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ESSERE FELICI - parte quarta

Da Contofinoa3
Alessandro è il turullo con cui ho meno confidenza e con cui si riesce a parlare meno... in realtà Ale parla poco, con noi...
ESSERE FELICI - parte quarta
Mi da tanto da pensare, sapete? Perché a volte è in un mondo tutto suo e sembra difficile entrare in intimità con lui... A volte sembra che non abbia un modo "formato" di comportamento, un carattere definitivo.
Si relaziona in famiglia solo come "differenza"; se Davide fa una certa cosa lui dice che non va bene e ne fa altra; se questo non è percorribile allora disturba: tocca e sposta i giochi, fa il verso, il pappagallo, con i grandi e con i piccoli. Molto molto spesso la pipì inizia a farla nella mutandine e poi in bagno; lo so, lo sappiamo, è un modo per cercare visibilità, complessivamente cerca un suo spazio (in casa). A me sembra di mettercela tutta eppure, evidentemente, non basta... A scuola si relaziona in altro modo. In famiglia, mediamente, è un disastro. Quello che più ci preoccupa è l'atteggiamento che ha con le persone adulte legate a noi e non alla scuola. Esempio: gli istruttori della piscina. Non percepisce distacco; così pensa di poter fare e dire e comportarsi come se fosse tutto permesso e un gioco.  Nella stessa maniera, se è a casa di altri, non chiede mai il "permesso" per fare o entrare.  Come se non avesse la percezione di un distacco tra ciò che si fa e ciò che no si fa. Atteggiamento che spesso ha anche da un punto di vista affettivo; non si può abbracciare il vicino di casa solo perché sta scambiando due parole con la mamma... non tutti sono amici e non con tutti ci sono questi slanci di affetto... Tutto questo gran pippotto iniziale per due motivi: il primo è che sono preoccupata e il secondo è che il nostro giorno insieme è stato, per me, il più prezioso...
Ale ha la passione dei treni e trenini ecc... E siccome non è un gran camminatore e, diciamo, è un bimbetto tendenzialmente pigro, per lui ho scelto un giro in metro. Presi da scuola tutti e tre all'una, Ale è venuto con mamma e papi a comprare (evviva!) il nuovo televisore. Poi, mentre babbo tornava a lavorare, ci siamo fatti lasciare alla fermata della metro in via Principi d'Acaia. Siamo arrivati al capolinea del Lingotto e da qui, dopo aver fatto due passi, abbiamo ripreso il treno per il ritorno a casa. Sperimentato abbondantemente scale mobili e ascensori vetrati, abbiamo avuto la fortuna, sia all'andata sia al ritorno, di stare seduti comodamente in testa. E Ale ha notato tantissime cose: semafori, fermate, colori e accelerate.  La prima domanda, arrivata dopo due secondo dalla partenza è stata: "Mamma, chi guida questo tram?" :) Siamo stati bene, molto molto molto bene... Usciti dalla metro, a piedi verso casa, Ale ha mangiato un gelato enorme per merenda. Costo totale della giornata: due euro e mezzo :)  Alle 16,40 eravamo a casa, al caldo, a raccontare agli altri le cose viste e sentite.
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