Yas Marina, 3 novembre 2013 – Lo davano in calo venerdì, quando sembrava oramai rilassato e agiato sugli allori della 4° iride. Invece, Sebastian Vettel, ha dato l’ennesima prova del suo immenso talento, bastonando tutti compreso il compagno in Red Bull Mark Webber.
La pole mancata ieri è stata una piccola pecca in quello che è stato un Singapore Bis per Vettel e la Red Bull. Al via Vettel scatta bene poi prende se ne va, sparendo anche dagli obbiettivi delle telecamere. Vettel lo si rivede solo alla fine, quando taglia il traguardo da vincitore e improvvisa i soliti “donuts”, stavolta fuori dalla pista. Fine. Tutta qua la gara di un pilota che è sempre più leggenda vivente di questo sport. Indicativo del passo martellante di Vettel è come il proprio ingegnere, Rocquellin, al muretto Red Bull provasse a “rallentare” il proprio pilota per indurlo a risparmiare le gomme. Invano ogni tentativo. Vettel sembra sappia solo volare.Così commenta Vettel la sua vittoria: “La mia Red Bull oggi è stata eccezionale, in certe parti della pista credevo di volare! Voglio dedicare la vittoria ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici per me e non possono punirmi per donuts perchè gli ho fatti fuori dalla pista! Essere a 4 vittorie da Senna – commenta Vettel con un filo di emozione negli occhi – è incredibile. Ancora non mi rendo bene conto di quello che mi sta succedendo, magari mi succederà un giorno quando avrò lasciato la Formula 1“.
Webber, dopo la pole di ieri, sembrava pronto ad ottenere la prima vittoria dell’anno e salutare il mondo dell F1. Invece a fermare l’australiano ci si è messo un problema nelle fasi iniziali della gara al Kers (setting Kers 13…) che lo ha spinto dietro al compagno e dietro le Mercedes. Il passo per Webber non era ai livelli di Vettel, e i soli 4 secondi che alla fine lo separavano da Rosberg dimostrano quanto ci sia tanta differenza tra i due scudieri Red Bull. In sostanza anche senza essere imbottigliato nel traffico al via, difficilmente avrebbe potuto fermare il sempre più stellare Vettel.
Webber a fine gara dichiara: “La mia partenza non è stata un granchè, ho avuto un problema al Kers che abbiamo poi per fortuna risolto. Nel primo stint con le soft sono stato bravo, ma la mia Red Bull andava meglio nel secondo con le option. Oggi Vettel era su un’altro pianeta, su questa pista è imbattibile. Ora speriamo di poter fare meglio di oggi in Texas e Brasile“.
I “donuts” nel finale di Vettel son sempre un bello spettacolo, segno che la Formula 1 è ancora umana. Mentre Vettel faceva “tondeggiare” la sua Red Bull dal box gli segnalavano che non era consentito e lui, imitando l’amico Raikkonen, rispondeva: “yes yes yes… leave me alone, i know what i’m doing”. Certo che il ragazzo sa quello che fa.. Eccome!
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