Magazine Cinema
Joe Lynch mi sembra autore sfortunato, pur avendo già esordito nel 2007 con il bel Wrong Turn 2, tra il segmento inutile per Chilleramae un secondo lungometraggio sgangherato e disgraziato come Knights of Badassdom, è solo con Everly che ha modo di esordirerealmente fuori da schemi, collaborazioni, limiti e volontà produttive che in qualche modo ne possano ingabbiare le buon qualità. A vederne i delicati movimenti di camera, le soluzioni complesse adottate e certe roboanti scelte exploitation, pare essere un regista che ha imparato molta tecnica sul campo e possiede una sua eleganza, sa equilibrare momenti più ricercati ad altri di esagerazione pulp che tiene fisso la sua creatura in un’esperienza da b-movie parecchio piacevole.Lynch deve combattere con un budget microscopico, ma non importa, lo prosciuga spargendolo sapientemente, ambienta il film grossomodo in una sola stanza, risparmia qua e là reinventando alcune scene d’azione con indovinate scelte visive (penso all’inquadratura fissa e da lontano sull’ascensore pieno di yakuza), e dà il via al massacro sommando esasperazioni e sproporzioni talmente efficaci da alimentare il già alto gasometro del film.Escort in latex equipaggiate con strampalate armi da fuoco, killer professionisti che soccombono in maniere impossibili e improbabili, torturatori con una passione per i veleni più sofisticati, masochisti senza pietà che più incassano più sono cattivi, e poi ancora strangolamenti, mutilazioni, morti talmente casuali da essere irresistibili e una buona varietà splatter tra geyser di sangue e viscere spappolate. Sembra proposta ideale per il Robert Rodriguez più becero e inguardabile e invece siamo ben distanti, Everly è uno squisito giocattolone, ha un sapore quasi videoludico, è uno sparatutto micidiale in 2d dove negli anni ’80 si spendevano vagonate di gettoni in sala giochi.
È quindi una cosa a suo modo nostalgica, si strizza l’occhio ai rape & revenge di una volta sostituendo dolore e disagio con un divertimento tarantiniano sciocco e sicuramente non sempre ispirato, ma talmente vario e vasto da essere meravigliosamente adorabile. I personaggi vengono chiaramente ridimensionati per aderire a questo schema rapidissimo dove le morti si succedono in maniera sempre più stramba e colorita, ma vale lo stesso discorso: Salma Hayek ha poca consistenza eppure non ha mera funzione millajovovichiana di essere macchina-di-morte in vestitini succinti, non è una killer o something like that e per buona metà della pellicola fatica, piange, si fa male, soffre e deve realmente impegnarsi per sfangarla da situazioni davvero deliranti mentre i cadaveri si accumulano sopra e sotto il pavimento, dietro i mobili, esplodono, cadono fuori dalla finestra, si sciolgono e molto altro ancora. Lo stesso rapporto con madre e figlia è banale ma giostrata con una simpatia che è raro trovare quando solitamente è più facile cercare un dramma o una sorte di serietà che Lynch sensatamente evita con bravura perché Everly non ne ha bisogno. Qui si spara e si muore, e l’unica cosa richiesta è che le sparatorie e i decessi siano belli, vivaci, pieni d’energia.
Per questo è semplice e giusto dimenticare i momenti in cui Lynch alza davvero troppo il tono o, viceversa, tenta di abbassarlo, i rallenti sentimentali, i mexican stand off, le verbalizzazioni eccessive per motivare ego smisurati, ma in un progettino pulp, se gestito con divertita stabilità come questo, è importante cercare sempre di sfondare, di andare oltre, e in fondo va bene così.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Anteprima: Dolcezze al miele di lavanda di Susan Wiggs
Avete presente Il profumo delle mele rosse? Vi ricordate Isabel, la sorella di Tess? Bene sta per tornare e sarà protagonista del prossimo libro dedicato alla... Leggere il seguito
Da Roryone
CULTURA, LIBRI -
Recensione #29: Iron Man
Facciamo un salto indietro di qualche anno in questa recensione. La prima volta che abbiamo visto questo film non avrei mai pensato che potesse piacere anche a... Leggere il seguito
Da 365 Film
CINEMA, CULTURA -
Al Polo Museale Santo Spirito di Lanciano (CH) espone anche Matteo Tenardi
Sabato 4 luglio 2015, alle ore 19:00, presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano (CH) inaugurazione della seconda edizione del “FLIC - Festival Lanciano I... Leggere il seguito
Da Roberto Milani
ARTE, CULTURA -
L'ordine regna a Fidenza
Fidenza, la glande. Da ieri sera, 26 giugno 2015, Fidenza non è più il "baricentro" del "più vasto territorio che comprende più di 100.000 abitanti".... Leggere il seguito
Da Ambrogio Ponzi
ARTE, CULTURA -
“Dalla parte delle viole” di Mario Visone, romanzo storico sulla Spagna di Franc...
Mario Visone, “Dalla parte delle viole”, Homo Scrivens 2015Di SIMONE LENZI“Io sono uno Spagnolo integrale e mi sarebbe impossibile vivere fuori dai miei limiti... Leggere il seguito
Da Criticaimpura
CULTURA, SCIENZE, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Il Jane Austen Book Club di Salaborsa e JASIT torna e raddoppia
Oggi vi invito ad un al fresco afternoon tea, un irrinunciabile rito della bella stagione, rinfrescante e riposante, perfetto per riunirsi all’ombra degli alber... Leggere il seguito
Da Lizzys
CULTURA, LIBRI