Facciamo che ne riparliamo al prossimo giro?

In condizioni assolutamente normali sarei contrario ad un Monti-bis. Credo che la politica debba riappropriarsi del suo campo nonostante nell’ultimo periodo abbia perso fin troppo terreno. Perché sono tuttavia favorevole ad un Monti-bis è spiegato facilmente dalla cronache giornalistiche di questi giorni, dai Fiorito, dai magna magna che si celano un po’ in ogni dove, dai partiti che implodono (mi riferisco al Pdl, sì). Non riesco a vedere la luce, quella famosa luce in fondo al tunnel che tutti giurano e spergiurano di scorgere quando è ancora buio pesto. C’è poi la lettera di Lavitola a Berlusconi che – fatta la dovuta premessa per cui le questioni sollevate dall’ormai noto faccendiere sono tutte da verificare – rievocano scenari controversi di questi anni travagliati facendo emergere storie che hanno condizionato la nostra esistenza. Ogni cosa è cambiata affinché nulla cambiasse e indietro non si può più tornare. Non è il ricambio generazionale che serve all’Italia, bensì culturale e in un solo anno miracoli non se ne potevano certo pretendere. Ne riparliamo al prossimo giro, spero.