Magazine Informazione regionale

"Fermiamo il nuovo ecomostro", questo l’appello. Ma di cosa stiamo parlando?

Creato il 12 aprile 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

"Fermiamo il nuovo ecomostro". questo l'appello che leggiamo su Rossoparma. L'ecomostro da fermare si chiama TiBre, la bretella Tirreno-Brennero, quella che dovrebbe collegare l'A15 alla A22.
Nei giorni scorsi, si è svolto, con grande partecipazione popolare, un corteo promosso dai sindaci di Sissa Trecasali, Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile per la sponda parmense del Po, Mantignana, Vescovato e Torre de' Piccinardi per quella cremonese.
Il progetto ha finora incontrato l'opposizione non solo degli ambientalisti ma anche di amministratori locali fortemente preoccupati per le ripercussioni che l'opera avrà sull'habitat e sulla quotidianità dei cittadini che rappresentano.
Cemento ed asfalto per realizzare un’infrastruttura dall'utilità indimostrabile, i cui primordi affondano le radici addirittura negli anni Sessanta: preistoria dal punto di vista della progettazione, tant’è che lo stesso Ministero ha avuto più di qualche perplessità davanti ad un collegamento che poteva fondarsi su ragioni comprovate mezzo secolo fa, in un contesto economico all’insegna di una crescita senza precedenti.Comunque, il primo stralcio della TiBre, pari a 9 chilometri, è stato assegnato alla Pizzarotti per 512 milioni di euro: quasi 60 milioni di euro, dunque, per chilometro completato. Una cifra enorme. E, al di là delle considerazioni di natura ambientale, a provocare sdegno è anche e soprattutto il fatto che Autocisa coprirà i costi aumentando i pedaggi autostradali sulla Parma-La Spezia. Un inasprimento delle tariffe pari al 7,5% all'anno per il prossimo decennio.Ma di cosa stiamo parlando?
Il progetto, i dati sono quelli ufficiali pubblicati dalla TiBre,  prevede la realizzazione di un corridoio autostradale da Fontevivo (PR) a Nogarole Rocca (VR) della lunghezza complessiva di circa km 85+000 comprensivi dell'adeguamento di un tratto ( km 2+350) dell'Autostrada A15 a sud dell'intersezione con l'Autostrada A1. Sono previste due carreggiate, ciascuna costituita da due corsie oltre a quella di emergenza, sette autostazioni (Parma Nord in Provincia di Parma, Casalasco Viadanese, Bozzolo in Provincia di Cremona, Gazoldo, Goito in Provincia di Mantova, Lago di Garda, Verona Ovest in Provincia di Verona), quattro aree di servizio (Po, Navarolo, Oglio, Mincio), due interconnessioni (Autostrada A1, Autostrada A22). Il raccordo autostradale in progetto interessa gli ambiti territoriali delle Regioni Emilia Romagna (Provincia di Parma) Lombardia (Province di Cremona e Mantova) e Veneto (Provincia di Verona) per complessivi km 85 circa (comprensivi di km 2+350 di riqualificazione dell'attuale tracciato a sud dell'interconnessione con l'autostrada A1) di cui km 17,5 circa in Emilia Romagna, km 52,0 circa in Lombardia e km 15,5 circa in Veneto.
Inquadramento geografico
Comuni interessati
Il tracciato di progetto interessa i seguenti Comuni:
Fontevivo (PR), Fontanellato (PR), Trecasali (PR), Parma (PR), Sissa (PR), Torricella del Pizzo (CR), Gussola (CR), San Giovanni in Croce (CR), Casteldidone (CR), Piadena (CR), Tornata (CR), Calvatone (CR), Bozzolo (MN), Acqunegra sul Chiese (MN), Redondesco (MN), Gazoldo degli Ippoliti (MN), Ceresara (MN), Rodigo (MN), Goito (MN), Volta Mantovana (MN), Marmirolo (MN), Valeggio sul Mincio (VR), Villafranca (VR), Mozzecane (VR), Povegliano Veronese (VR), Nogarole Rocca (VR), Vigasio (VR). Le infrastrutture connesse e gli interventi di compensazione ambientale, conseguenti alla delibera CIPE n° 94 del 20 dicembre 2004 di approvazione del progetto preliminare, interessano sette ulteriori Comuni (Casalmaggiore (CR), Martignana Po (CR), Drizzona (CR), Marcaria (MN), Canneto sull'Oglio (MN), San Martino dell'Argine (MN), Gazzuolo (MN).
http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :