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Fernando Botero

Creato il 17 febbraio 2012 da Scaccoalleregine @ScaccoALeRegine

Fernando Botero
Ultimamente mi sono occupata assai di gossip e di frivolezze... e dunque faccio finta di riprendermi con un intervento culturale-artistico, comunque indegno di una fan a momenti alterni di Vittorio Sgarbi...
Chi mi conosce bene sa che uno dei miei pittori prediletti è Fernando Botero.
Mia sorella simpaticamente sostiene che il mio apprezzamento è dovuto allo specchiarmi nella mole dei protagonisti delle opere del pittore...
Fernando nasce nel 1932 nelle Ande Colombiane, in quel di Medellìn.
A 16 anni espone per la prima volta e i suoi primi soggetti si focalizzano sulle corride, poiché per due anni frequentò una scuola per toreri. Olé.
Ci sarebbe molto da dire in merito ai suoi primi sviluppi, le influenze dell'avanguardia colombiana, i premi nazionali a Bogotà, la critica aspra degli avanguardisti francesi... ecchepppale sti' franzosi..., il primo figlio che chiama Fernando (che fantasia) , la seconda che chiama Lina (era meglio Seta) e il terzo Juan Carlos... Il secondo matrimonio e il quarto figlio, Pedro, che purtroppo muore a 4 anni in un incidente stradale e molte opere del Maestro saranno a lui dedicate... Il terzo e per ora ultimo matrimonio con Sophia Vari, greca, classe 1940... scultrice che a me proprio non garba... Ma va beh... sto ricadendo nel gossip...
Fernando BoteroInvece vorrei parlare di Botero in Italia, in Toscana precisamente.
Stiamo trattando un artista tuttora vivente, che ha passato diverso tempo a Pietrasanta (LU) [dove ha anche una casa tra gli ulivi, gossip again], famosa per le sue cave di marmo, producendo diverse sculture poi donate a vari musei. Ma io prediligo il pittore allo scultore e veniamo al nocciuolo...
Veniamo dunque al gioiello dell'anticonformismo cattolico che possiamo trovare, sempre in quel di Pietrasanta, presso la chiesa di S. Antonio Abate: le due navate laterali di questa chiesetta del 1300 sono affrescate proprio da Fernando (opere eseguite nel 1993) e rappresentano la porta del Paradiso e la porta dell'Inferno.
Feci questa meravigliosa scoperta nell'estate del 2000 grazie ad un amico scultore (fuori di testa per la sua arte) che ben poco apprezza Botero ma che ben sa quanto mi piaccia... Rimasi basita nel ritrovarmi in un luogo sacro dove siamo abituati ai canonici affreschi in canonici cliché corporei...
La caratteristica di Botero si manifesta nella dilatazione delle forme per rendere più protagonista il colore, esagerare i volumi che comunque nell'opera finita si captano assolutamente consoni all'ambiente da lui dipinto...
Pertanto i suoi soggetti sono dei simpatici ciccioni vagamenti irreali e resi volutamente inespressivi, quasi senz'anima nel volto...
E così la porta dell'Inferno raffigura diavoletti paffuti e scheletri "in carne", compare Hitler e Botero stesso.
La porta del Paradiso ci mostra una Madre Teresa mai stata così pingue, una Madonna incoronata col Tondo Bambin Gesù dopo 2kg di Plasmon e alle loro spalle il Tricolore!!!! sorretto da due putti da 10kg ciascuno...
Fernando Botero
Assolutamente fantastico.
Un misto di sacro e profano, con l'attenzione al dettaglio degna del suo pennello.
La logica dell'impossibile. Come solo Fernando Botero sa dipingere.


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