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Fatina costume - parte 2

Creato il 25 ottobre 2012 da Bussola

E’ da un po’ che non scrivo sul blog.
A volte si hanno tante cose da dire a volte al contrario un po’ meno.
Generalmente quando non scrivo è perché non ho belle cose da raccontare. Utilizzo la scrittura come mezzo di diletto, per divertire me e chi legge. Se il periodo che attraverso è un po’ mesto o complicato, preferisco usare altri mezzi per cercare svago, le parole normalmente le fuggo.
Ogni blog ha una storia. Ci sono molti blog che hanno ragion d’essere proprio perché l’autore trova nella condivisione dei momenti difficili, un aiuto dai lettori, per affrontare le impervietà, per non sentirsi solo. Per me è un po’ il contrario. Quando mi sento un po’ destabilizzata dagli eventi, metto fuori un cartello con scritto “Chiuso per pippe mentali”.
Ad ogni modo, nonostante l’incipit sia degno di Giacomo Leopardi, non sono proprio sotto un treno. Stiamo tutti bene, e questo è l’importante.
Diciamo che stiamo procedendo un po’ in salita, tra il lavoro di Fab, i suoi turni di notte e nei week-end, lo spettro di una cassa integrazione, lo stress di nuovi colloqui che a volte vanno e a volte non vanno e nel frattempo si attende, e tante altre piccole cose che ci rendono un  pò in salita la vita di tutti i giorni.
Fab è fiducioso. Lui non si arrende.
Del resto che cosa ci si può aspettare da uno che è nato nonostante la mamma avesse la spirale, il giorno che lo ha concepito?!
E’ un combattivo! Uno tosto!
Io sono più mollacciosa….
Elaboro strategie, penso soluzioni, mi gonfio come un palloncino e poi cado giù come una pera cotta. Insomma un po’ annaspo. Però tra il volare e il cadere, mi sento di far qualcosa, nonostante tutto preferisco muovermi in maniera scoordinata piuttosto che stare ferma ad aspettare.
Vabbè….
Finito il capitolo pippe mentale, carico  le foto delle gonnelline da fatina che ho realizzato per le mie nipoti.
Le istruzioni sono molto semplici. Prima di iniziare bisogna avere la misura della vita della bambina e l’altezza gamba (dalla vita cioè alla caviglia), un elastico da sarta, del tulle colorato (3 - 4 metri) delle forbici e del cotone. Si prende l' elastico da sarta e lo si cuce ai due estremi in modo da chiudere la vita della gonna in base alle misure della bimba. Si prende il tulle e lo si taglia di lunghezza doppia all’altezza della gamba  bambina e di larghezza 10 - 15 cm. Si avranno quindi tante strisce colorate. Non è importante essere precisi, la vaporosità del tulle nasconde eventuali imperfezioni o irregolarità.
A questo punto le strisce possono essere o cucite all’elastico o legate ad esso mediante nodo. Pensavo che cucendo la stoffa l’effetto sarebbe stato più ordinato, e invece mi sbagliavo. Ho fatto entrambe le prove. Molto meglio fissare la stoffa all’elastico mediante un nodo a metà lunghezza (per questo la stoffa viene tagliata di una lunghezza doppia rispetto a quella della bambina). Il lavoro con i nodi è molto più rapido, ordinato e inoltre permette all’elastico di mantenere la propria elasticità integra qualità che in genere si perdono con il lavoro di cucito.Un po’ di nodi e potete godervi orgogliose il vostro lavoro. Se volete strafare qualche piccolo fiore o petalo  renderà la gonna un piccolo capolavoro di sartoria anche se non siete sarti e non sapete cucire ;). 
NB: Più stoffa mettete e più l'effetto nuvoletta sarà strabiliante
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