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F1 | GP Brasile, Red Bull: Vettel tiene alta la bandiera del team

Da Tony77g @antoniogranato

Pietro SacconeF1Sport.it

9 novembre 2014 – Trasferta brasiliana difficile per la Red Bull che dopo una prima metà gara in lotta per i punti ha perso Ricciardo al giro 40 per un problema alla sospensione sinistra e può consolarsi solo con la prova gagliarda di Sebastian Vettel, bravo dopo una partenza difficile a chiudere una gara di orgoglio e decisione al 5° posto, il massimo possibile oggi.

Un weekend complicato. In casa Red Bull sembrano distanti i tempi in cui i gran premi erano trionfi scritti o quasi.

Dopo una qualifica difficile, con Vettel bravo a compensare i problemi della vettura strappando il sesto tempo e Ricciardo nono, tutti nel box anglo-austriaco sognavano la pioggia.

vettel_ricciardo_brasile_2014Si sapeva che su asciutto la macchina campione del Mondo uscente avrebbe sofferto. Si pensava che il massimo risultato possibile sarebbe stato il quinto posto, e così è stato, grazie ad una grande gara di Sebastian Vettel che, dopo una partenza difficile che lo ha visto scendere all’ottavo posto tra Alonso e Ricciardo, ha saputo rimontare con una strategia di anticipo. Il tedesco ha cambiato le gomme prima dei suoi competitors in ognuna delle tre soste e l’idea ha pagato. Dopo lo stop al settimo giro, Sebastian è tornato in pista sempre dietro Alonso e davanti al compagno australiano. In gestione gomme e benzina dal quindicesimo passaggio, alla 24esima tornata Seb ha superato di forza Grosjean imitando la manovra di Alonso ed al giro 25 è arrivata la seconda sosta.

Terzo stint iniziato fortissimo dal campione del Mondo, che al secondo giro su gomma fresca ha fatto un tempo ‘da Mercedes’ guadagnando di fatto la posizione su Alonso. Dopo il terzo cambio gomme, è arrivato un bel sorpasso su Kvyat (suo sostituto al fianco di Ricciardo per il 2015) ed una gestione intelligente delle gomme. Il quinto posto arriva grazie ad un gran sorpasso all’esterno su Kimi Raikkonen ed alla difesa agguerrita del finlandese su Alonso che stava arrivando fortissimo da dietro. Nei giri in cui Fernando è rimasto dietro Kimi, Vettel ha potuto respirare e difendere un risultato importante che lo porta in quarta posizione nel campionato piloti e che gli permette di andare a più 2 su Alonso nella sfida dell’orgoglio.

E’ stata una buona giornata oggi, siamo secondi nel costruttori, credo che il quinto posto fosse il massimo, se fossi partito bene forse avrei potuto provare ad arrivare quarto, ma sono buoni punti per me”.

Sperava molto nella pioggia, come diceva ieri, Daniel Ricciardo. L’australiano, unico pilota non Mercedes in grado di vincere quest’anno, aveva dichiarato di voler fare una buona gara. All’attacco di Vettel in partenza, Daniel non è mai riuscito a superare Seb e stavolta le soste ai box lo hanno allontanato dal tedesco. Al 40° giro, il colpo di scena. Quando era a qualche secondo da Alonso, la sospensione anteriore sinistra lo ha tradito, costringendolo al ritiro, chiudendo una gara nella quale il pilota della macchina numero 3 non era mai stato particolarmente veloce.

“Quando ho frenato alla prima curva, la macchina non stava più in traiettoria. Abbiamo avuto un problema con la sospensione, avevo pensato fosse il freno invece era proprio la sospensione sinistra. Speravo meglio oggi, al momento dell’incidente non potevamo guadagnare molte posizioni. E’ andata così. Mi posso consolare un pò con il terzo posto in campionato. Adesso manca ancora una gara, spero vada bene, voglio chiudere alla grande”.

Si chiude quindi con due stati d’animo opposti un weekend non semplice per la Red Bull. Il sorriso di Vettel che nel finale di stagione sta correndo con l’orgoglio per dimostrare di valere e l’amarezza di Ricciardo, che era sempre andato a punti dal GP del Bahrein ed interrompe la sua striscia positiva per un guasto tecnico, cosa che non gli era mai capitata.

La Red Bull ora si preparerà all’ultimo Gp dell’anno, quello di Abu Dhabi, sognando il quarto successo stagionale. Il team è  forte del secondo posto nel campionato costruttori, segnale che anche in un’annata difficile con la Mercedes imprendibile le cose migliori tra le altre scuderie sono uscite dal team di Milton Keynes.

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