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F1, i top e i flop del Gp del Brasile

Creato il 11 novembre 2014 da Simo785

a cura di Rita Cappiello

 

Si spengono i motori a San Paolo. L’ultimo capitolo, quello decisivo, che ci dirà chi sarà il Campione del Mondo 2014, verrà scritto solo ad Abu Dhabi.

Il Gran Premio del Brasile ci ha, ancora una volta, regalato tante emozioni, un quasi-duello in testa e parecchi nel mezzo del gruppo. Resta una gara di grande fascino, a cui sono legati i titoli vinti da molti piloti e sarebbe stato bello poter vedere, anche quest’anno, a Interlagos, l’atto conclusivo della stagione.

Trionfa Rosberg, che si tiene la sua prima posizione, dall’inizio alla fine della gara, con le unghie e con i denti. Poi Lewis Hamilton a completare un’altra doppietta Mercedes, e infine Massa sul terzo gradino del podio con la sua Williams.

 

Top

Il podio del Gp del Brasile 2014

Il podio del Gp del Brasile 2014

 

Nico Rosberg

Una bella risposta a tutti coloro che pensavano che dopo la batosta di Austin, il Tedesco si sarebbe arreso.  Il week end brasiliano, invece, lo ha visto dominatore, dall’inizio alla fine. Nico Rosberg non molla con la testa e con il cuore.  Ancora una volta conquista una grande pole al sabato con un giro perfetto. Il re della pole di questa stagione è lui. E in gara dimostra la stessa precisione di guida e, nonostante la grintosa aggressività di Hamilton alle sue spalle, conquista la vittoria, riportando a 17 il suo distacco dalla vetta della classifica. Tutto da decidere ad Abu Dhabi, gara che sarà purtroppo inquinata dalla regola del doppio punteggio.

 

Lewis Hamilton

Anche se stavolta non gli riesce il colpaccio, la sua gara è stata grintosa e aggressiva, come quelle a cui ci ha abituato. Purtroppo Lewis è punito dalla sua stessa foga con cui tenta di riacciuffare per poi superare il compagno. A gomma finita fa un super giro e pensa di poterlo ripetere prima del pit stop sperando di ottenere il massimo possibile, ma la sua monoposto va in testacoda e il gap da Rosberg aumenta di nuovo. L’Inglese non si scoraggia, rimonta nuovamente, ma questa volta non basta la sua pressione a indurre Nico in errore e alla fine è costretto ad accontentarsi del secondo posto. Ci piace chi va in pista e ci mette molto cuore e pochi calcoli. Chi ci prova con tutto ciò che ha e tutto quel che può, alla fine non esce mai sconfitto.

 

Jenson Button

Purtroppo ancora una volta ritroviamo Jenson fuori dal podio, quando lo avrebbe più che meritato.

Per tutto il week end si è dimostrato molto veloce e competitivo e domenica è stato autore di una gara consistente. La sua McLaren ha ottenuto il massimo possibile e forse anche più, considerando l’indiscussa superiorità di Mercedes e Williams. A quel che pare, non ci sarà spazio per lui in F1 la prossima stagione, visto che il suo sedile lo avrà Fernando Alonso. Mi sembra assurdo che questo sport debba fare a meno di piloti come Jenson Button, che, ricordiamo, è un Campione del Mondo, mentre assicura sempre spazio a  personaggi con scarso talento, ma lauta dote.

 

Felipe Massa e Williams

Un posto nei top lo riserviamo alla Williams e anche a Felipe Massa, ma più che altro per benevolenza, visto che il Brasiliano domenica ce l’ha messa davvero tutta per perdere il terzo posto e alla fine è salito sul terzo gradino del podio grazie alla grande velocità e competitività della sua Williams, più che mai seconda forza in campo. Felipe prima rimedia uno stop and go di 5 secondi per aver superato la velocità consentita in corsia box e poi sbaglia persino postazione durante il pit seguente… L’emozione di correre il gp di casa può bastare a giustificare questi errori da principiante per un pilota esperto come Massa?

La Williams ha ampiamente dimostrato di essere inferiore solo alla Mercedes in questa stagione quasi da incorniciare per il team inglese. Purtroppo a San Paolo non è riuscita ad ottenere un buon piazzamento con entrambe le monoposto, visto che Bottas è solo decimo, ma tanti piccoli problemi e contrattempi hanno impedito loro di portare a casa più punti. Il terzo posto nella classifica Costruttori, però, appare ancora saldamente nelle loro mani.

 

Nico Hulkenberg e Force India

Dopo parecchie gare nel più completo anonimato, torna a farsi vedere Nico Hulkenberg, autore di un’ ottima gara a San Paolo, dove conquista una brillante ottava posizione, portando a casa punti preziosi per il team. Non lo stesso si può dire per il compagno di squadra Sergio Perez, apparso un po’ in ombra a Interlagos, ma la Force India esce da questo gran premio risollevata sia dal miglioramento nella prestazione che dalle strategie applicate, rivelatesi azzeccate.

