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F1-Gp d’Ungheria: si riaprono i giochi? (by Marius)

Creato il 29 luglio 2013 da Simo785

Il Mondiale di formula 1 ha scollinato, in Ungheria si è disputata la decima prova, ne restano solo nove al termine e forse la discesa non sarà una semplice passeggiata per Sebastian Vettel. Ieri la Mercedes ha dato prova e conferma al mondo che la vettura ora c’è, non solo per fare la pole position ma anche per vincere una gara con vera autorvolezza e forse anche per rientrare nella corse per l’iride dei piloti.

Nell’ottimo Preview della scorsa settimana del nostro Giulio Scaccia sul GP di Ungheria ci si poneva dei giusti interrogativi proprio sul valore attuale delle frecce d’argento e sul loro adattamento al circuito magiaro, che infatti è uno dei più somiglianti a un tracciato cittadino come Montecarlo dove Rosberg dominò due mesi orsono, e mostrava il proprio scetticismo sulle possibilità della Ferrari di essere davvero protagonista.

F1-Gp d’Ungheria: si riaprono i giochi? (by Marius)

Al Hungaroring Lewis Hamilton ha piazzato la quarta pole stagionale, terza consecutiva ma questa volta è andato fino in fondo come un tale campione è in grado di fare, è riuscito a tenere alto il ritmo per tutta la gara riuscendo costantemente, giro dopo giro, a distanziare tutti gli avversari per presentarsi all’appuntamento con la bandiera a scacchi in solitaria con oltre dieci secondi di margine sul secondo.

La piazza d’onore è andata a Kimi Raikkonen che, grazie alla sosta in meno ai box, è riuscito a sopravanzare Vettel all’ultimo pit-stop e poi a tenerlo dietro con una difesa arcigna e degna dei duelli degli anni ’80, al giro 68 Re Sebastian ci ha provato sul serio, ha cercato di infilarlo all’esterno ma Kimi ha tenuto duro ritardando la frenata e mantenendo la traiettoria per costringere il tedesco a cedere e restare dietro, abbiamo assistito a un duello emozionante, ma da due autentici fuoriclasse ci si deve aspettare questo ed altro.

Il finlandese della Lotus ha così rosicchiato tre punticini a Vettel, che resta saldamente davanti in classifica, ma soprattutto ha scalzato dal secondo posto Alonso, tristemente quinto al termine della gara terminata pure dietro a un quasi pensionato Mark Webber, autore comunque di una grintosa rimonta dall’ottavo posto in griglia. La Ferrari deve necessariamente darsi una sveglia se vuole anche solo sognare di concorrere per il titolo, la Red Bull è di un altro livello e la Mercedes lo sta diventando ogni Gran Premio di più. Ieri la Rossa a preso da Hamilton mediamente quasi mezzo secondo al giro, terminando a oltre mezzo minuto, Domenicali non esiterà di certo a ricordare questo ritardo ai suoi uomini in questo mese che ci separa dalla gara nel tempio di Spa, in Belgio.

Anche la Lotus è costantemente più performante della Ferrari, se non in velocità di punta almeno nell’ottima gestione degli pneumatici.

Massa ormai ha capito che la sua esperienza a Maranello è terminata e non ha più grandi stimoli, ormai è palese.

Una piccola nota di merito per la Williams che ha portato a casa con Maldonado il primo punto dell’anno, un incoraggiamento per la storica scuderia nella peggior stagione, finora, della sua gloriosa storia.

Il mercato dei piloti sta segnando forse le seconde linee ma il prossimo anno ci saranno sedili pregiati liberi. Il pilota più appetibile dovrebbe essere proprio Raikkonen papabile per la Red Bull o per un clamoroso ritorno in Ferrari, in entrambi i casi ci sarebbe solo da godere per i nostri occhi di appassionati.

Intanto attendiamo con ansia il 25 agosto, quattro settimane di astinenza si sentiranno ma verremo ripagati dal godimento puro quando vedremo la prima vettura fare Raidillon ed Eau-Rouge a tutta.


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