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Europei 2012 (4): croati e irlandesi, cotti e biscotti

Creato il 19 giugno 2012 da Luciusday
Lunedì, 18 giugno 2012, ore 20.45. Il "dove" che ve lo dico a fare? Invece del posto sul Reno dove avevamo progettato di vedere la partita ci ritroviamo al solito pub all'interno del campus, che stavolta si è rivelato però luogo più fortunato delle altre volte. Sarà per il fatto che trasmettevano entrambe le partite, sia Spagna-Croazia che Italia-Irlanda, e gli spagnoli/croati si sono beccati il posto migliore all'esterno, mentre noi italiani (la rappresentativa irlandese era quasi assente) guardavamo dentro la partita.  Si beve birra e si mangia pizza, ma si parla di biscotti in maniera preoccupante; si fanno conti, calcoli matematici, si lancia qualche anatema mentre gli occhi sono fissi sul teleschermo all'interno e le orecchie tese verso l'esterno alla ricerca di qualche eco ispanico-croata. C'è ovviamente molta più tensione rispetto alle partite scorse, il caldo dell'interno del locale e il risultato in sovrimpressione sullo schermo immediatamente sotto il nostro punteggio non aiutano le cose. Ma eccolo che arriva: il gol di Cassano arriva e spiazza tutti; segue la risposta tardiva dell'arbitro e la convalida del punto, incamerato definitivamente in cassaforte. 
Fine primo tempo: si esce, si sgranchiscono le gambe e si cambia aria. Alla ripresa si vede qualche azione non convincente. Il gioco si sposta sempre più pericolosamente sulla nostra metà campo: molti di noi già si ritrovano a pensare alle partite precedenti e a trarne le conseguenze. Mentre io finisco la mia birra arriva Marione e ci pensa lui a risollevare gli animi, intanto da fuori arriva un'esultanza e il risultato in sovrimpressione del vantaggio ispanico.
Il secondo tempo è lunghissimo, sembra non finire mai. Ci siamo, il fischio dell'arbitro scandisce il termine della partita. Facce allegre, soddisfatte, che già pensano a chi arriverà primo nel girone D diventando il nostro avversario.
Usciamo dal pub, trovando spagnoli soddisfatti e croati dall'umor nero che soffrono silenziosamente e in maniera ugualmente silenziosa si dileguano. Un paio di bandiere italiane finalmente sventolano.
La soddisfazione però è passeggera. Già si respirano le preoccupazioni di uno scontro contro Francia, Inghilterra o Ucraina. Prima di domenica una partita che di sicuro non andrà persa sarà quella della Germania contro la Grecia, ribattezzata "la partita dello spread" e della crisi europea. Sarà sufficiente la (di sicuro non  scarsa) motivazione degli ellenici a condurli alla vittoria sul popolo tedesco, perlomeno in campo calcistico? Staremo a vedere!;)
Pulchra vobis;) Eurocrisi 2012
Europei 2012 (4): croati e irlandesi, cotti e biscotti

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