 

Flop

 

Faccio fatica ad individuare dei veri e propri flop nella gara di domenica, mi limiterò a citare chi, a mio parere poteva ottenere di più e non lo ha fatto.

 

Lotus

Ad Austin ci aveva illuso, sembrava di nuovo in grado di poter competere e lottare per la zona punti e invece in Brasile è tornata nel consueto anonimato che l’ha contraddistinta per l’intera stagione. Ormai sembra esserci davvero poco altro da chiedere o in cui sperare per il team di Enstone, che spera di archiviare l’annata così come tra una gara sarà archiviato il rapporto con Renault., burrascoso, a dir poco, in questo 2014.

sauber

Sutil e Gutierrez

Nelle ultime gare abbiamo visto una Sauber in leggera ripresa, ma poco aiutata dai suoi piloti che per scarsi meriti e per qualche episodio sfortunato, non hanno saputo capitalizzare il miglioramento. Chiudere a zero punti la stagione è quanto di peggio potevano fare, visto che questa cosa gli farà portare a casa scarsissimi capitali e la Sauber è uno di quei team con maggiori difficoltà economiche.

Spuntano come i funghi i piloti di questo team che dichiarano di avere un contratto, ora che si son visti buttar fuori o quasi per la prossima stagione… Ma speriamo, per loro chiaramente,  che gli avvocati riusciranno a fare di meglio per fargli conservare il posto, di quanto abbiano fatto loro in pista.

 

Toro Rosso

Ci siam dimenticati della bella Toro Rosso di inizio stagione, che trovavamo sempre in zona punti. Una discesa del team che è continuata inesorabile per  parecchie gare e interrotta solo da sporadici lampi. Il team di Faenza chiude la sua stagione con bottino di punti che poteva essere maggiore, con l’addio a Kvyat, giovane talentuoso approdato solo da un anno in F1 e che già ha conquistato un sedile in un top team (la Red Bull) e con molti dubbi sul futuro rapporto con Vergne. Il Francese non ha fatto in tempo a digerire la scelta della Red Bull dello scorso anno caduta su Ricciardo, che si è visto di nuovo scartato dalla scuderia madre… Non gli resta che sperare che di avere un’altra opportunità sempre in Toro Rosso per il prossimo anno.

 

Altre note dalla gara di domenica

 

Dobbiamo segnalare la bella gara di Kimi Raikkonen che ha trovato un buon feeling con la sua monoposto e ha portato a casa un settimo posto, che sarebbe stato un sesto, o forse anche un quinto, se la sfortuna non lo avesse colpito per l’ennesima volta. Il suo secondo pit stop è durato un’eternità a causa delle difficoltà dei meccanici a montare la gomma anteriore destra. Difficoltà che sembrano esser state dovute alla rottura del carrello elevatore.

Bellissimo il duello, andato avanti per qualche giro, con il compagno di squadra Fernando Alonso. Alla fine Kimi ha dovuto cedere e farsi superare, perché le sue gomme erano oramai alla frutta. Ma finchè ne ha avuta si è difeso con grinta e soprattutto ha portato la sua monoposto al traguardo praticamente senza gomme, con un pit stop in meno degli altri, dimostrando nuovamente tutta la sua abilità nella gestione degli pneumatici.

 

Anche Vettel ha fatto una buona gara. Inizialmente si è messo in difficoltà da solo con un errore, ma ha riconquistato la posizione in maniera brillante e, come è accaduto spesso, aiutato dalla strategia azzeccata del team. Due parole sulla Red Bull, che è passata dai trionfi incontrastati della passata stagione alle difficoltà di quest’anno, dovute in gran parte al motore Renault.  Il team austriaco chiude la sua stagione con un bilancio che, a mio parere, può considerare positivo.  Si è scoperta in casa un nuovo campione, Daniel Ricciardo, l’unico non pilota Mercedes in grado di vincere delle gare quest’anno e, nonostante tutte le difficoltà di Vettel, alla fine porta a casa il secondo posto in classifica Costruttori. Non male davvero.

 

Considerazione finale. Oltre al fatto che non avrei voluto vedere assegnare i punti doppi nell’ultima gara, avrei voluto, come anticipavo all’inizio del pezzo, che il mondiale si fosse chiuso ad Interlagos. Questa pista brasiliana ha visto in passato festeggiare diversi titoli e rimane una delle gare più affascinanti, vuoi per i ricordi, vuoi per le emozioni che comunque è in grado di regalare in pista. Invece dobbiamo chiudere ad Abu Dhabi e speriamo di farlo in bellezza.


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