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Esther Stocker a Roma

Creato il 23 agosto 2011 da Witzbalinka

Il Museo Macro di Roma esibisce fino al 30 ottobre l’installazione Destino Comune dell’artista concettuale italiana Esther Stocker, con la collaborazione della Galleria Oredaria di Roma.

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Il Museo Macro si trova nell’antica fabbrica della birra Peroni, restaurata nel 1999. L’edificio venne costruito all’inizio del XX secolo in via Reggio Emilia, ed è stato recuperato per la sua ricchezza architettonica incastonata in un luogo speciale, da cui si può ammirare Roma in tutto il suo splendore. Il museo d’arte contemporanea include anche librerie e ristoranti con la migliore birra della città, facendo così onore al luogo.

Esther Stocker è nata a Silandro, Italia, nel 1970, e attualmente vive e lavora a Vienna. Ha cominciato ad esporre in Italia alla fine degli anni Novanta. Il suo lavoro geometrico ha avuto un grosso impatto grazie alla sua qualità estetica e concettuale, che viene come ricordo della pop art anni ’60, sebbene ciò che commuove nella sua opera sia soprattutto la profondità e l’elaborazione concettuale sulla frammentazione prodotta dal sistema nel medioambiente nel suo aspetto naturale e sociale.

In Destino Comune Stocker crea una struttura geometrica regolare in cui introduce piccole inesattezze per denotare il danno al sistema totale. I reticolati sono fatti di materiale industriale, scotch nero e resina su fondo bianco, sul quale risaltano le inesattezze.

Nell’opera di Stocker tutto è perfetto, pulito, senza elementi dissonanti, ci sono solo alcune piccole alterazioni che lo spettatore deve trovare per capire il senso. L’artista gioca con queste piccole imperfezioni per sorprendere e fare in modo che l’osservatore si incuriosisca e cerchi di aggiustarle. Si tratta di un gioco che unisce la società e il sistema in una rete, in cui tutto sembra perfetto, ma dove bisogna soltanto cercare le imperfezioni per iniziare il processo di cambiamento.

I suoi lavori monocromatici, in cui l’elemento essenziale è il contrasto, danno la sensazione di qualcosa che resta disarmata per un tempo indefinito. La sua perfetta costruzione reticolare ha quasi un effetto ipnotico, e la realtà gioca con le immagini, che all’essere guardate fissamente iniziano a svanire. Il vuoto tra le linee formate dal reticolato viene percepito come un elemento proprio della geometria spaziale, creato da fragili modulazioni della forma e dalla precisione strutturale.

L’installazione gioca con il minimalismo dato dal bianco e nero – a cui a volte aggiunge il grigio in modo quasi accidentale-, e spinge a una soave rivalutazione della forma in cui concettualizziamo il nostro ambiente, le nostre relazioni sociali costruite in un sistema fittizio, organizzato come comanda la regola di un sistema basato sull’ordine, la pulizia e il rifiuto del caos, non basato sulle emozioni che rendano vivibile la naturalità del disordine.

Per maggiori informazioni: http://www.macro.roma.museum/mostre_ed_eventi/mostre/esther_stocker_destino_comune

 

Nancy Guzman Only-apartments Author
Nancy Guzman

L’apparenza a volte inganna, dice il proverbio. E proprio questa è l’esperienza proposta da Destino Comune. Quindi, se vuoi viverti l’esperienza ipnotica di vedere i reticolati metafora di un sistema imperfetto, oltre a quella di bere la migliore birra di Roma, devi solo venire qualche giorno negli appartamenti a Roma e fare un salto al Museo Macro.

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