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Femen, le ucraine si spogliano per protesta

Creato il 27 febbraio 2012 da Ilrepungente @Repungente

femenDomenica sera, dopo tanto tempo lontano dalla televisione, mi sono concesso un’ora di relax, comodamente seduto sul divano, a guardare il nuovo programma di quel mattacchione di Piero Chiambretti, Chiambretti Night, trasmesso su Italia 1.

Si tratta di un varietà trasmesso in seconda serata in cui Chiambretti intervista diversi personaggi dello spettacolo in uno studio realizzato come un vero e proprio night club, con ballerine, dei comici (tra cui il Mago Forrest) un pianista e il pubblico seduto attorno a dei tavolini.

Gli intervistati delle serie e puntate precedenti sono stati svariati e variegati, tra cui si possono annoverare Emmanuel Milingo con la moglie Maria Sung, José Mourinho, Violante Placido, Asia Argento e ieri sera, tra i tanti ospiti sono intervenuti Sharon Stone, Madalina Diana Ghenea, Selvaggia Lucarelli e il movimento di protesta ucraino chiamato Femen.

femministe-ucraine-contro-berlusconi
E’ proprio questo gruppo che nell’ultimo periodo compare spesso nelle trasmissioni televisive e in giro per l’Italia, da Milano a Roma, per protestare contro alcune tematiche particolari in modo del tutto inusuale, che desta parecchi dubbi e perplessità.

Infatti, il movimento, fondato in Ucraina e in particolare a Kiev nel 2008 è diventato famoso nel mondo per la singolare modalità di protesta delle attiviste che mostrano il proprio seno e il corpo nei luoghi pubblici.

Tra gli obiettivi di queste manifestazioni troviamo la voglia di accrescere le capacità intellettuali e morali delle giovani donne ucraine e la ricostruzione di un’immagine diversa dell’Ucraina, meta di numerosi turisti che hanno trasformato il paese in un luogo per praticare turismo sessuale, abolendo le discriminazioni sociali e il sessismo.

Femen-anti-Berlusconi
Il folto gruppo è costituito da studentesse universitarie che sono alla base del movimento, con oltre trecento manifestanti e una ventina di volontarie che partecipano alle manifestazioni in topless, con la maggior parte di manifestazioni svolte a Kiev, ma anche in altre città quali Odessa, Zaporizhia e di recente a Milano, accanendosi contro la moda e in particolare contro Versace, sottolineando a gran voce e con il seno nudo ben esposto la scritta “Fascion uguale Fascismo” e denunciando il dramma dell’anoressia che colpisce gli ambienti della moda.

Nella trasmissione di Chiambretti, domenica 26 febbraio, durante la diretta televisiva e l’intervista al gruppo Femen da parte di un Pierino in serio imbarazzo per le provocazioni di tre ucraine del gruppo, è intervenuta la Guardia di Finanza con un ordine di rimpatrio da parte del giudice che ha stravolto il programma televisivo e un po’ tutti i partecipanti e i personaggi intervenuti.

Femen protesta
Un intervento che a molti è sembrato tutta una messa in scena per aumentare l’audience, lasciando i telespettatori con il dubbio; la trasmissione è poi proseguita, con uno stacco pubblicitario per far uscire le tre ragazze che hanno risposto in maniera poco elegante ed educata all’intervento di questi presunti finanzieri, esibendo nuovamente il seno e usando le mani per lanciare i berretti dei finanzieri e qualche schiaffo inopportuno.

Un modo di protestare, a mio avviso, del tutto sbagliato e inopportuno, anche perché è una forma di protesta che serve solo a provocare in maniera del tutto sbagliata, visto che in televisione di donne nude e con le parti intime in bella mostra se ne vedono tutti i giorni o quasi (Sanremo, per dirne una, è un esempio lampante).

femen ucraine
Se poi a combattere il turismo sessuale si presentano delle donne con il seno di fuori, come ha saggiamente commentato Selvaggia Lucarelli, è come invogliare ancora di più gli italiani a visitare queste terre ricche di ucraine bionde, con gli occhi azzurri e facili da conquistare, beh, forse qualcosa di sbagliato nelle loro forme di protesta c’è.

E’ un po’ come se il WWF si presentasse in piazza indossando le pellicce per protestare contro l’uccisione di visoni e altri animali per scopi puramente inutili, un bel controsenso che deve far riflettere.

E’ giusto quindi protestare, infatti, il loro slogan “Freedom to protest”, liberi di protestare, fa parte della democrazia di qualunque paese, ma che siano proteste civili, con manifestazioni pacate e senza troppe esaltazioni che fanno solo aumentare l'audience dei programmi, attirare l’attenzione di noi uomini ma nulla di più.

Divertitevi pure a commentare, vi aspetto numerosi. :D


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