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Favignana, L’origine del nome

Creato il 21 agosto 2013 da Marcella

La leggenda dell’origine dei nomi delle tre isole Egadi

A view from Erice to Favignana and Levanzo. On...

A view from Erice to Favignana and Levanzo. On the horizon Marettimo is faintly visible. (Photo credit: Wikipedia)

Secondo la leggenda il dio Elios inviava il suo gregge ai pingui pascoli dell’isola di Trinacria, affidandolo alla custodia delle due graziose figlie, le pastorelle Fauetusa e Lampatia, nate da suo amplesso con la giovane Neerea. Così i nomi delle isole Egadi prenderebbero origine dai due nomi delle pastorelle e dalla loro madre: Auegusa – Favignana (Foetusa), Pharbantia – Levanzo (Lampatia) e Hiera – Marettimo (Neerea).

Storia di Favignana.

Favignana town on the island of Favignana, Italy

Favignana town on the island of Favignana, Italy (Photo credit: Wikipedia)

Favignana è la sorella maggiore delle Egadi (19 km2). A ragione Salvatore Fiume, in un famoso manifesto degli anni ’70, la rappresentò come una grande farfalla. Essa, infatti, distende il suo corpo allungato su un piatto tavolato calcareo, dominato al centro da una zona montagnosa che raggiunge con Monte Santa Caterina la massima altezza (314 m.), e dispiega le sue ali ad est e ad ovest su due zone pianeggianti denominate rispettivamente il Bosco e La Piana. Il centro vitale dell’Isola è situato nella Piana.

Le ricerche archeologiche hanno dimostrato che uomini preistorici hanno abitato Favignana. Le molte grotte presenti sull’Isola costituivano per loro una casa comoda e sicura e sulla nuda roccia restano incisi i segni delle loro avventure.

I primi a interessarsi a Favignana furono i Cartaginesi. A causa loro, gli abitanti dell’Isola assistettero, attoniti e impotenti, alla cruenta battaglia delle Egadi, nel 241 a.C., che concluse la prima guerra punica.

English: Harbour in Favignana Italiano: Porto ...

English: Harbour in Favignana Italiano: Porto di Favignana (Photo credit: Wikipedia)

Cala Rossa porta ancora nel nome il ricordo di quel terribile scontro. La leggenda vuole, infatti, che sia stata chiamata così a causa del copiosissimo sangue versato dai contendenti nel corso della battaglia. La fortuna e la prosperità dell’Isola nei secoli non furono dovute a giacimenti e altre ricchezze ma ad un pesce: il tonno. Tutti i dominatori dell’Isola, Romani Arabi Svevi Normanni Angioini, furono consapevoli di questo tesoro che il mare di Favignana celava e seppero sfruttarlo e valorizzarlo migliorando e sviluppando sempre più le tecniche di pesca. A queste grandi civiltà e dinastie seguirono potenti famiglie che possedettero l’Isola per secoli fino a quando arrivarono i Florio, ricchi benefattori, che, nel 1874, acquistarono tutte le Egadi. Grazie ai Florio la pesca del tonno e la tonnara divennero una vera e propria istituzione. La mattanza (così è chiamata la pesca del tonno) fece parte del patrimonio genetico degli isolani e delle loro radicate tradizioni. Per loro il tonno è vita e ricchezza. Tant’è vero che per dire a qualcuno che ha fatto un buon affare si usa dire pigghiasti lu tunnu (hai pescato il tonno).

La storia del tonno e della mattanza sono ricordate ora dagli stabilimenti ove veniva trattato e inscatolato il tonno appena pescato, completamente ristrutturati e aperti al pubblico, assolutamente da visitare.

Favignana leggenda

I fenici la chiamavano Katria, i latini Egate, i greci Aegusa (“l’isola delle capre”) per la quantità di capre selvatiche che pascolavano nell’isola. Ma, oltre alle capre, c’erano altri animali selvatici: conigli, porci, e asini.

Una leggenda racconta che Aegusa era una ninfa che abitava nell’isola.

L’isola era ricca di alberi e l’acqua vi abbondava, anche se per averla bisognava scavare.

Il nome attuale dell’isola risale al medioevo e sembra derivare dal nome di un vento caldo proveniente da ovest, il Favonio.

Nel dialetto egadino, l’isola si chiama Fougnana e gli abitanti fougnanisi.

Prevalentemente brulla, l’isola si estende per 19 km2, è lunga 9 km e larga 4. È formata dalle due zone pianeggianti del Bosco e della Piana,

Piana del Dragone

Piana del Dragone (Photo credit: cosciansky)

divise da un ampio corpo montagnoso di natura calcarea, che le danno una forma di farfalla adagiata sul mare: è questa la romantica definizione che ne diede il pittore Salvatore Fiume negli anni ’70. Ma c’è stato anche chi, anni prima, per la sua forma l’ha paragonata ad uno sparviero (uccello di passo).

Infatti, lo stemma del municipio rappresenta un uccello rapace che distende le sue ali su tre torri.

Coat of arms of Favignana

Coat of arms of Favignana (Photo credit: Wikipedia)

Il punto più alto è Santa Caterina (m. 310), sormontato da un castello.

English: Dune sediments of Plestocene age - Fa...

English: Dune sediments of Plestocene age – Favignana island (Egadi Islands – western Sicily, Italy), an old stone quarry near Cala Rossa. Outcrop wideness: 30 m (Photo credit: Wikipedia)

Favignana è famosa per le sue cave di tufo pregiato; per le sue tonnare; per lo stabilimento dove avveniva la lavorazione e l’inscatolamento del tonno; per il palazzo Florio; per il carcere San Giacomo; per il castello di Santa Caterina, di cui molti patrioti del Risorgimento conobbero le umide segrete. E perché è stata a lungo colonia di coatti e di confinati politici. Da visitare il parco archeologico nella zona di San Nicola e il piccolo Museo archeologico che raccoglie antichi reperti locali.

Il centro abitato si è formato dopo il 1640. Attualmente Favignana ha circa 3300 residenti.

Favignana, “la grande farfalla sul mare” così come venne definita dal pittore Salvatore Fiume negli anni ’70, è il capoluogo e l’isola maggiore dell’arcipelago delle Egadi.

Italiano: Questo file raffigura Cala Rossa a F...

Italiano: Questo file raffigura Cala Rossa a Favignana (TP) (Photo credit: Wikipedia)

L’isola era conosciuta nell’antichità con vari nomi come Aponiana, Katria, Gilia, Aegusa in latino o Auegusa (dal greco “isola delle capre” per la loro abbondante presenza sull’isola). Favignana viene ricordata anche da molti scrittori antichi quali Plinio, Polibio, Nepoziano, l’anonimo Ravennate e dai geografi arabi era conosciuta col nome di Djazirat ‘ar Rahib (“isola del monaco o del romito”, per via del castello che si erge sulla sommità dell’isola, in cui avrebbe vissuto, per l’appunto, un monaco). Il nome attuale di Favignana risale al Medioevo e deriverebbe dal nome del vento Favonio proveniente da Ovest.


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