[Events & Exhibitions] 'Moda In Italia. 150 anni di Eleganza' In Mostra alla Reggia di Venaria

Nelle Sale delle Arti della Reggia di Venaria, dal 17 settembre all’8 gennaio 2012, è ospite un’inedita e irripetibile mostra sulla storia della moda italiana. Moda in Italia. 150 anni di eleganza, è l’evento espositivo che celebra la moda come uno degli elementi principali dell’identità dell’Italia contemporanea e come simbolo nel mondo della sua creatività, eleganza, stile e capacità industriale. Con la direzione artistica della costumista Premio Oscar Gabriella Pescucci e della direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani, Moda in Italia si dipana come un lungo e affascinante percorso tra storia e immaginario, tra cinema, romanzo e attualità, presentando abiti autentici, appartenuti a personaggi storici che con il loro stile hanno segnato il gusto di un’epoca (come Gabriele D’Annunzio e le “regine” d’Italia Eleonora Duse e Lina Cavalieri), ma anche celebri abiti di scena come le splendide creazioni di Piero Tosi per il genio di Luchino Visconti (il bianco abito da ballo di Angelica ne Il Gattopardo, interpretata da Claudia Cardinale, quello della tragica Livia Serpieri di Senso, cui diede volto Alida Valli, e le vesti di Silvana Mangano per Morte a Venezia). Poi ci sono i gilet futuristi in panno signées Depero e Balla,  un incredibile robe de soirée Carosa‘60 in piume per Gina Lollobrigida, l’ abito da sposa con lungo strascico di una principessa romana di Casa Altieri, modernissimo, onirico, evocativo, quasi una precognizione 30 di Gianni Versace. La couture 50 e 70 stupisce per la sua vitalità plastica, per la vocazione alla ricerca. Quattro nomi per tutti, la leggendaria sartoria milanese Fercioni, le Sorelle Fontana - loro la tenue di ispirazione ecclesiastica pensata per Ava Gardner e resa celeberrima dalla visita in Vaticano di Anita Eckberg ne La dolce vita di Federico Fellini-Roberto Capucci e Federico Forquet. Un’age d’or dove la creatività italiana si svincola per sempre dall’imprinting d’Oltralpe, la Sala Bianca di Pitti affascinava i buyers mondiali  e Carmel Snow affermava perentoria che a Roma e Firenze stava accadendo tutto. Decisamente indispensabile è stato il contributo di Dino Trappetti, che dagli sterminati depositi e archivi della Fondazione Tirelli-Trappetti ha lasciato uscire un vero tesoro di outfits perfettamente restaurati e conservati. Molti visitatori rimarranno increduli davanti alle dimensioni degli abiti ottocenteschi, evidentemente destinati a donne e uomini di altezza assai ridotta e talvolta di corporatura quasi infantile. Tutto questo racconta la storia della moda in Italia dal 1861 a oggi, in un itinerario impreziosito dagli allestimenti di Michele De Lucchi e da un percorso olfattivo realizzato da Laura Tonatto sicuramente da non perdere.

Ecco alcuni abiti esposti e che potrete vedere nella mostra: