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F1- Fuochi d’artificio a Marina Bay (by Marius)

Creato il 23 settembre 2013 da Simo785

Qualcuno, dopo l’ingresso in pista della safety-car, ha avuto un sussulto con la speranza che la gara si riaprisse improvvisamente dopo che sua maestà Sebastian aveva abbondantemente preso il largo dopo poco più di un terzo di gara.

Errore. Vana speranza.

Con la Safety-car in pista la Ferrari coglieva l’attimo per tentare di spargliare, cambio-gomme per Alonso con le medie per andare fino in fondo.

F1- Fuochi d’artificio a Marina Bay (by Marius)

Vettel, imperturbabile, proseguiva con la strategia decisa a inizio week-end. Adrian Newey gli ha dato una vettura praticamente perfetta, lui ci mette una guida più che perfetta.  Come ben puntualizzato dal nostro Giulio Scaccia nel Preview dello scorso venerdì la Red Bull si adatta benissimo aal circuito di Marina Bay ma Webber non ha girato come Vettel. Il pilota conta sempre.

Imbarazzanti, per gli altri piloti, gli oltre due secondi al giro che ha rifilato a tutti nella seconda parte di gara, il solito dominio ma ancora più assoluto e scusateci la grammatica.

Questi piccoli dettagli della corsa del campione del mondo in carica oscurano la bella gara di Alonso, secondo grazie alla strategia del muretto rosso, e di Kimi Raikkonen, in grande rimonta dalla tredicesima piazzola in griglia al gradino basso del podio nonostante un fastidiosissimo mal di schiena. A Maranello possono sorridere, l’anno prossimo al volante della rossa ci sarà un grande finlandese, un grande pilota.

A sei gare dal termine i punti di vantaggio di Vettel su Alonso sono sessanta, tantissimi ma mai dire mai. L’imponderabile esiste, anche se c’è un alieno alla guida di una formula 1.

Tre mondiali, quarantuno pole, trentatre vittorie, venti giri veloci, tre Grand Chelem.

L’alieno ha solo 26 anni.

 


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