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Facebook, Big data e San Valentino: uno studio

Da B2corporate @b2corporate
Facebook esce con una “ricerca amorosa” che potrebbe avere possibili impieghi in attività di marketing, come offerte speciali di coppia, mentre qualcuno pensa già a un’invasione della privacy personale.
San Valentino sui social network
Questo San Valentino ha avuto un grande successo sui social network. Dalle pagine dei privati a quelle aziendali abbiamo visto rimbalzare messaggi di auguri per la festa degli innamorati. La homepage di Google ha salutato il Doodle per confezionare una scatola di cioccolatini da spedire al proprio Valentino/Valentina.
Mentre su Twitter l’hashtag “Buon San Valentino” è rimasto nei primi dieci per tutto il giorno ed è stato anche menzionato nel “Follow Friday”: i cinguettii scambiati il venerdì per indicare le persone da seguire e contrassegnati dalla doppia effe #FF, visto che San Valentino è capitato di questo giorno.
A completare il quadro "amoroso", Facebook esce in queste ore con una ricerca che riguarda la situazione sentimentale di milioni di utenti del social network.
La ricerca “amorosa” di Facebook
Grazie al post di Samantha Murphy Kelly di Mashable, apprendo che Facebook tiene le statistiche di chi si è fidanzato, anche per il giorno di San Valentino, sulla base dell’aggiornamento del proprio profilo da parte degli utenti, da “libero” a “ufficialmente impegnato”. In questo modo, a distanza di un anno, Facebook può mettere a confronto quanto accadeva dodici mesi prima nello stesso periodo.
I dati
Nei tre mesi (o 100 giorni) prima che una coppia aggiorni il suo stato in “rapporto ufficiale” di Facebook, il social network vede un costante aumento del numero di post sulla timeline condivisi tra i due soggetti della coppia. Infatti, l’azione di postare sulla bacheca dell’altro raggiunge il picco massimo (1.67 messaggi) a 12 giorni dal “giorno 0″, inteso come giorno di inizio della relazione, in seguito al quale il numero di post in genere diminuisce.
Facebook, Big data e San Valentino: uno studio
La minore interazione dal giorno successivo in realtà non sarebbe un dato negativo. Infatti, i post condivisi dopo quella data tendono a diventare più dolci e positivi dei precedenti. Per determinare questo, Facebook ha esaminato parole che... Continua a leggere questo articolo.

Articolo a cura di Maura Cannaviello
http://www.maura.it
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