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Facebook: EdgeRank e visibilità dei post

Da Hnikarr
Dopo l’introduzione del discusso e discutibile Riquadro degli Aggiornamenti, la sezione in alto a destra nella Home di Facebook in cui ci appaiono notizie in tempo reale, sono due i luoghi in cui possiamo leggere aggiornamenti e notizie provenienti dai nostri amici e dalle Pagine di cui siamo fan: la sezione “Notizie” della Home e, appunto, il Riquadro degli Aggiornamenti. Queste due zone, però, non funzionano allo stesso modo e non ci mostrano le stesse notizie. Soprattutto, non mostrano lo stesso numero di notizie. Il Riquadro degli Aggiornamenti mostra quasi tutte le attività dei nostri amici, un fatto che ha già provocato parecchi mugugni e proteste, dopo la sua introduzione: nuove amicizie, nuovi commenti ai post, nuovi “mi piace”, eccetera eccetera. In breve, nel Riquadro troviamo più o meno tutto ciò che gli amici fanno, o almeno tutte le loro azioni che noi potremmo vedere, in un modo o nell’altro. Le Notizie nella Home, invece, contengono solo alcuni degli aggiornamenti dei nostri amici; contengono anche soltanto alcuni degli aggiornamenti delle Pagine di cui siamo fans. Le notizie che appariranno nella nostra Home sono quelle considerate più importanti per noi, cioè le notizie che siamo più interessati a leggere e a trovare in primo piano. Nella Home abbiamo anche la possibilità di ordinare le notizie sulla base di due fattori: il puro e semplice ordine cronologico, oppure l’ordine di importanza delle notizie. Ma come è calcolata l’importanza per noi di una notizia? E come è costruito l’ordine di importanza? La risposta a queste domande si trova nello EdgeRank, l’algoritmo utilizzato da Facebook per classificare l’importanza di una notizia in relazione agli interessi di ogni utente. La funzione dello EdgeRank è quella di calcolare quanto un post potrebbe essere interessante per un utente di Facebook: i post che otterranno un punteggio migliore, in relazione ai nostri gusti, si guadagneranno anche una posizione di primo piano nella nostra Home. Operazione non molto diversa da quella compiuta da Google, quando ci mostra i risultati di una nostra ricerca: nei primi posti avremo i risultati che maggiormente corrispondono all’argomento da noi cercato, mentre gli altri appariranno via via in ordine decrescente, nelle pagine successive. La differenza è che Google basa la sua classifica dei risultati sulle parole da noi usate nella ricerca (in realtà non solo su quelle, ma semplifichiamo), mentre Facebook ordina i risultati in base alla loro corrispondenza coi nostri gusti. Ma come sono determinati i nostri gusti? A determinarli provvede appunto lo EdgeRank. Le attività che compiamo quotidianamente sui post, sulle foto, sui video, eccetera, sono l’indicatore dei nostri gusti, almeno per l’algoritmo. A ogni nostra azione è assegnato un punteggio: quando clicchiamo “mi piace” su un post, quando lo commentiamo, quando lo condividiamo, eccetera. Questo punteggio non è definitivo, ma cambia in relazione al tempo trascorso dalla nostra azione: un commento di oggi potrebbe valere 4 punti, un commento di ieri varrà 3,8 punti, un commento di un mese fa ne varrà uno soltanto (numeri messi a caso, giusto per dare una idea). Sommando i punteggi di tutti i post pubblicati da un nostro amico o da una Pagina di cui siamo fans, otterremo un valore numerico del nostro interesse nei confronti di quell’amico o di quella Pagina. Questo è lo EdgeRank di Facebook. Affinità, Peso e Tempo sono i tre valori da considerare. L’Affinità è la quantità di interazioni che abbiamo con una Pagina o un amico; il Peso è la qualità di interazione (commento, “mi piace”, condivisione); il Tempo è l’età di ogni nostra interazione. Le Pagine e gli amici con cui abbiamo una interazione più frequente, di maggiore qualità e più recente avranno un posto privilegiato nella nostra Home. Il che funziona anche come circolo vizioso, perché la maggiore visibilità dei loro post aumenterà anche le probabilità che noi interagiamo con quei post, rafforzando la loro posizione di “preferiti” (almeno secondo l’algoritmo utilizzato per calcolare le preferenze). Tutto ciò spiega anche la “fame” di commenti e di “mi piace” che molte Pagine mostrano. Maggiori saranno le nostre azioni sui loro post e maggiore sarà il punteggio che guadagneranno tra i nostri interessi: un maggior punteggio significa più spazio sulla nostra Home, più visibilità e più pubblicità, un fattore-chiave soprattutto per le Pagine che promuovono marchi o prodotti.
Per chiunque sia poi interessato a migliorare il proprio punteggio di EdgeRank e guadagnarsi una posizione migliore tra gli interessi dei propri amici o dei propri fans, i principi sono sempre gli stessi che si ripetono fino alla nausea in tutte le guide più o meno valide sul fatale argomento di “come attirare più visitatori sul proprio sito” o “come autopromuoversi in Rete”: bisogna attirare l’interesse del pubblico, cioè farsi notare. Video e foto attirano l’attenzione più di un post di solo testo (discutibile, ma è uno di quei principi che nessun autoeletto “guru del marketing” metterebbe in dubbio); chiedere un parere ai lettori aumenta le possibilità di interazione; pubblicare post variegati e non in fotocopia;  aggiungere con moderazione link a elementi esterni (pagine web e simili), per arricchire la discussione; scegliere con cura il tempo giusto per pubblicare un post, in base all'orario in cui si riceve il maggior numero di commenti e “mi piace”; eccetera eccetera. Questi sembrerebbero essere i fattori che più aiutano a ottenere interazione coi lettori e, di conseguenza, a migliorare la propria posizione nel loro EdgeRank; che funzionino davvero, poi, è tutto da dimostrare.

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