Magazine Formazione / Istruzione

EVOMOLOGAZIONE: Quando il Business perde l’anima!

Da Alessandro Vella @alevella

EvomologazioneL’evoluzione imprenditoriale degli ultimi anni è andata di pari passo con un appiattimento emozionale del business (ed in primis dell’imprenditore).

Il metodo (utilizzo di tecniche e sistemi di gestione efficaci) è diventato sterile, invece potrebbe essere abbinato al divertimento. Pensa ad esempio quando pratichi il tuo sport preferito: senza una buona tecnica tenderai a non crescere e così abbandoni; senza il divertimento ti annoierai e smetterai di giocare.

Il focus sul denaro (livello base di sopravvivenza di un’azienda) porta a confondere il risultato (effetto del valore creato dalle azioni messe in campo) con l’obiettivo. E quando il denaro diventa l’obiettivo primario, il rischio è di diventare un codice a barre del business: un insieme di numeri che indicano codifiche produttive.

Il business diviene così uno zombi che vaga nel mercato economico alla ricerca di cibo (denaro).

Sicuramente, quando si è nella fase di sopravvivenza, diventa difficile ricordare che l’azienda ha un’anima. La pressione delle banche e di arrivare a fine mese senza chiudere i battenti, morde come un cane inferocito sul tuo istinto di sopravvivenza. Così si attivano i meccanismi reattivi di difesa per cercare una soluzione. Fai solamente attenzione al fatto che da questa fase si esce e, se vi si rimane per troppo tempo (chiediti quale valore stai creando per i tuoi clienti e come puoi incrementarlo), si rischia l’effetto zombi.

Il mix Conoscenza-Controllo-Comportamento è l’area in cui trovare la chiave di volta e passare al successivo livello.

Le tre componenti base di un business sono sempre legate a:

– Corpo (la parte materiale del business, la cui cura crea sopravvivenza)

– Mente (la parte di espansione del business, la cui cura crea evoluzione)

– Spirito (la parte di contribuzione e condivisione del business, la cui cura crea significato).

Ricorda che esistono sempre tutti e tre in contemporanea, anche se in momenti diversi si avranno focalizzazioni diverse.
Supponi di essere nella fase 1 legata alla materialità, mentre produci valore (e conseguentemente denaro come effetto diretto), pensa a come puoi fare un salto avanti a livello organizzativo e ricorda ciò che ti ha spinto ad avviare questa impresa.

La vera motivazione, quella che resiste alle tempeste, è conservata nell’anima (la parte spirituale del tuo business).

Quale contributo stai dando (o vorrai dare, uscendo dalla fase 1) all’ecosistema di cui fai parte?

Qual è il tuo progetto di vita (che include il business)?

Come aiuterai gli altri attraverso il tuo talento (dono)?

Qualche imprenditore, leggendo questo post, penserà: “Ma che cavolo dici, la solita teoria di chi non ha i problemi che ho io…”.
E’ corretto nel suo livello di consapevolezza, è accecato dai morsi della fame. Attenzione solamente che questa chiusura è il preludio alla metamorfosi in zombi.

Questi pensieri condivisi, nascono al contrario dall’esperienza di oltre 22 anni nel mondo del business. Dall’aver prodotto risultati, dal sapere come si fa e come aiutare gli altri a farlo. Nasce dalla sana inquietudine comune a molti professionisti ed imprenditori che si pongono domande che vanno oltre il fatturato e cercano risposte lungo il sentiero del significato di ciò che fanno.

Per quest’ultimi, quanto ho scritto troverà assonanza, forza e chiara visione dell’anima che muove il loro business.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :