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[Facciamoci del male] Numero sette

Creato il 21 maggio 2012 da Subarralliccu @subarralliccu
21 maggio 2012 · by Mirko Madau · in Facciamoci del Male. ·
[Facciamoci del male] Numero sette Amministrative: i ballottaggi, a caldo.

La vittoria di Pizzarotti del Movimento 5 Stelle a Parma, ottenuta coi voti del Pdl, riporta le cose al loro posto. Grillo conquista l’elettorato di centrodestra, che è poi il suo target più immediato. La concomitante sconfitta del Pd, a prescindere dagli altri risultati, che comunque registra anche la debacle di Palermo contro Leoluca Orlando, apre la bagarre nel partito di Bersani: Renzi chiede di andare a congresso
Anche il Pdl viaggia verso un probabile congresso, da questa parte è Alemanno che assapora la fuga dal Campidoglio.
La Lega, dopo un primo turno disastroso, ai ballottaggi perde dappertutto: e quest’anno salterà anche la Pasquetta fuori stagione a Pontida.

Il ritorno dei partiti morti viventi

Quella che con il governo tecnico fosse morta la politica, o addirittura la democrazia, era una gran sciocchezza detta da chi fa il difensore della Costituzione, senza conoscerla. Ma per rassicurare ancor di più tutti sul fatto che la politica – che in Italia poi sono i partiti – è tutt’altro che morta, ci hanno pensato i risultati di queste elezioni amministrative. I partiti che sostengono il governo non ne sono usciti bene e ora è tutto un “Monti ci deve ascoltare“. Ma il punto è che Monti è già fermo da tempo e ha ben poco da ascoltare. Il governo dei tecnici sarà la classica montagna che partorisce un topolino – probabilmente un topolino impazzito, peraltro – proprio grazie al fatto che alla fine sono sempre loro, i partiti, a decidere cosa si fa e cosa no. E’ il regime partitocratico, bellezza, direbbe Pannella.

Brindisi: la paranoia delle trame nere.
Poi magari sono davvero i servizi deviati, i fasci, la massoneria, la P5 o 6, la Banda della Magliana, Marcinkus e Andreotti, ma la facilità con cui la matrice delle bombe italiane si tinge di nero e misteri occulti fin dalle prime ricostruzioni, sfocia davvero nella paranoia.
E se è vero che l’attentato di Brindisi non sembra di matrice mafiosa, e infatti pare non lo sia, è anche vero che la mafia, in tutte le sue forme e denominazioni, ha compiuto nefandezze tali che davvero attaccarsi a presunti codici mafiosi oggi appare quanto meno bizzarro. Chi scioglie bambini nell’acido potrà, un giorno, far saltare per aria studentesse. Bisogna essere Grillo, per stupirsi ancora.

Trema l’Emilia.
Alle 4.03 di domenica 20 maggio, un terremoto ha colpito l’Emilia-Romagna. Magnitudo 6.0, bello forte. Danni ingenti al patrimonio culturale, case inagibili, oltre 4000 sfollati. Sette morti: due donne sono morte, letteralmente, di paura. Quattro erano operai che svolgevano il loro turno di notte, morti sotto capannoni costruiti negli anni 2000 e caduti giù come castelli di carte: quelle carte che sicuramente erano piene di timbri e firme in calce che certificavano la sana e robusta costituzione antisismica.
E intanto oggi piove e grandina sugli sfollati.

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