Far celebrare il matrimonio da un amico o da un parente, a milano e' tendenza

Convolare a nozze approfittando della possibilità di far celebrare il matrimonio da un amico o da un parente sembrerebbe una tendenza in costante crescita, almeno per quel che riguarda i comuni che lo permettono.
Succede ad esempio a Milano che nel 2010 su 1.585 matrimoni 108 sono state le nozze celebrate da amici e parenti, 586 da personale interno all’Amministrazione, 878 da consiglieri e 13 da Assessori. Stessi numeri anche per l’appena terminato 2011.
“Un diritto che il Comune continua a riconoscere alle coppie” così commenta l’assessore ai Servizi civici di Milano Daniela Benelli, che poi continua: “Consentire a una coppia di sposi la scelta di chi deve unirli in matrimonio è un diritto che il Comune di Milano tutela con convinzione. Un amico nel ruolo di celebrante contribuisce, inoltre, a rendere più gioioso e condiviso il rito”.
Perché un cittadino che non fa parte dell’Amministrazione possa officiare il rito civile è necessario che goda dell’elettorato attivo e passivo, dopodiché è sufficiente la richiesta all’ufficio Matrimoni del settore Anagrafe. Come prevede il Decreto del Presidente della Repubblica n. 396 del 3 novembre 2000 che disciplina questa materia, una volta ottenuto il via libera, il cittadino officiante deve indossare la fascia tricolore, perché in quel ruolo svolge una funzione ufficiale delegata dal Sindaco.
Purtroppo a Roma questo tipo di celebrazioni che si avvalgono del contributo di parenti ed amici stretti ancora non sono autorizzate e così, per quelle coppie capitoline che intendono seguire la tendenza dei matrimoni officiati da persone vicine alla coppia, non resta altro da fare che approfittare dei tanti piccoli comuni limitrofi alla città eterna dove, la burocrazia è meno fiscale e le pratiche più facili da gestire.
E.M. 06/03/2012
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