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Fakfa

Da Malvino
Blažek, lo scarafaggio, svegliandosi un mattino da sogni agitati, si trovò trasformato, nella sua tana, in un minuscolo e lindo impiegato. Giaceva sulla schiena, curva com’è dei dipendenti del catasto, e sollevando un po’ la testa vide un ventre molle, chiaro, coperto da peli lunghi e radi. Il mucchietto di terriccio sul quale s’era addormentato gli si era appiccicato addosso e due gambe e due braccia, mostruosamente grosse rispetto al tronco, si muovevano davanti ai suoi occhi.“Che mi è successo?” pensò. Non era un sogno. La sua tana, un bel buco da blatta, anche se un po’ piccolo, stava lì come l’aveva lasciato prima di addormentarsi…

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