Luigi Copello, "Funamboli"
Nostro il trapianto di grida
- silente emorragia dei sogni a smagrire
i giorni
nei pensieri difettosi
di una casa e di un mutuo -
prima che venisse il tempo del licenziamento.
Nel nostro vento in rovina
l’amore improbo (instat etiam prohibenti)
che insiste davanti al divieto
e ai mercimoni di chi abita banche
perdendosi sui sedili passeggeri:
oggetti smarriti i nostri cuori
le mattine del lunedì atipico all’ufficio sottopaga
quando la maga vende bastoni agli imbecilli
(sine baculo)
per attraversare il mare.