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Fantasmi a Roma

Da Sambruno
Fantasmi a Roma La citazione nell'header ("Non ci sono, sono uscito, sono morto!") viene da questo film, che è uno dei miei preferiti tra le commedie all'italiana - da non confondere con quell'altra commedia all'italiana lì, quella erotica.
Film all'antica, pieni di garbo e ironia - merce rarissima, oggi. Leggeri anche quando, come in questo, si toccano temi scottanti e sempre attuali, come la corruzione, l'abuso edilizio e la denuncia sociale - con la contrapposizione tra l'antico, pieno di dignità per quanto decandente, e il moderno arrivista, arrampicatore e attaccato al denaro. Il film è del 1961, diretto da Antonio Pietrangeli, sceneggiatura di Sergio Amidei, Ennio Flaiano ed Ettore Scola, musiche di Nino Rota. Cast fenomenale: Eduardo De Filippo, Marcello Mastroianni (impegnato in tre ruoli), Belinda Lee (bellissima, purtroppo morta nel '61, a venticinque anni, in un incidente d'auto), Tino Buazzelli, Lilla Brignone (la fantastica Regina), Vittorio Gassman (il focoso pittore Caparra), Sandra Milo... La Sandrocchia nazionale, già, carina e niente affatto male nel ruolo della svampita Flora.
Cinque fantasmi, già proprietari di un nobile palazzo, si alleano con un pittore-fantasma del Cinquecento per impedire la speculazione edilizia progettata dall'ultimo discendente. Traducendo in film una sceneggiatura brillante e spiritosa Pietrangeli ha saputo narrare la sua favola surrealistica con un distacco e un'eleganza inconsueti alla commedia italiana. Buazzelli è doppiato da Giuseppe Rinaldi e la Brignone da Lidia Simoneschi. 3 premi internazionali. Incompreso in Italia. [FONTE: MyMovies.it]
Fa un po' specie che due attori di teatro, come Buazzelli e la Brignone, siano stati doppiati. Mah... 
Fantasmi a Roma è una commedia fantasy piena di battute brillanti: le conosco quasi tutte a memoria, ormai, ma mi divertono sempre. Come la trama: nota e arcinota, ma ogni volta è una bella riscoperta. Ci sono ruoli, come quello marginale di Regina, che restano impressi e sono una delle bellezze di questo film. Che conoscono in pochi. Vuoi per il genere, vuoi per la concorrenza della commedia scollacciata e sboccata nata pochi anni dopo, ogni volta che lo cito quasi tutti mi chiedono "Eh? E che film sarebbe?". Un film da vedere, dico io. Stessa classe delle più belle commedie americane, come Operazione sottoveste o Angeli con la pistola. Un film dei tempi che furono del cinema italiano, quando si era ancora capaci di sfornare pellicole divertenti e serie nello stesso tempo.
Sei più falsa... di una donna. Se non fossi nuda, mi faresti schifo.  Niente! Sei biondastra, slavata, convenzionale, c'hai le poppe! "E quella là sarei io?" "Oh, guarda che se c'è una che deve lamentarsi, quella è Venere!" "Sono arrivata! Mi so' reggina, santa e papessa, er trono è mio... E per primo do foco ar Campidoglio, chiudo i Ministeri e riapro i casotti. State attenti."  "Non ci sono, sono uscito, sono morto!" "Un momento! Gli parlo io, al cadavere."

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