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Eurolega, girone D: Olympiacos, Galatasaray e poco altro

Creato il 16 ottobre 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Il girone D di Eurolega si annuncia come quello più debole sulla carta, rispetto al girone A e al girone B, e soprattutto al C, il più duro. L’unica vera big è l’Olympiacos, campione d’Europa nel 2012 e nel 2013, ma rimasto fuori dalla Final Four nella passata stagione. I biancorossi del Pireo non dovrebbero avere alcun problema a conquistare il primo posto del raggruppamento: gli unici che potrebbero crear loro qualche grattacapo sono i turchi del Galatasaray di coach Ataman, forti di un roster molto completo, soprattutto negli esterni, con l’aggiunta di Pietro Aradori al fianco di Carlos Arroyo. Per il passaggio del turno favorite anche le due spagnole, il Laboral Kutxa Vitoria che riparte da un altro coach italiano, Marco Crespi, dopo l’addio a Sergio Scariolo, e il Valencia di Perasovic, vincitore dell’Eurocup nella passata stagione. La Stella Rossa Belgrado, unica serba nella competizione, proverà a far saltare il banco mentre i lituani del Neptunas Klaipeda, all’esordio in Eurolega, sembrano destinati a rivestire i panni della vittima sacrificale.

L’Olympiacos è la favorita del girone ma non sembra al momento nell’èlite dell’Eurolega. I greci del Pireo lo scorso anno hanno perso il titolo nazionale contro il Panathinaikos e in questa stagione hanno perso subito la Supercoppa greca contro i verdi: questo ha fatto scattare la separazione con coach Giorgos Bartzokas e al momento in panchina ad interim c’è Milan Tomic, in attesa di arrivare ad un coach di spessore internazionale (l’obiettivo è Vincent Collet, coach di Strasburgo e ct della Francia). La squadra riparte dal nucleo greco – Printezis, Mantzaris, Sloukas – e da una stella assoluta come Vassilis Spanoulis, l’uomo da cui passano i destini dei Reds. In estate hanno respinto la corte del CSKA per il belga Matt Lojeski e hanno aggiunto due esterni fisici come Lafayette (che si alternerà nei ruoli di 1 e 2) e Darden (specialista difensivo con anche qualche punto nelle mani). Per dar man forte sotto le plance i greci hanno preso un altro ex della serie A: dopo Cedric Simmons (visto a Brindisi) e Bryant Dunston (dominante a Varese e positivo l’anno scorso al Pireo), è arrivato Othello Hunter, reduce da un ottimo campionato con Siena.

Il Galatasaray punta a replicare l’arrivo ai playoff della passata stagione e, se possibile, fare un passo in avanti, ovvero staccare il pass per la Final Four. L’accesso alle Top Sixteen è scontato, vedremo poi come andrà anche se il roster sembra ben attrezzato. Il leader resta Carlos Arroyo, il giocatore chiave tecnicamente ed emotivamente: l’aggiunta di Nolan Smith, reduce dal titolo col Cedevita Zagabria, di Vladimir Micov, ala tuttofare con doti di playmaking, e di un bomber come l’ex canturino Pietro Aradori, subito entusiasta dell’avventura ad Istanbul, fanno ben sperare la tifoseria giallorossa. Senza contare sul lituano Pocius e i turchi Arslan e Guler, tre elementi di rendimento assicurato. Sotto canestro, col mastodontico Jawai, ci sono l’energico Gonlum, il talentuoso Aldemir e soprattutto il greco Ian Vougioukas, 29enne lungo greco con anche dimensione perimetrale che è stato strappato all’Unics Kazan.

Aradori non è l’unico italiano presente nel gruppo D. C’è anche Marco Crespi che, dopo l’incredibile stagione con la Mens Sana Siena in cui ha sfiorato un pazzesco scudetto, è stato chiamato a Vitoria per sostituire Sergio Scariolo alla guida del Laboral Kutxa che, verosimilmente, dovrebbe rivestire i panni di terza forza del girone. La squadra è giovane e con talento anche se nessun big fornisce troppe garanzie quando il livello si alzerà nelle Top Sixteen. L’ex Celtics e Thunder Ryan Gomes è un lungo con dimensione perimetrale e tanti punti nelle mani che in Europa può fare la differenza, idem per Orlando Johnson, con poco spazio nelle sue esperienze tra Indiana e Sacramento. Pure DJ White sulla carta è un giocatore destinato a fare bene in Europa, un lungo sottodimensionato ma con grande fisico e buone mani vicino al ferro. Il resto? C’è l’esperienza di San Emeterio e Doron Perkins, un Thomas Heurtel rinfrancato dall’ottima prova mondiale con la Francia (occhio ai rumors che lo vorrebbero ad Efes o Fenerbahce) e i centimetri di Colton Iverson, Davis Bertans e Toko Shengelia, tornato al di qua dell’Oceano dopo aver deciso, forse frettolosamente, di provare subito l’Nba con Nets e poi Bulls.

Welcome to @Baskonia #MediaDay. Full team in Vitoria pic.twitter.com/pilhqfRdim

— EuroleagueBasketball (@Euroleague) 7 Ottobre 2014

Per il quarto e ultimo posto utile per centrare le Top Sixteen, dovrebbe essere un duello tra Valencia e Stella Rossa, con gli spagnoli sulla carta favoriti. Gli spagnoli di coach Perasovic, vincitori dell’ultima Eurocup, ripartono da Sato, Dubljevic e dal nucleo degli spagnoli – Martinez, Ribas, Aguilar – mentre dalla Russia sono arrivati Loncar (ex trevigiano) e Harangody, quest’ultimo chiamato a non far rimpiangere Doellman, più Dwight Buycks, guardia americana che sarà il riferimento dell’attacco fra gli esterni. I serbi puntano in massa sui giovani locali, su tutti Mitrovic, Nikola Kalinic, brillante ai Mondiali con la nazionale di Djordjevic, il lungagnone Marjanovic, e le ali Jovic e Dangubic. I destini passano però dai due americani in guardia, Charles Jenkins, confermato dopo l’ottima passata stagione, e Marcus Williams, arrivato dalla Lokomotiv Kuban, ennesima tappa della sua carriera europea.

A chiudere i lituani del Neptunas Klaipeda, debuttanti assoluti in Eurolega. La squadra è interamente ancorata sul gruppo di giocatori locali: spiccano la guardia Mazeika, l’ala Gailius, ex Olimpia Lubiana, e il lungo Donatas Zavackas, visto in Italia (ultima esperienza alla Vanoli Cremona). L’unico “straniero” è il playmaker Mustafa Shakur, 30enne ex Arizona University che arriva direttamente dal Tadamon, in Libano e che è passato anche per Avellino. Il girone D sembra dunque abbastanza definito, almeno per i primi tre posti: ci sono comunque grandi giocatori, volti noti per gli appassionati italiani e e comunque non è esclusa la scoperta di qualche faccia nuova e anche qualche sorpresa… feel devotion.

PRONOSTICO:

1) Olympiacos
2) Galatasaray
3) Laboral Kutxa Vitoria
4) Valencia
5) Stella Rossa
6) Neptunas Klaipeda

 

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