Magazine Attualità

Esuberi Indesit: ‘Mio marito era parte di questa impresa’

Creato il 06 giugno 2013 da Cassintegrati @cassintegrati

Indesit Company ha presentato il piano per il riassetto dell’impresa: 1.425 esuberi in Italia e investimenti in Polonia e Turchia. Ne abbiamo parlato ieri in un articolo di Francesco Marini. Oggi pubblichiamo la testimonianza di Valentina Arces, moglie di un lavoratore Indesit di Caserta che perderà il lavoro.

indesit_sciopero

Oramai non fa quasi più notizia: grandi nomi, grandi aziende chiudono, fanno due conti e spostano la loro realtà altrove, in un posto più convenient. Scene viste e riviste in tv, tante persone, bandiere, urla, disperazione. Sono scene a cui tristemente ci stiamo abituando. Sono scene che fanno male soprattutto quando pensi che dietro ad ognuna di quelle bandiere, dentro ad ognuna di quelle urla ci sono una famiglia, dei figli, una coppia che ha investito nel sogno di vivere insieme, di costruire una vita.

Da ieri, dietro quelle bandiere ci sono anche io, con la mia vita di madre, donna, laureata ma cassintegrata. Solo fino ad un mese fa l’Indesit garantiva che è un’azienda Italiana, e in Italia rimarrà. È passato solo un mese e quelle che sembravano certezze spariscono. Appaiono così i numeri freddi e taglienti come un verdetto, un’impietosa sentenza: c’è un esubero di 1.400 persone tra dirigenti, impiegati delle sedi centrali e operai e impiegati di fabbrica (1.250) per non parlare dell’indotto.

Sono stati chiesti negli anni sacrifici enormi ai lavoratori che sempre hanno reagito rimboccandosi le maniche e affrontando le nuove sfide, le svariate richieste che l’azienda imponeva, i cambiamenti: cambio di orari, cassa integrazione, privazioni. Quante volte ho sentito mio marito parlare di questo, quante volte l’ho affiancato e sostenuto quando stressato e stanco mi parlava della sua realtà lavorativa.

Indesit, per noi del sud che tendiamo a personalizzare sempre tutto, era una certezza, una casa, un vero cuore produttivo. E quando vengono a mancare le certezze ci si svuota. Ti senti solo, sei solo.

Indesit ha fatto due conti e ha deciso che in Italia non conviene più. A Caserta hanno sempre fatto lavatrici e frigoriferi: io sono cresciuta con mio padre e mio marito che guardavano le loro lavatrici nei centri commerciali ammirandole come figlie, come frutto di qualcosa realizzato con amore e devozione.

Forse quei pochi che resteranno faranno piani cottura: un’attività tappabuchi che servirà a placare l’animo a quei pochi che restano, forse solo per qualche mese.

Io però non ci sto. Io non posso essere d’accordo. Io non posso pensare che politici, media, tv, imprenditori possano permettere che la gente venga privata di qualcosa che sente come anche suo, che anni di storia, di vita e sacrifici vengano stropicciati e buttati via. Con la vita e con l’anima della gente non si gioca.

di Valentina Arces - Lavoratrice Indesit
Foto: Huffington Post

Esuberi Indesit: ‘Mio marito era parte di questa impresa’


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :