’aria un piano B, sotto ai miei occhi, che sta prendendo forma. Assisto alla genesi, imparo e incrocio le dita. Buona fortuna, N.

Vivere nel rischio significa saltare da uno strapiombo e costruirsi le ali mentre si precipita

- Ray Bradbury -

Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.

- Antoine de Saint-Exupéry -


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